Luca Cascone, Presidente della Quarta Commissione regionale ai Trasporti accanto al Governatore Vincenzo De Luca in occasione della conferenza stampa sugli investimenti della Campania nel sistema di trasporto pubblico regionale

Proseguono le iniziative a supporto della riapertura della SSV Lioni Grottaminarda.

Ieri sera incontro a Grottaminarda tra i sindaci dell’area ufitana, il presidente di Confindustria Avellino Pino Bruno e le organizzazioni sindacali. La notizia è filtrata durante l’appuntamento con il segretario nazionale della Fiom Michele De Palma nel pomeriggio di ieri.

Appuntamento tecnico e circoscritto ai vertici istituzionali, l’incontro è servito a ribadire una richiesta al Governo. Quella di riavviare subito i lavori e ristabilire l’operatività della struttura guidata fino al 31 dicembre dal commissario Filippo D’Ambrosio.

Oggi è anche la mattinata in cui gli uffici regionali sono in trasferta ad Avellino. Presso la sede ASI del capoluogo di provincia infatti ci sarà l’assessore alle Attività Produttive Antonio Marchiello. Il confronto per definire le fasi di insediamento delle aree ZES, sarà con grande probabilità occasione per aggiornare l’Ente Regione dell’arteria interrotta. Cantieri fermi dal 31 dicembre 2018. Operai a casa. Non risultano risposte dirette del Governo dopo il Consiglio comunale straordinario tenuto ad Ariano Irpino il 12 febbraio. L’incresciosa situazione preoccupa molto le industrie che già sono presenti sul territorio, come la Ferrero in Alta Irpinia e la Zuegg di Luogosano. Gli stabilimenti infatti hanno necessità di immettersi su infrastrutture di collegamento veloce. Soprattutto le varie aree della provincia in generale hanno necessità di essere in collegamento per via di quella morfologia irpina tanto peculiare e spettacolare quanto labirintica. Dispiegata infatti tra montagne, aree pianeggianti e colline. Zone in parte abitate e industrializzate. Già indietro nel tempo per collegamenti veloci. Oggi di nuovo in ginocchio per un collante viario quasi ultimato. Poi interrotto.

Una contraddizione territoriale che potrebbe creare un corto circuito rispetto al processo di sviluppo territoriale. Tre aree ZES (Calaggio, Pianodardine e Valle Ufita) con un avvio cantieri per l’Alta Capacità previsto il prossimo settembre. Di contro una strada a scorrimento veloce quasi finita, finanziata e poi fermata.

Nell’area ZES ufitana ricade anche l’Industria Italiana Autobus le cui vicende, ultimamente, pure si sono incontrate (se non scontrate) con la Zona Economica Speciale. Un destino che nelle ultime settimane non è sembrato una fortuna per i lavoratori e le organizzazioni sindacali dell’IIA. A quanti gravitano intorno alla tormentata vicenda, non è andato giù un aspetto. L’avvicendarsi di situazioni per cui i terreni non utilizzati dall’IIA sarebbero oggetto del contendere. Appetibili e presi di mira da nuove realtà imprenditoriali. “Proviamo a dialogare con gli attori locali direttamente coinvolti nella ZES: l’ASI e Confindustria – afferma Franco Fiordellisi – dobbiamo perseverare per rimanere in campo con la produzione di autobus. Dobbiamo crederci”.

Il segretario della CGIL Fiordellisi durante la visita del segretario nazionale FIOM Michele De Palma ieri a Grottaminarda, ha preso la parola. “Se ci sono fondi nazionali per il trasporto pubblico locale noi dobbiamo essere ambiziosi e trasferire tutto ai sindaci. I capi di governo locale devono sposare questa battaglia perché si tratta di occupazione”.

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