Zes, Sirignano: insediata la cabina di regia a Napoli. Investimenti e posti di lavoro in Irpinia

Via libera della Regione all'organismo di coordinamento nel quale è presente anche l'Asi di Avellino. Nel nucleo industriale di Pianodardine sportello informativo per le imprese interessate agli investimenti. A febbario sopralluogo del governatore in Irpinia. Ancora aperto il caso Solofra.

ZES CAMPANIA. Il tavolo regionale della Zona Economica Speciale della Campania

«Si apre un’importante opportunità di sviluppo per la Campania e per le zone interne, che vedrà anche la provincia di Avellino tra i protagonisti». Ad affermarlo è Vincenzo Sirignano, presidente dell’Asi, a margine dell’insediamento della cabina di regia della Zes, andato in scena a Palazzo Santa Lucia, alla presenza del governatore Vincenzo De Luca, dell’assessore regionale alle Attività produttive, Antonio Marchiello, e degli altri soggetti istituzionali che compongono l’organismo di coordinamento degli interventi della Zona economica speciale, tra cui lo stesso consorzio industriale del capoluogo irpino. (Leggi l’articolo)

Il Presidente dell’Asi di Avellino, Vincenzo Sirignano

Quale sarà la strategia di fondo di questo nuovo strumento?

«Attivare investimenti grazie alla semplificazione delle procedure burocratiche e alle agevolazioni fiscali, per le quali è stata prevista una dotazione di 50 milioni di euro per il credito d’imposta. Sarà, poi, importante creare sinergie tra tutti gli attori coinvolti ed, eventualmente, anche finanziamenti per gli insediamenti. Il quadro complessivo e quindi la linea di intervento saranno più chiari non appena il governo approverà il relativo decreto. Dovrebbe avvenire entro il 12 febbraio».

La Regione stanzierà risorse aggiuntive?

«De Luca ha preannunciato degli sgravi sull’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive. A tal proposito ha presentato un’istanza al governo. Si valuteranno poi altre misure».

Sui territori saranno attivati protocolli per coinvolgere il tessuto produttivo?

«Sicuramente ci muoveremo per creare le condizioni più adeguate. Ho anche invitato ad Avellino il governatore e l’assessore per un sopralluogo nelle aree industriali. E’ loro intenzione effettuare un vero e proprio tour della Campania per rendersi conto direttamente della situazione. Da noi saranno nel mese di febbraio».

Qual è il livello di interesse che si registra nel mondo delle imprese?

«Direi alto. C’è molta curiosità ed attesa. Soprattutto nel verificare quali saranno i reali benefici per le aziende già insediate e l’iter da avviare per chi vuole entrare. A questo proposito attiveremo uno sportello informativo nel nucleo industriale di Pianodardine. Le prospettive sono positive. Penso che questo sia una sorta di ultimo treno per la crescita economica ed occupazionale delle nostre terre. Non possiamo lasciarcelo sfuggire».

E’ immaginabile che anche gli enti locali possano deliberare incentivi alle società pronte ad investire?

«E’ certamente auspicabile che i Comuni si muovano in tal senso, soprattutto per le aziende già presenti sul territorio, che vogliano ampliare le attività. Non appena ci potremo attivare, faremo una ricognizione generale».

Il cartello all’ingresso dell’area industriale di Pianodardine ad Avellino

Ci sarà una caratterizzazione degli interventi per ognuno dei tre nuclei industriali irpini inseriti nella Zes (Pianodardine, Valle Ufita e Calaggio)?

«No, ci sarà una gestione uniforme per tutte le aree della Campania. Questo argomento è stato motivo di discussione. Sarà stilato un vademecum per omogeneizzare procedure ed iniziative».

Ma in concreto, perché un’azienda dovrebbe porsi l’obiettivo di rientrare nella Zona economica speciale. Cosa c’è di differente rispetto ad altre agevolazioni già esistenti?

«Questo tipo di esperienze in altri Paesi hanno riscosso notevole successo, perché sottoposte a normative speciali. Credo che anche qui possa succedere lo stesso. Faccio un solo esempio: l’iter per l’avvio di un impianto industriale solitamente richiede tempi lunghissimi, svariati mesi se non anni. Adesso la semplificazione ridurrà a pochi giorni l’attesa. Un fatto straordinario».

Sul tavolo restano richieste e recriminazioni come quella dell’amministrazione comunale di Frigento, guidata dal sindaco Carmine Ciullo, per una riperimetrazione dell’area della Valle Ufita, che la ricomprenda e di Solofra, con il primo cittadino Michele Vignola, che ha sollecitato l’inserimento dello storico distretto industriale.  

«La logica che sottende la Zes è quella di un ragionamento su vasta scala. In ogni caso abbiamo sostenuto, come Asi, la richiesta di Solofra, che penso possa essere accolta, in virtù della vicinanza a Salerno, per le attività retroportuali. Dell’altra non ho notizia. Dalla Regione hanno comunque hanno fatto sapere che vi è intenzione di utilizzare anche gli altri ettari di superficie assegnata dal governo e non ancora utilizzata. L’operazione dovrebbe concludersi a maggio».


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