Foto di gruppo per Confcooperative Campania

Oggi 17 aprile Confcooperative compie 30 anni. Il Presidente Borea rivolge un augurio ai 64.250 soci e ai 10.270 addetti che nel solo 2018 hanno realizzato un fatturato pari a 800 milioni di euro.

Per l’occasione il Presidente di di Confcooperative Campania, Antonio Borea, si rivolge pubblicamente alla cooperative e ai soci con una lettera aperta.
Racconta «il senso di essere corpo intermedio nel 2019 e riflette sull’art 45 della nostra Carta Costituzionale».


Confcooperative Campania, il 17 aprile del 1989 veniva siglato l’atto costitutivo: riflessione sui corpi intermedi nel 2019 e sull’art 45 della nostra Carta Costituzionale

di Antonio Borea – Presidente di Confcooperative

Cari amici,

Antonio Borea, Presidente di Confcooperative Campania

Confcooperative Campania compie trent’anni. Il 17 aprile 1989 veniva siglato l’atto costitutivo, dando il via ad una storia che ha come protagoniste le nostre imprese. In trent’anni l’Organizzazione è cambiata molto, nella governance e nei contenuti e continua ad interrogarsi, a rinnovarsi e a mettersi alla prova cercando di tenere a distanza l’autoreferenzialità e le vuotaggini.

Oggi Confcooperative Campania ha scelto di concentrarsi sui valori della rappresentanza, delle relazioni istituzionali, sulla narrazione del movimento cooperativo, mettendo al centro le risposte ai bisogni esistenti o emergenti e che interessano lo sviluppo delle comunità, la crescita dei territori, il benessere delle persone. Ma si concentra anche sui servizi e su una consulenza idonea per permettere alle imprese di irrobustirsi, di crescere, di stare sul mercato.

Operiamo in una terra che non si fonda su una cultura cooperativa, a differenza di altri territori del nostro Paese.

Questo, da un lato, ci richiede il triplo degli sforzi, sia come rappresentanti politico – sindacali che come imprenditori. Dall’altro, ci stimola a rincorrere – fino a raggiungerli – dei risultati utili per tutto il movimento cooperativo. Pensiamo alla legge regionale in materia di cooperazione che risale appena al 2012 o alla legge, con il relativo albo, per le cooperative sociali che in Campania è stata recepita solo nel 2015, sebbene la legge nazionale risalga al 1991. Sono solo due esempi di risultati non scontati, che abbiamo raggiunto con molto lavoro, insieme alle altre Centrali Cooperative.

Trent’anni sono anche l’occasione per ricordare la nostra essenza, che è rimarcata dall’art 45 della Costituzione e che spiega perfettamente il ruolo delle imprese cooperative nella società. La cooperazione ha un carattere di mutualità, di sostegno, ma è anche uno sguardo al futuro, alle idee. Confcooperative Campania raggiunge il traguardo dei trent’anni grazie a noi tutti. Un passaggio segnato dalla comune volontà di realizzare una società comune, una comunità, come è quella che sono orgoglioso di rappresentare insieme al Consiglio regionale in carica.

Democrazia. Uguaglianza. Solidarietà. Equità: non sono solo parole. Sono valori importanti, sostanziali. Sono i valori fondanti della nostra associazione, quanto mai necessari in questo momento storico. Il 14 maggio avremo un incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e insieme a lui rifletteremo proprio sul dettato costituzionale in materia di impresa cooperativa e sul ruolo cruciale dei corpi intermedi, quali luoghi di sintesi e di riflessione su interessi complessi e generalizzati.

La cooperazione è un valore aggiunto, Confcooperative Campania lo è. Lo è per capire la società e creare uno strumento di relazione, di dialogo nel percorso di costruzione del bene comune e di tutela della democrazia che la Carta costituzionale delinea. Servono persone che cooperino per affrontare i temi più scottanti, dall’occupazione al disagio sociale, di qualunque tipo esso sia. Serve che tutti noi ci rendiamo partecipi di questo pezzo di storia, affinché si radichi a fondo la consapevolezza che le cooperative che agiscono nel rispetto della legge e sono prossime ai territori contribuiscono alla crescita dell’economia.



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