La sede del Ministero Sviluppo Economico

IIA fuori pericolo. Garantita la ricapitalizzazione dell’Industria Italiana Autobus per 30 milioni di euro. L’assemblea straordinaria tenuta a Roma ieri martedi 29 gennaio ha messo in sicurezza la società.

Il nuovo assetto sarebbe prevalentemente nelle mani di Invitalia e Leonardo. Karsan avrebbe una quota minore. Nell’attesa di un partner privato in grado di garantire la produzione.

Completato il percorso di risanamento dell’azienda con la seconda fase di interventi per ripianare le perdite. L’assemblea di ieri ha ripianato le perdite, delibrrando l’aumento di capitale, pari a 30 milioni di euro. Già sottoscritto per complessivi 21 milioni da Leonardo, dalla turca Karsan e da Invitalia, per un quinto toccherà ad un altro partner privato non ancora definito. Entro sei mesi dovrà sottoscrivere la quota. Al termine dell’operazione, le quote del capitale sociale saranno così suddivise: 20,07% Leonardo, 20,03% Karzan, 29,95% Invitalia e 29,95% il nuovo socio industriale.

“Industria Italiana Autobus, in conclusione, può ora implementare il piano industriale, di recente elaborato e condiviso dagli attuali soci, anzitutto al fine di garantire una risposta industriale e occupazionale ad un importante settore del sistema produttivo italiano”.

La IIA di Flumeri

Per Silvia Curcio (Fiom) ora  “è importante ricevere la convocazione dal Mise. Vogliamo capire i dettagli della ricapitalizzazione, chi sarà il nuovo amministratore delegato e soprattutto la Cassa integrazione. Al momento, per il prossimo mese i cassintegrati non riceveranno nulla. E’ importante venga garantita la Cig”.

Giuseppe Zaolino, Segretario della Fismic di Avellino

Giuseppe Zaolino (Fismic) pochi minuti prima l’inizio dell’assemblea aveva dichiarato: “La nostra premura è mettere in sicurezza i lavoratori che combattono dal 2011. Auspichiamo un confronto per capire il riassetto societario e soprattutto se ci sono margini per la sfida dell’elettrico”.

La partita è indubbiamente delicata, per numerosi motivi. Perchè si tratta di uno stabile vuoto (a Flumeri), perchè la società è in perdita. Ancora, le commesse in corso di realizzazione starebbero al di là del Mediterraneo. Una situazione controversa e deficitaria rispetto alle nuove esigenze del mercato su gomma. Che punta all’innovazione e alla progressiva messa al bando del diesel.

“Un sfida che vogliamo conoscere meglio – dichiara Zaolino – certamente abbiamo buone notizie, rispetto a come eravamo messi”. Sarebbe scongiurato il fallimento e il default definitivo. Ovviamente finchè viene garantita la situazione di salvataggio occorre agire per arrivare alla produzione. E prima di tutto alla Cassa integrazione che con la ricapitalizzazione dovrebbe essere garantita.


Industria Italiana Autobus, deliberato aumento di capitale

Il comunicato del Ministero dello Sviluppo Economico

IIA può ora implementare il piano industriale e garantire risposta sul piano occupazionale
L’assemblea straordinaria di Industria Italiana Autobus, riunita oggi a Roma, ha concluso il complesso e articolato percorso che consente all’azienda di dotarsi di un assetto patrimoniale ed industriale compatibile con le aspettative di sviluppo alla base del suo rilancio produttivo e occupazionale.

In seguito al lavoro svolto dagli attuali azionisti assieme a Invitalia, sotto l’egida del MiSE, e a seguito del completamento della prima fase – che aveva portato l’assemblea a ripianare le perdite, ricapitalizzare al minimo e ricostituire il consiglio di amministrazione -, oggi l’assemblea ha provveduto a ripianare le ulteriori perdite e a deliberare un aumento di capitale di 30 milioni di euro, già sottoscritto per complessivi 21 milioni da Leonardo, società leader nel settore della teconologia, Karsan, società turca specializzata nella produzione di autobus e Invitalia, l’Agenzia dello sviluppo del Governo.

L’aumento di capitale è stato altresì in parte riservato ad un nuovo socio industriale, in via di definizione, che dovrà sottoscrivere la propria quota entro sei mesi.

Al termine dell’operazione, le quote del capitale sociale saranno così suddivise: 20,07% Leonardo, 20,03% Karzan, 29,95% Invitalia e 29,95% il nuovo socio industriale.

Industria Italiana Autobus, in conclusione, può ora implementare il piano industriale, di recente elaborato e condiviso dagli attuali soci, anzitutto al fine di garantire una risposta industriale e occupazionale ad un importante settore del sistema produttivo italiano.


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