Novolegno, Tropeano: rilancio possibile in tre mosse, al Mise l’ultima chance

Oggi il vertice a Roma fra la delegazione irpina guidata dall'assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Marchiello, e il vertici del Gruppo Fantoni per arrivare ad una soluzione definitiva che garantisca i livelli occupazionali per 117 lavoratori. Tropeano incalza: se l'azienda mostra disponibilità, troveremo una soluzione

Da un lato la Regione offrirà un contratto di programma per l’ammodernamento e la parziale riconversione dello stabilimento, in chiave di rilanci produttivo, garantendo la tenuta dei livelli occupazionali, e venendo incontro alla difficoltà dell’azienda che oggi deve fronteggiare una perdita strutturale e consolidata per mancanza di mercato. Dall’altra, invece, c’è chi è pronto a subentrare alla Novolegno e al Gruppo Fantoni, anche  utilizzando questi vantaggi, ma che in questo momento pur avendo manifestato un interesse informale, non si fa avanti per dichiarata chiusura di ogni possibile trattative che sta facendo la proprietà. Terzo elemento fondamentale, infine, i benefici che saranno riconosciuti per la Zone Economica Speciale di Pianodardine, di cui faranno parte i nuovi investimenti e che potrebbero essere estesi anche alla Novolegno, con la reindustrializzazione dell’area.

Giorgio Barzazi, amministratore del Gruppo Fantoni

Alla vigilia dell’incontro al Ministero per lo Sviluppo Economico a Roma convocata per dirimere definitivamente la partita sul rilancio della produttività dell’azienda di Pianodardine e impedire la perdita del lavoro per 117 operai, il sindaco di Montefredane Valentino Tropeano dispone le carte sul tavolo e anticipa i temi della trattativa, che nella giornata di oggi sarà condotta dall’Assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Marchiello. Nonostante le continue conferme sulla chiusura e lo smantellamento dello stabilimento da parte dell’amministrazione delegato del gruppo friulano Andrea Barzazi, Tropeano rilancia e confida nella possibilità di trovare una nuova intesa. “Dopo l’incontro di venerdì in Regione con i consiglieri regionali irpini, la presidente D’Amelio, i sindacati e l’assessore Marchiello, sul futuro della Novolegno abbiamo le idee chiare” annuncia il sindaco Tropeano. “Siamo riusciti a fare squadra a portare avanti una discussione serena: se Fantoni decidesse di restare, avrà tutto l’appoggio delle istituzioni.

Il Presidente dell’Ato Rifiuti di Avellino, Valentino Tropeano che è Sindaco di Montefredane

In caso contrario però, non può immaginare di fare l’immobiliarista in provincia di Avellino: una fetta importante di territorio è stata assorbita dalla Novolegno, sia per la capacità occupazionale che per la presenza dell’azienda. Non può andarsene di punto in bianco e lasciarci con un pugno di mosche in mano” commenta.

Sul tavolo dunque, anche la “carta” delle azioni compiute dai sindacati, che stanno lavorando all’ottenimento della cassa integrazione per un anno, senza escludere quella della cessione dell’attività ad altro imprenditore, che abbia la forza economica di subentrare a Fantoni. “Diversi gruppi imprenditoriali si sono fatti avanti, e abbiamo sollecitazioni- continua- ma dobbiamo verificare se sono reali e con una struttura economica solida, oppure se sono solo dettate dal momento”.

Intanto Giorgio Barzari, proprio sulle colonne di Nuova Irpinia ha dichiarato che il Gruppo non è intenzionato a cedere a terzi la struttura, nè la vendita rientra nelle priorità imminenti. “Barzari dovrà ammettere di quali finanziamenti l’azienda ha goduto, e quale contributo ha dato il territorio” ribatte Tropeano. “Quanto ai magazzini, sono già vuoti da tempo, ma non riusciamo spiegarci come mai sostengono di non avere mercato e hanno nello stesso tempo ancora commesse da soddisfare. Questioni non chiare su cui vorremo avere risposte”.

La sede del Ministero dello Sviluppo Economico

E ancora: “Fantoni non può immaginare di chiudere un appartamento all’interno di un condominio. Decretare la chiusura significa assicurare interventi sulla gestione e manutenzione, e presentare un piano aziendale su come efficientare lo stabilimento per mitigare il rischio ambientale. In qualità di sindaco ho l’autorità per pretendere che si eviti il disastro ambientale: dalle mie conoscenze lavorative, rilevo che ad oggi lo stabilimento costa più mantenerlo fermo che in produzione”.

Il sindaco Tropeano si riferisce allo smaltimento delle tonnellate di oli nei circuiti, le ruggini, la pulizia della rete fognaria e delle acque reflue, ed altri interventi di bonifica. Al tavolo di Roma intanto, sarà la Regione Campania e l’assessore Marchiello a interloquire con i vertici del Gruppo. “Marchiello esporrà al Gruppo le opportunità che si apriranno con le Zes, fra le agevolazioni sugli investimenti e le detrazioni fiscali. Fra 320 giorni sarà pubblicato il bando regionale e Pianodardine è centrale. Senza contare la possibilità di attingere a nuovi finanziamenti: se il Gruppo si mostrerà disponibile nelle intenzioni, le soluzioni si trovano” conclude.


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