Il prossimo 30 aprile si ricorderà Sergio Leone nei trentennale dalla scomparsa e anche il paese dove affondano le sue radici, Torella dei Lombardi, intende dare il suo contributo.

L’obiettivo è duplice. Da un lato si intende contribuire alla realizzazione di un docufilm che a Roma il Centro Sperimentale di Cinematografia sta realizzando, fornendo parte del materiale documentale raccolto negli anni del Festival torellese dedicato alla memoria di Leone, in particolare con riferimento ai primi anni di vita del regista. Dall’altro, unendo le forze del paese attorno ad un programma di iniziative che rilancino la figura e il mito di Leone.

Sergio Leone a Giffoni nel 1987

IL LEGAME TRA IL GENIO E LA SUA TERRA D’ORIGINE. Considerato uno dei massimi esponenti della cinematografia mondiale, regista visionario e ideatore del western all’italiana, nei suoi capolavori ha sempre tratto ispirazione dalle sue origini torellesi. Ed esattamente come il regista non ha mai mancato di aggiungere un elemento rievocativo della sua terra nelle sue opere, tenendo viva la memoria dei suoi natali nei capolavori “scritti” dalla macchina da presa, così il Comune altirpino intende sottolineare il suo legame con l’illustre suo figlio anche nel ricordo. Per anni Torella dei Lombardi lo aveva fatto con un festival del cinema dedicato al maestro, per un decennio giunto alla ribalta nazionale e internazionale: il “Festival del cinema Sergio Leone”, condotto dal giornalista Gianni Minà, che ne ha curato anche la direzione artistica. Purtroppo dalla fine del decennio scorso la rassegna e l’associazione cittadina che portava il suo nome si sono fermate. Intorno al 2006 il Festival di Torella aveva raggiunto una qualificazione e un livello di notorietà tali da consentire al Comune di pensare a un salto di qualità, ma il sogno di una una sorta di seconda Giffoni Valle Piana non si concretizzò.

Piazza Sergio Leone – Torella dei Lombardi

LA SINERGIA IN UN NUOVO PROGETTO CULTURALE. Ora sembra essere arrivato il momento per il Comune di riscattare gli anni del silenzio e di vivificare uno dei più grandi personaggi che ha portato in alto il nome dell’Italia nel mondo. Nel segno del regista e dello stile “spaghetti western”, Comune, Forum dei Giovani e Pro Loco lavorano- ognuno per le sue competenze- alla ricostruzione del mito in maniera congiunta, e convergono in un ambizioso progetto a cui sta lavorando l’associazione  presieduta da Laura Pisani. Il primo passo è recuperare e valorizzare il patrimonio che il Festival ha lasciato.

Amado Delli Gatti sindaco di Torella dei Lombardi

LE POTENZIALITÀ INESPRESSE DI UN FESTIVAL CHE HA LASCIATO UN PATRIMONIO STORICO. “Con la gestione del direttore artistico Gianni Minà il Festival intitolato alla memoria di Leone si sviluppò al punto da creare problemi finanziari” spiega il sindaco di Torella Amado Delli Gatti. “La Regione aveva garantito dei finanziamenti in occasione dell’arrivo di Ennio Morricone, ma poi si verificarono una serie di disguidi per cui i fondi non arrivarono e l’associazione attraversò una crisi enorme. Nonostante questo, alcune persone, fra cui la presidente, decisero di continuare l’attività per onorare l’impegno fino a quando si è potuto. Ma sono trascorsi dieci anni dalla fine di quell’evento” continua. Poi, con il trascorrere degli anni, le fonti di finanziamento sono cambiate. “Nel 2000 la grande idea progettuale: il premio cinematografico western, idea straordinaria, ma che implicava dei costi altissimi: purtroppo si dovette rinunciare, in quanto non c’erano disponibilità di fondi in cassa”.

