Lioni Grottaminarda, la Regione annuncia due mesi per riaprire i cantieri

A partire dalla pubblicazione del Decreto sulla Gazzetta Ufficiale, la Regione annuncia otto settimane per il trasferimento della struttura da Roma a Napoli, e per consentire alla nuova cabina di regia di acclimatarsi alla guida dell'opera. Melchionna: "Subito un tavolo tecnico in Regione per discutere delle questioni urgenti"

Una volta pubblicata la norma relativa per la Ssv Lioni- Grottaminarda, la Regione Campania avrà bisogno di altri due mesi per riaprire i cantieri.

“Ci vorranno almeno due mesi per far ripartire i lavori”. E’ quanto emerso nel vertice convocato ad hoc sull’edilizia a Napoli dalla Regione Campania, nell’incontro con le parti sociali per fare il punto sull’andamento di uno dei comparti produttivi al momento più penalizzati. L’annuncio arriva dal Presidente della Commissione regionale Viabilità e Trasporti Luca Cascone, che ha confermato l’attesa per la pubblicazione del Decreto Sblocca Cantieri sulla Gazzetta Ufficiale, preannunciando alle parti sociali che i cantieri della Strada a Scorrimento Veloce Lioni- Grottaminarda non potranno ripartire prima di otto settimane, ovvero il lasso di tempo previsto per consentire alla nuova cabina di regia di recepire i faldoni e tutta la documentazione, e dare il tempo alla struttura di riavviare il suo lavoro.

Le sigle sindacali dal canto loro, chiedono un coinvolgimento nell’immediato di tutte le parti per definire un cronoprogramma. La Cisl Irpinia Sannio in particolare, rappresentata dal segretario generale Mario Melchionna, chiede una convocazione in via preventiva “per guadagnare tempo” e consentire alla nuova struttura di mettere in campo un’azione conoscitiva delle imprese, lavoratori, e fornitori.

I funzionari regionali dovranno, in sintesi, impadronirsi dell’opera infrastrutturale, oltre che procedere in via prioritaria al pagamento dei Sal e quindi alle imprese e ai fornitori delle spettanze arretrate. Non solo. Una riunione operativa conoscitiva consentirà di aprire una riflessione sui tempi necessari al reintegro dei 200 lavoratori che sono stati licenziati dalle imprese per mancanza di liquidità.

In questa fase di transizione della struttura tecnica, che ruoterà intorno alla figura del Responsabile Unico di Procedimento- che già è un funzionario della Regione Campania, anche le amministrazioni comunali coinvolte nell’opera sono chiamate a collaborare ognuno per la sua parte e agevolare- dove possibile – il processo conoscitivo della Regione.

Il segretario generale Cisl Irpinia Sannio Mario Melchionna

“Aumenta il valore del danno prodotto per ogni giorno che passa, e sappiamo bene di dover considerare i tempi tecnici per il trasferimento da una struttura all’altra dei faldoni e delle carte; non sarà semplice e ci vorrà del tempo” continua Melchionna.

“In pressing sulla Regione in questo momento ci sono anzitutto le imprese sub appaltatrici e i fornitori, che devono necessariamente rientrare dal grave disavanzo che il blocco dei pagamenti ha causato” continua. “Il sindacato è dalla parte dei lavoratori: le 200 maestranze che sono state licenziate devono essere riassorbite. Chiediamo una convocazione ad horas in Regione, con le imprese e le parti sociali e chiediamo delle garanzie politiche sulla riassunzione in toto” conclude.


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