Luca Cipriano, candidato sindaco di Avellino per il Centrosinistra, alla chiusura della campagna elettorale con i 128 candidati delle liste Pd, Mai più, Avellino più e Laboratorio Avellino

Luca Cipriano ha concluso la sua intensa e impegnativa campagna elettorale ad Avellino tra i 128 protagonisti delle quattro liste che lo sostengono nella corsa alla fascia tricolore. Ancora una affollata convention per il candidato sindaco del Centrosinistra, visibilmente soddisfatto del cammino percorso in questo mese di confronti, iniziative, dialogo con la gente. Aveva chiesto quattro settimane di lavoro intenso ai candidati nelle liste, esortandoli a spiegare il progetto politico e amministrativo per Avellino, sollecitandoli ad illustrare le proposte, a non dare per scontato alcuno dei contenuti inseriti in un programma che «interpreta al meglio la voglia di cambiamento della gente, delle famiglie, dei giovani di questa città», come ha sottolineato. Aveva chiesto di essere accompagnato in modo capillare sui territori, mettendo da parte per una volta le campagne mediatiche di oggi, necessarie a dare una immagine, ma insufficienti a sostituire la verità di uno sguardo sincero negli occhi. Nella sala conferenze del de La Ville ha dato l’impressione di ritenere compiuta la missione. La gente ha capito, ha compreso e ha condiviso con un cenno, uno sguardo, una parola vera, non con un like o un click.

In platea c’erano le rappresentanze istituzionali e politiche del Partito Democratico, esponenti del mondo politico cattolico e popolare, ma anche e soprattutto tanti cittadini, espressione di ogni ambito professionale, culturale e sociale. Al suo fianco non c’è Ciriaco De Mita, al quale riserva un passaggio garbatamente polemico. «Forse Gianluca Festa ha acquisito un pensiero politico, ora che ha vicino Gianluca Festa, mai preferisco pensare con la mia testa». E ha sottolineato, proprio come all’inizio della campagna elettorale, il peso politico della sua coalizione. «Con me sono in campo le forze politiche del Centrosinistra che ha deciso di fare chiarezza e pulizia, scegliendo convintamente la strada del rinnovamento, nell’interesse di una città che va tolta dalle mani che l’hanno affossata».

La platea dell’Hotel de La Villa alla convention del candidato sindaco di Avellino Luca Cipriano
Enzo De Luca, componente della assemblea nazionale del Partito Democratico

Rosetta D’Amelio, Enzo De Luca, Nicola Mancino, i consiglieri regionali Maurizio Petracca e Carlo Iannace, il Pd di Nicola Zingaretti e Leo Annunziata, l’amministrazione regionale presieduta dal Governatore Vincenzo De Luca sono gli alfieri morali di una esperienza che toccherà a Luca Cipriano guidare in autonomia con la squadra che gli elettori eleggeranno al suo fianco. Nel suo discorso conclusivo, prima di lasciare la parola al voto degli avellinesi, Cipriano ha rilanciato la necessità di superare il tempo dei conflitti, delle contrapposizioni sterili, dei personalismi. «Ci siamo dedicati ai contenuti e ai programmi, ricevendo in cambio solo fango». Per uscire da questa spirale, spiega, i cittadini hanno una sola strada. Tra i molti sorrisi e lo sguardo più sereno, orai giunto al momento della verità, Cipriano non ha nascosto un certo ottimismo, fondato sulla chiarezza della proposta, sulla compattezza della compagine, sulla trasparenza degli obiettivi che si sovrappongono ai valori e ai princìpi  delle forze da cui nasce la coalizione che rappresenta di fronte alla città. «La città sceglierà da chi farsi governare nei prossimi anni, sceglierà tra chi come noi non avrà condizionamenti nel costruire un futuro per i giovani, le famiglie, per gli anziani e le imprese, oppure se condannarsi ad altri cinque anni di contrapposizioni, in preda ai poteri forti». Domenica questa o tra due settimane, si lascia andare ad una previsione, «saremo liberi di poter cambiare Avellino, finalmente…».

Nel suo lungo ragionamento non mancano i riferimenti agli avversari, si citano ed evidenziano contraddizioni nelle convergenze improvvisate di chi si ritrova per qualche passo prima di lasciarsi di nuovo tra qualche giorno, ma la forza evocata nella convention è l’immagine di una squadra forte, capace di portare in consiglio comunale l’intera città. Far dimenticare la fredda distanza tra assemblea cittadina e giunta è tutto quello che gli avellinesi chiedono ad un capoluogo da troppi anni atteso alla prova della maturità dell’Irpinia, che comunque sta avanzando verso il suo futuro autonomamente. Non sono mancati i riferimenti a quelli che sono stati definiti gli ultimi tentativi di sabotare l’immagine della proposta incarnata da Cipriano, come il giallo del Conservatorio in chiusura, che invece resta aperto. Ma il centro d’interesse è ben altro. Ci sono le risposte da dare a una città che deve tornare riferimento nel Mezzogiorno, dove per decenni è stata nell’ammirazione del Paese.

La platea dell’hotel de La Ville durante il discorso di Luca Cipriano. La Presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio in prima fila
Giuseppe Gargani

CON CIPRIANO IN CAMPO ANCHE GIUSEPPE GARGANI. Come anticipato da Nuova Irpinia il 24 aprile scorso, Giuseppe Garganio ha scelto di sostenere Luca Cipriano. L’ex Sottosegretario alla Giustizia, già eurodeputato di Forza Italia ed esponente dell’Udc, sosterrà alle europee i candidati del Partito Popolare Europeo, in linea e coerenza con la propria matrice politica e culturale nel suo percorso ultradecennale. Nel capoluogo la scelta ricade su un giovane da sempre vicino alle posizione di Gerardo Bianco, ma anche sulla coalizione che si è aggregata intorno al giornalista, forte di un progetto di cambiamento che Gargani ritiene credibile e adeguato ai problemi e alle prospettive della città di Avellino. Una scelta democratica, l’ha definita in una nota, contro l’avventurismo delle forze politiche che oggi formano a Roma il governo del Paese.

CIPRIANO CHIUDE A SAN TOMMASO E RIONE MAZZINI. INSIEME AI GIOVANI DELLA COALIZIONE IL CANDIDATO SINDACO PIANTERA’ UN ULIVO: «QUESTA CITTA’ MERITA PACE». Dopo aver aperto la campagna elettorale da Borgo Ferrovia, chiusura della fase di ascolto questo pomeriggio per Luca Cipriano con i quartieri della città da San Tommaso e Rione Mazzini. «Ad accompagnare Luca Cipriano i giovani under 40 di tutta la coalizione che lo hanno sostenuto in questo viaggio e, insieme ai quali, a chiusura di una campagna elettorale spesso avvelenata da parole miserevoli e da comportamenti di incoerenza, si è dato appuntamento per piantare un ulivo a San Tommaso in via Scodellaro, un simbolo di pace contro chi avvelena la città di Avellino. A seguire tappa a Rione Mazzini, per incontrare i residenti del quartiere e ascoltare le loro istanze».


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