Enzo De Luca, componente della Direzione nazionale del Partito Democratico

“Con Cipriano il Pd sceglie di realizzare ad Avellino la crescita economica nella legalità e nella trasparenza contro il rischio di infiltrazione malavitosa e criminale, che sotto forme diverse purtroppo minacciano sempre più drammaticamente la Pubblica Amministrazione e il sistema delle autonomie”. Così il sen. Enzo De Luca, che alle primarie è stato il capolista del segretario Nicola Zingaretti. Introducendo la presentazione della lista a sostegno del candidato sindaco Luca Cipriano, ha spiegato che il partito irpino con questo voto apre una fase costituente tra la gente. “Con Cipriano iniziamo una nuova stagione, rinnovando la classe dirigente in una città che intende fondare sui valori democratici e sul più alto senso dello Stato il proprio futuro nel contesto del Mezzogiorno. Per De Luca con la nuova “lista rinnovata totalmente” a sostegno del progetto di cambiamento che Cipriano incarna, “si sceglie di affermare un Partito Democratico realmente inclusivo nella società”, in coerenza con la prospetiva di rilancio del Pd, con cui Nicola Zingaretti ha ottenuto nel Paese il mandato a guidare i Democratici dal popolo delle primarie. De Luca ha sottolineato la responsabilità dei candidati in questa tornata elettorale, chiamati a restituire ad Avellino il ruolo di riferimento per gli altri 45 Comuni al voto in Irpinia, contribuendo con il voto per il Parlamento europeo a costruire l’alternativa alla Destra leghista di Matteo Salvini.

Luca Cipriano, candidato sindaco di Avellino designato dal Centrosinistra

Davanti all’intero gruppo dirigente e alle rappresentanze istituzionali, a partire dalla Presidente del Consiglio Rosetta D’Amelio, De Luca ha salutato con piacere la presenza del Presidente emerito del Senato, Nicola Mancino, rammaricandosi di non vedere in una sala gremita un unico esponente istituzionale “eletto dal nostro popolo lo scorso 4 marzo”. Il riferimento, senza citarlo, era per Umberto Del Basso De Caro, impegnato a portare la propria testimonianza alla presentazione della lista “Ora”, a sostegno del candidato proposto da una coalizione civica.

“In questa sfida elettorale offriamo ai cittadini l’opportunità di crescita nella legalità, assicurando una capacità di rappresentanza delle istanze popolari nella istituzione più vicina alle famiglie, alle imprese, il Comune”.

L’AVVERSARIO È LA LEGA CHE AL SUD SCENDE SOLO PER PRENDERE I VOTI. Nella giornata in cui il Ministro Matteo Salvini è intervenuto alla manifestazione elettorale della Lega, “ad Avellino per parlarci di legalità, non ci ha spiegato perchè considera un successo accanirsi contro diseredati alla deriva sul mare, mentre si lascia imperversare la guerra di camorra per le strade, dimenticandosi di spiegare che fine hanno fatto i 49 milioni della Lega Nord e del Sottosegretario Siri”. A pochi giorni dell’anniversario della morte di Aldo Moro, De Luca ne ha invocato la lezione per segnalare “la pagina nera del teatrino che la Lega porta avanti da mesi nel suo duetto con l’alleato pentastellato, calpestando le istituzioni repubblicane”. Interpretando un sentimento di indignazione che ha unito la folla presente nella sala, De Luca ha condannato la partecipazione del Ministro ai comizi della campagna elettorale “in Campania, tenendosi lontano da Napoli nelle stesse ore in cui una bambina lotta per la vita, vittima di una guerra di camorra che ha superato ogni limite di decenza per uno stato democratico”. De Luca si è interrogato sul Mezzogiorno di oggi, dove tanti cittadini del Sud sembrano voler ignorare la storia secessionista e separatista della Lega. Di qui, il monito alka responsabilità nel Pd, perchè non si indebolisca il partito nel suo contrasto a questa insidiosa e pericolosa Destra emergente. “L’appartenenza non può essere a targhe alterne, uno slogan senza responsabilità, qui rappresentiamo tutti dei valori”.

Il segretario nazionale del Partito Democratico Nicola Zingaretti

“IL 27 MAGGIO L’ITALIA CONTERÀ I VOTI DELLA LISTA PD, NON DEI CIVICI”. Nel finale del suo intervento De Luca ha parlato a tutto il gruppo dirigente, anche a quello romano, ricordando che dal Nazareno a ogni più piccolo Comune il mandato congressuale ricevuto da Nicola Zingaretti impegna il Partito a costruire l’alternativa ai populisti, ai gialloverdi della Lega e dei 5 Stelle. Rispetto a questo obiettivo, per il quale Zingaretti chiede inclusione sui territori, chi si sottrae si assume la responsabilità di fronte al segretario nazionale, perchè il 27 maggio si conteranno i voti raccolti dal Pd, non quelli di coalizioni civiche costruite fuori dal Partito Democratico e contro il Partito Democratico. “Chi ha responsabilità istituzionali non può sostenere in privato le liste civiche contro Luca Cipriano, perchè è stato votato dell’elettorato del Partito Democratico, è stato eletto da noi”. C’è ancora tempo per redimersi, ha lasciato aperto uno spiraglio.

