L'ingresso ai vecchi uffici avellinesi del Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale di Avellino, l'Asi

Diranno no alla fonderia e all’impianto di riciclaggio di pallini di piombo proposto ad Avellino i Sindaci dei Comuni confinanti con Pianodardine. Lo afferma Valentino Tropeano, che sta seguendo la vicenda come Sindaco di Montefredane e non come Presidente dell’Ato Rifiuti, come spiega. Prima della conferenza dei servizi, “i Comuni della cintura industriale esterna ad Avellino si incontreranno per concordare una posizione condivisa da rappresentare in sede deliberante”.

Il Presidente dell’Ato Rifiuti di Avellino, Valentino Tropeano

La vicenda riguarda la richiesta protocollata al Comune di Avellino il 23 maggio scorso, inerente la realizzazione ad Avellino, tra Borgo Ferrovia e Pianodardine, di un “impianto per riciclare pallini di piombo e per la gestione di rifiuti pericolosi’…”, avevano rivelato alcuni giorni fa in una nota congiunta alcuni cittadini della Ferrovia e l’ex consigliere comunale Alberto Bilotta, affiancati nel contrasto all’ipotesi dell’impianto dal parroco don Luigi Di Blasi. Nella zona l’impianto viene definito una fonderia, perchè “nella relazione di accompagnamento è scritto addirittura che è previsto ‘l’acquisto e l’installazione di un forno di fusione’ da installare su un’area del nucleo industriale di Pianodardine”. Nella lettera scritta per essere indirizzata agli organi di informazione ma soprattutto al Procuratore della Repubblica Rosario Cantelmo, i cittadini hanno sottolineato che “la fusione oltre al piombo interessa anche altri metalli, quali rame, bronzo e ottone”. Per questo, lo considerano “un impianto pericolosissimo e fortemente inquinante che prevede lo smaltimento e la gestione di circa 10 tonnellate al giorno di rifiuti, inclusi i metalli pesanti menzionati”.

Nella missiva, inoltre, i cittadini come il consigliere Alberto Bilotta hanno sottolineato la circostanza del silenzio che ha accompagnato la pratica di questo impianto: “l’istanza è datata 23 maggio 2018 e mai nessuno da nove mesi ha detto una sola parola e niente è trapelato”, si legge. “Tutto si è svolto sotto traccia, lontano dai riflettori”.

Per il Sindaco di Montefredane questo è il momenti di agire nell’interesse comune dei cittadini avellinesi e di quelli che vivono nelle aree urbane e rurali prossime a Pianodardine. Atripalda, Manocalzati, Pratola Serra, Prata, Grottolella, Altavilla, Montefalcione, Monteforte Irpino sono i Comuni direttamente co interessati, ma altri potrebbero aggiungersi. “Discuteremo all’Asi del progetto, in vista della scadenza ormai imminente, quella del 28 febbraio prossimo, quando è convocata la conferenza dei servizi per esprimere il parere definitivo sull’iniziativa”.

Lo stabilimento alle porte di Avellino della FCA di Pratola Serra, nell’area industriale di Pianodardine

E spiega: “Con l’Asi abbiamo un accordo sulla consultazione preventiva per discutere e vagliare iniziative che hanno un potenziale impatto sull’ambiente e le popolazioni locali ed è ciò che faremo con la presidenza stessa dell’Asi, con cui condivideremo la posizione”.

Tropeano ci tiene a sottolineare che allo stato nessuno ha rilasciato autorizzazioni per questo impianto, nemmeno l’Asi. “Come Sindaco sono pienamente in sintonia con i cittadini di Borgo Ferrovia e con il comitato locale contro la proposta di ubicare lì un impianto come quello proposto”,, spiega. “Ringrazio per l’invito che mi hanno rivolto come presidente dell’Ato Rifiuti, ma sono impegnato in prima persone come sindaco in una vicenda cge riguarda tutti gli amministratori locali”.

E, a questo proposito, entra nel merito della questione politica. “MI preme commentare il caso politico della vicenda: la richiesta è stata depositata al Comune il 23 maggio scorso, cioè dieci giorno dopo le elezioni. Le carte hanno quindi iniziato l’iter pochi giorni prima del ballottaggio, che ha poi visto l’elezione di Vincenzo Ciampi e del Movimento Cinque Stelle, ai quali non imputo responsabilità nella vicenda”, puntualizza Tropeano. “Ma se non vanno fatti addebiti a carico del Sindaco Ciampi, a maggior ragione non può essere strumentalizzata la vicenda contro il Partito Democratico o il precedente Sindaco Paolo Foti, che non hanno avuto il tempo di seguire una istanza giunta al protocollo mentre si preparavano a lasciare il palazzo di città pochi giorni dopo”.

Palazzo di Città e la Torre dell’Orologio, simbolo di Avellino

ATO RIFIUTI, ULTIME CONSULTAZIONI. La questione della fonderia non riguarda o coinvolge l’Ato Rifiuti, che invece si appresta a concludere le consultazioni, in vista della convocazione della assemblea d’ambito per discutere della programmazione generale. Prossime scadenze sono l’incontro con gli amministratori locali a Taurano per un confronto con i Comuni del Vallo di Lauro e del Baianese il 22 febbraio, prima di concludere la settimana successiva ad Avellino, con le rappresentanze della città capoluogo e dell’hinterland.


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