IIA, è il giorno della verità. Staffetta Invitalia – Karsan

SI RIUNISCONO CDA E SOCI. All'esame il piano di investimenti che l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, di proprietà del Ministero dell'Economia è pronta a sostenere per far tornare alla produttività gli stabilimenti di Flumeri (da ristrutturare) e Bologna

Industria Italiana Autobus al Ministero Lavoro a Roma. Al centro del tavolo l'ad di IIA, Antonio Bene (repertorio)

È il giorno della verità quello di oggi per i dipendenti della IIA a Flumeri come a Bologna. In attesa di un vertice di merito al Ministero dello Sviluppo Economico, ancora non convocato, si conosceranno le decisioni della azienda turca Karsan, fino a questa mattina il socio maggioritario.

Per oggi è atteso nel Consiglio di amministrazione della azienda l’annuncio del passo indietro che il socio principale farebbe a favore di Invitalia, pronta ad intervenire nella Industria Italiana Autobus per garantirne la transizione verso la ripresa produttiva e la piena occupazione, per usare una formula in voga nel settore dell’automotive in questo periodo. La nuova struttura societaria risulta essere divisa in tre parti: il 50% ad Invitalia, il 35% a Leonardo e il restante 15% alla turca karsan. Non è dato ancora di sapere se il nuovo assetto risulterà definitivo. In realtà si ritiene che l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia, farà spazio nei prossimi mesi ad un socio industriale operativo.

L’ingresso alla sede di Invitalia

IL PIANO DI RILANCIO. Invitalia investirà 31 milioni di euro per la riqualificazione dei due stabilimenti, in particolare quello di Flumeri, attualmente un contenitore vuoto. Aggiornamento tecnologico della dotazione industriale e produttiva, ma anche del personale, per rendere una fabbrica competitiva l’attuale azienda basata sulle produzioni all’estero, in particolare in Turchia. Solo dopo il futuro ulteriore riassetto.

SI PUNTA A FAR RIPARTIRE L’EX IRISBUS. Ad avere particolare necessità di ristrutturazione è soprattutto Flumeri. Qui lo stabilimento, nel tempo, ha perso pezzi importanti per la produzione fino a rimanere pressochè vuoto. E’ verosimile l’investimento riguardi nuove macchine e tecnologie utili alla produzione dell’ibrido. Di conseguenza potrebbe esserci anche l’aggiornamento professionale dei dipendenti. Lo stabilimento ufitano va interamente riorganizzato. Soprattutto non dispone al suo interno di alcunchè di utile per poter avviare un discorso legato alla produzione. Filtra la notizia di un interessamento per IIA di un altro partner estero. Un marchio solido pronto a puntare tutto sulla realizzazione di pullman a Flumeri e Bologna.

Una delegazione dell’ex Irisbus-Iveco oggi IIA

NUOVI ORDINATIVI. In cantiere al momento, la commessa Consip di 330 autobus. Questi, per essere pronti in tempi celeri, saranno prodotti in Turchia. A rivelarlo gli organi di stampa del settore autobus. Tutti i dettagli dell’operazione saranno comunque forniti nei prossimi giorni e a margine del Cda dI oggi.

Per i lavoratori, che hanno ricevuto l’ultima mensilità del 2018 di cassa integrazione, un’altra giornata di attesa. Il nuovo assetto societario per loro consentirebbe da subito di disporre delle garanzie necessarie per ottenere gli ammortizzatori sociali nei prossimi mesi.

L’industria, se tutto dovesse trovare conferma, nei prossimi giorni ripartirebbe da un anno zero. Da un reset che pure era necessario rispetto alle vicende degli ultimi anni che hanno portato addirittura la IIA a vincere le gare in Italia e produrre in Turchia lasciando gli operai a braccia conserte. Dipendenti che comunque sono pronti a rimettersi in discussione e riprendere a lavorare.

Le sigle sindacali sono in attesa della convocazione al MISE per apprendere nero su bianco le prospettive aziendali. Premono anche per la cassa integrazione, nell’attesa che tutto possa ripartire. Grande attesa anche tra le rappresentanze istituzionali territoriali, dal Sindaco di Flumeri all’Asi, che si prepara a gestire la partita decisiva in Valle Ufita sulla Zona Economica Speciale.

Se le indiscrezioni fin qui annunciate dovessero trovare forma scritta, davvero per i lavoratori e per l’intero comprensorio ci sarebbe un impulso considerevole. Intorno alla produzione di autobus si crea un indotto. Aziende satelliti che garantirebbero altra occupazione. Quasi non si riesce ad immaginare uno scenario concreto perchè nel tempo sono cresciuti lo scetticismo e la sfiducia. Ma a fronte di quel che si dice, tutti sono pronti a ricredersi.


LEGGI ANCHE:

Cgil, Curcio e Meninno con Landini: unire il sindacato per salvare Lavoro e Sviluppo nel Paese

 

 

ARTICOLI CORRELATI