Il tavolo del Centrosinistra riunito nella sede del Partito Democratico ad Avellino

Si avvicina il passaggio decisivo per il tavolo di centrosinistra, la cui convocazione non è stata ancora annunciata. Inizialmente si prospettava una doppia riunione, la prima di ordine programmatica, la seconda di natura più strettamente politica. La vicinanza all’assemblea convocata per domani dall’ex deputato Giancarlo Giordano e dall’associazione Si Può ha consigliato però di rinviare l’incontro tra i partiti ed eventualmente concentrare in un’unica seduta l’appuntamento.

Intanto, aumentano tensioni ed aspettative tra i soggetti della coalizione, che spingono per fare definitivamente e rapidamente chiarezza sul quadro politico dell’alleanza e sulle proposte di candidatura per la posizione di vertice del Comune di Avellino.

Il palazzo degli uffici in piazza del Popolo, sede della amministrazione comunale di Avellino

Le questioni irrisolte e non esplicitate sono ancora molte e parallelamente ai faccia a faccia ufficiali in queste ore si stanno consumando contatti informali, trattative e tentativi di correggere il tiro rispetto al percorso intrapreso, soprattutto tra le fila dei Democratici.

La segreteria provinciale del Pd ha formalmente in mano la guida del processo, ma ancora non ha avanzato una proposta organica.

Ieri pomeriggio, a via Tagliamento, si è svolto l’ennesimo incontro tra l’esecutivo di Giuseppe Di Guglielmo ed i circoli cittadini per approfondire i punti programmatici da portare al tavolo della discussione con gli alleati. Alla riunione erano assenti i circoli “Il coraggio di cambiare” e “Vittorio Foa”, vicini alle posizioni dei consiglieri comunali uscenti Gianluca Festa e Livio Petitto.

Antonio Gengaro

Dalla base del partito sta prendendo corpo la proposta di candidatura dell’ex vicesindaco Antonio Gengaro, già avanzata dal circolo “Aldo Moro”, tramite Lello De Stefano. Finora però l’ipotesi presa in considerazione – anche se mai dichiarata – dal gruppo dirigente provinciale ed in particolare dalla componente della presidente del consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, era quella di Luca Cipriano. Una soluzione

Luca Cipriano

che non sarebbe vista di buon occhio dai Popolari ed in maniera specifica da Giuseppe De Mita e dal segretario provinciale Giuseppe Del Giudice.

Nervosismo, comunque, si registra anche tra gli altri interlocutori del tavolo di centrosinistra, che attendono di poter dire la loro e non accettano decisioni calate dall’alto.

La tenuta dell’alleanza, dunque, è messa alla prova dalla fragilità degli equilibri e dalle contraddizioni che rischiano di emergere. Per il Pd, che comunque porta il carico delle divisioni interne, non sarà facile gestire la partita, soprattutto mentre a sinistra tra le formazioni politiche che hanno scelto di non partecipare al tavolo e tra le associazioni progressiste che si erano rese disponibili nella prima fase del confronto, si sta valutando la costruzione di percorsi alternativi.

In ogni caso, nel giro di pochi giorni il quadro dovrà essere definito e bisognerà arrivare ad una sintesi, tentando di conciliare spinte ed esigenze differenti.

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