“OGGI PUNTIAMO A UNIRE IL PAESE IN UNA AZIONE CONGIUNTA”. Ora si guarda ad un nuovo inizio. “La nostra amministrazione, sin dal suo insediamento nel 2016, ha aperto un dialogo con tutte le associazioni e in particolar modo con l’Associazione Sergio Leone” sottolinea il sindaco. “Il Comune ha rinnovato l’assegnazione già disposta due anni fa di una sede nella struttura del Comune e quindi del Castello, e ha incalzato l’associazione a riprendere i lavori; e oggi c’è una nuova possibilità: le associazioni presenti in paese hanno deciso di convergere in un unico grande progetto mirato al recupero e alla valorizzazione della figura di Sergio Leone.

La targa della piazza Sergio Leone

L’associazione cittadina ha accettato una collaborazione con Felice Laudadio Presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia. Si intende supportare la Scuola Nazionale di Cinema e la Cineteca Nazionale, al lavoro per creare un docufilm dedicato alla vita artistica di Sergio Leone. Torella fornirà materiali inerenti i primi 10 anni di vita del regista. L’associazione è in possesso di un ampio materiale e ha la possibilità di attingere a centinaia di documenti che raccontano il regista, l’uomo di cultura, l’artista, e che oggi si rivelano oggetto di studio. “Sui primi dieci anni di Leone a Torella non c’è traccia nel racconto biografico classico, se non nelle interviste e nelle testimonianze raccolte durante il Festival torellese. Mancano video e filmati relativi a quel periodo”, spiega Delli Gatti. Si intende però lasciare una testimonianza del Festival e di ciò che è stato con una pubblicazione che chiuda un ciclo e metta a disposizione un enorme patrimonio culturale da cui attingere”.

Sergio Leone con i pantaloni corti. Il futuro padre del Western all’italiana con suo padre, il regista Roberto Roberti, alias per Vincenzo Leone

IN CANTIERE UN PROGRAMMA DI EVENTI PER RICORDARE IL MAESTRO. Il Forum dei Giovani di Torella di concerto con il Forum regionale dedicherà questa estate un evento per celebrare la figura del padre di Sergio Leone, così come la Pro Loco Candriano è pronta a promuovere la seconda edizione de “Sapori antichi- dal Wild West all’Irpinia”, annuncia il Sindaco. “Sergio Leone per Torella riveste un’importanza senza pari, e non rinunciamo alla possibilità di poter realizzare quello che vogliamo, riallacciando i rapporti con la famiglia, e riprendendo l’intera attività che caratterizzava il paese” continua. “Sappiamo che ci mancherà un elemento determinante nell’organizzazione, che è la figura di Rosario D’Agostino, recentemente scomparso, che si è sempre battuto per ripristinare il Festival e rilanciare il Premio Sergio Leone. Personalmente in qualità di sindaco pro tempore confermo il mio personale impegno a portare a compimento un progetto importante per il paese”. Negli ultimi anni, su altri palcoscenici irpini si è parlato dell’autorevolezza del regista torellese. “Ci siamo sentiti un pò accantonati, quando altri hanno riproposto e celebrato la figura di Sergio leone”, spiega. “In particolare in occasione di un evento a Calitri, ma anche con il ritorno del Laceno d’Oro, dove avremmo voluto dire la nostra e partecipare. Nè l’associazione, nè l’amministrazione è stata contattata da qualcuno, ma Torella e Leone sono un binomio indissolubile. Mi aspettavo il coinvolgimento del paese, ma sarà stata una distrazione” ironizza.

Sergio Leone nel 1975

LA NUOVA PROPOSTA. Obiettivo dell’amministrazione Delli Gatti, dunque, realizzare una istituzione culturale del cinema a Torella nel nome di Sergio Leone, aprendosi alle università e alle scuole secondarie per promuovere tesi di laurea e approfondimenti. “Se l’associazione ce lo consentirà, immaginiamo borse di studio, e di valorizzare tutti i riferimenti a Torella che il regista ha inserito nei film: dai soprannomi ai toponimi, dagli arredi, dai riferimenti della vita delle aree interne”, propone. “Vogliamo riportare alla luce il mito dentro al quale ha avvolto Torella, con le arti, i mestieri, lo studio della civiltà contadina attraverso le sue lenti e il suo filtro di uomo di cultura, per far emergere un forte tratto identitario di questa comunità” conclude.

Sergio Leone sul set del celebre “C’era una volta in America”

 

 

 

 

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