De Mita sindaco a 91 anni, gli auguri di Bruno Vespa

Una grande foto al centro dello studio di Saxa Rubra dove il giornalista ha concluso il suo speciale "Porta a porta" dedicato alle elezioni europee e amministrative salutando la nuova elezione dell'ex segretario della Democrazia Cristiana

A Ciriaco De Mita per il secondo mandato come sindaco di Nusco a 91 anni gli auguri in diretta tv di Bruno Vespa. Li ha pronunciati al termine dello speciale del programma "Porta a Porta" dedicato alle elezioni amministrative ed europee

Forse non sono stati gli auguri più attesi, ma certamente quelli inviati dal giornalista Bruno Vespa a Ciriaco De Mita per la sua elezione sono stati quelli più significativi. Al testimone di mezzo secolo della storia italiana, raccontata attraverso gli anni di piombo, il sequestro e l’assassinio di Moro, la marcia dei quarantamila quadri FIAT nell’ottobre 1980, la caduta del Muro, Tangentopoli, la fine della Seconda Repubblica, la decadenza di Silvio Berlusconi da senatore, l’avvento sulla scena mondiale di Papa Francesco, non di rado capita di citare De Mita come un protagonista della vicenda italiana per oltre sessant’anni.

Ciriaco De Mita giovanissimo in un comizio della Democrazia Cristiana

E il motivo della citazione non è meno importante delle opere già compiute. L’ex segretario della Dc a 91 anni si è confermato alla guida del Comune di Nusco. Una riconferma necessaria, per consentirgli di proseguire il suo impegno al tavolo del Progetto Pilota dell’Alta Irpinia, dove attualmente ricopre l’incarico di presidente, per completare il lavoro avviato. La strategia delle Aree Interne rappresenta per lui lo strumento più efficace per creare le condizioni indispensabili a ripopolare le zone interne della Campania, quell’oasi di bellezza e paesaggio che non ha mai dimenticato nonostante i decenni romani, neanche nelle occasioni in cui, come al G7 statunitense, gli è capitato di stringere da ospite la mano al Presidente americano Ronald Reagan. Per Ciriaco De Mita, già Premier, come impropriamente si dice oggi, più volte ministro e sottosegretario, protagonista del Centrosinistra italiano nel dibattito sulle riforme, figura chiave per le sorti del Paese nella fase decisiva dell’offensiva democratica italiana contro il terrorismo e lo stragismo eversivo, l’obiettivo del Progetto pilota è uno di quei disegni strategici su cui con colleghi parlamentari protagonisti della politica negli anni ’60 fantasticava di poter dare forma ad un’utopia, portare nelle periferie dell’entroterra campano gli standard e le opportunità di sviluppo economico proprie delle aree costiere.

Sergio Mattarella con Ciriaco De Mita al congresso DC al palazzo dello sport. Roma, 20 febbraio 1989
Ciriaco De Mita e Sergio Mattarella nel 1992

Gli auguri e le congratulazioni di Bruno Vespa vanno alla umiltà dell’uomo, spesso accusato di non possederne. Esprimono il rispetto e la considerazione per un politico che ha indossato i panni dello statista, ma che non disdegna di mettere la fascia tricolore per occuparsi della provincia, della periferia, di una realtà che dalle sedi istituzionali più alte della Repubblica a molti protagonisti di oggi possono sembrare realtà lontane e trascurabili. Concludendo il lungo speciale elettorale dedicato dal format “Porta a Porta” ai risultati elettorali nazionali, è arrivato l’elogio pubblico alla umiltà di un uomo politico che continua a impegnarsi per la comunità anche a 91 anni.

Ciriaco De Mita ottiene la riconferma al secondo mandato sullo scranno più alto della città, con una forbice di circa 300 voti rispetto allo sfidante, l’avvocato 50enne Francesco Biancaniello, dimostrando che le pagine dei giornali nazionali non si guadagnano solo con la (non) comunicazione asimmetrica ‘social’.

Sergio Mattarella alla Camera dei Deputati accanto a Ciriaco De Mita
Ciriaco De Mita

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