“CIPRIANO RIFERIMENTO DEI NOSTRI VALORI”. In questo contesto, ha quindi concluso, De Luca ha spiegato che “il Mezzogiorno è stato abbandonato, mentre le organizzazioni criminali vanno all’assalto dei servizi pubblici”, ha avvertito, ricordando la sua esperienza nella Commissione d’inchiesta sulle Ecomafie.  “Sono qui per una testimonianza. Credo nel Pd come argine alla Destra”, ha aggiunto, spiegando che il rinnovamento della classe dirigente è necessario per fare continuità ai valori di un partito, fondato sui princìpi costituzionali e repubblicani. ” Con Cipriano sono stati superati gli equivoci, che mai avevano messo in discussione la comune appartenenza agli stessi valori”. Con Cipriano si scrive una pagina nuova, ha proseguito. “Dobbiamo essere grati per il suo apporto, per il suo progetto che può aprire una nuova stagione”. L’orizzonte è la responsabilità di guidare la Campania e, forse il Paese, se le elezioni anticipate ci saranno realmente. Per De Luca la nuova classe dirigente potrà uscire dalle urne: “Mi auguro che i candidati siano tutti al di là dei ruoli, classe dirigente per il futuro di questi territori.

IL PD È CON IL CAMBIAMENTO VERO. Gli interventi hanno tutti messo in luce la necessità di sostenere il progetto di Luca Cipriano visto come garanzia per il bene comune. “C’è chi vede la competizione elettorale come occasione per inseguire le proprie ambizioni personali, ma noi abbiamo la responsabilità di dare ai cittadini soluzioni ai problemi ad Avellino come a Bruxelles”, ha affermato il segretario provinciale, Giuseppe Di Guglielmo.

Le rappresentanze del Pd al Comune di Avellino per il deposito della lista a sostegno del candidato sindaco Luca Cipriano. Da sinistra: Stefano Farina, Salvatore Cucciniello, Maria Pia Ficociello, Giuseppe Di Guglielmo, Ivo Capone ed Ermando Zoina

MARIA PIA FICOCIELLO: RECUPERIAMO L’ORGOGLIO E LA RAPPRESENTANZA. Applauditissima la candidata più giovane, Maria Pia Ficociello, che ha dato una lezione di maturità democratica. “Ai giovani serve un riferimento nelle istituzioni a partire dal progetto, dell’orgoglio di appartenere ad una città come Avellino”. Maria Pia, indicata come un simbolo di questa campagna elettorale, ha ringraziato il candidato Luca Cipriano “per un progetto che può realmente cambiare il volto di Avellino”. Corista al Conservatorio Cimarosa, ha dato atto al Presidente di quella istituzione, Luca Cipriano, di aver dato lustro ad Avellino con la musica a livello internazionale, valorizzando tanti giovani, “tra i quali anche io”.

Ida Grella, esponente di Areadem, componente del Partito Democratico e referente dell’Associazione Democrazia Compiuta

GRELLA: SI È LIBERI SE SI VIVE DEL PROPRIO LAVORO, BASRA IMBONITORI. Per l’ex capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Ida Grella, le elezioni amministrative e quelle europee servono ad arginare una deriva qualunquista che va oltre le forze oggi al governo del Paese. Grella ha sottolineato la sfida ad Avellino, riportare competenza, rinnovando con Luca Cipriano e con l’apporto di associazioni e cittadini il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini. Contro imbonitori e logiche clientelari, in campo una generazione di nuovi amministratori che possono dire di essere liberi non perchè lo scrivono su in simbolo, ma perchè vivono del proprio lavoro. Per Grella ka battaglia simbolo è riaprire la scuola Dante Alighieri, un impegno disattesi per l’incompetenza dei 5s.

Ivo Capone, già assessore al Comune di Avellino

IVO CAPONE: SONO IL 33ESIMO DELLA LISTA: L’ex assessore Ivo Capone ha rinnovato il proprio impegno “nel Pd e nel Centrosinistra, indispensabile argine contro la deriva in corso”. Serve una politica di nuovo credibile e utile agli occhi dei cittadini, “senza i campioni delle preferenze e i signori delle tessere: nel rinnovamento, il Pd resta il pilastro per la costruzione del Centrosinistra”. Il suo monito finale ha raccolto applausi a scena aperta: “Siamo chiamati alla responsabilità di impedire di mettere le mani sulla città. Con Cipriano e il Pd la soluzione è giusta”.


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