In queste ore con la conversione in legge del decreto semplificazione arrivano le norme per rendere operative le Zes, Zone Economiche Speciali. Sono le regole essenziali per attivare le procedure di snellimento burocratico indispensabili alla Campania per promuovere gli investimenti industriali. In queso momento, come riferisce la stampa di settore, “c’è la fila di operatori internazionali e nazionali per entrare nel circuito Zes della Campania”.

Con le semplificazioni sono pronti ad accaparrarsi le defiscalizzazioni e gli incentivi fiscali. In oltre 250 milioni in tre anni è stimato il credito d’imposta destinato a chi manifesti la volontà di investire in Campania. A questo si aggiunge una linea di credito  norme in grado di semplificare tutte le procedure per l’apertura di attività logistiche e semi industriali nelle tre aree irpine incluse tra le Zone Economiche Speciali della Campania. Una accelerazione che porterà entro la fine dell’anno alla piena operatività del programma.

Ministro per il Sud- Barbara Lezzi

IL MINISTRO LEZZI NEL QUESTION TIME: «SEMPLIFICAZIONI PER CAMPANIA E CALABRIA». Intervenendo alla Camera dei Deputati per il question time, il Ministro per il Mezzogiorno Barbara Lezzi ha illustrato i contenuti dell’emendamento al decreto legge Semplificazioni, elaborato sulla base di un dialogo con le Regioni interessate alle ZES, per garantire tempo certi e concreti alle strategie di sviluppo. Il Ministro ha confermato i tempi rapidi degli interventi in Campania e Calabria, preannunciando le Zes delle altre Regioni ormai prossime in Puglia, Basilicata, Molise e Abruzzo, oltre che in Sardegna.

LAssessore regionale alle Attività Produttive Antonio Marchiello

IL COMITATO ZES DELLA CAMPANIA SI RIUNIRÀ  LA PROSSIMA SETTIMANA PER LA FASE OPERATIVA. Il Comitato di Indirizzo della Zes Campania ha aggiornato i suoi lavori in attesa di leggere la versione definitiva del decreto. Nel frattempo a Napoli c’è soddisfazione per l’impianto del provvedimento, che contiene la possibilità di dimezzare i tempi dei procedimenti amministrativi (autorizzazioni dove occorrono, permessi e licenze, aree doganali intercluse), ma soprattutto stabilisce il termine perentorio di 90 giorni per gli interventi relativi agli oneri di urbanizzazione primaria. Si attende l’insediamento della cabina di regia, che gestirà i flussi degli operatori, che risponderanno al bando internazionale. Quest’anno sarà dedicato al programma di insediamento delle imprese.

La logistica è il campo industriale del futuro

LA ZES. La Zona Economica Speciale è un progetto collegato alla logistica portuale e retroportuale, pensato per consentire lo sviluppo delle attività connesse al transito delle merci attraverso gli scali marittimi di Napoli e Salerno. Lo spazio attrezzato nelle aree interne della Campania permette nei siti individuati di realizzare piattaforme logistiche, cioè siti per lo stoccaggio e lavorazione delle merci, che giungono da ogni parte del mondo, prima di essere inviate alle destinazioni finali italiane ed europee. Sono al centro dell’interesse dei grandi investitori, ma soprattutto catalizzano massicci investimenti di settore. Rientrano nel progetto i porti di Napoli e Salerno; l’area Est di Napoli; l’area industriale di Salerno; Bagnoli e l’area ex Nato; le aree produttive del Porto di Castellammare e dell’agro nocerino-sarnese; le direttrici di Salerno verso Pontecagnano – Battipaglia – Eboli; gli interporti e le relative aree dei consorzi Asi di Nola – Acerra e di Marcianise. La provincia di Avellino sarà interessata con l’area di Valle Ufita, Pianodardine e il Calaggio.

LONARDO INTERROGA TRIA SULLE ZONE DOGANALI INTERCLUSE. “Appare necessario cogliere l’opportunità della conversione in legge del decreto con cui è stata istituita la “Zes Campania” per recepire nello strumento legislativo, i vantaggi offerti dalla normativa europea in materia di Zone Doganali Intercluse e perché si possa subito procedere con nuovi investimenti per creare prospettive di sviluppo e di lavoro”, ha spiegato Sandra Leonardo intervenendo al Senato sul decreto Semplificazioni. “Considerata, inoltre, la necessità di supportare per la piena operatività delle Zone Economiche Speciali, sarebbe opportuno prevedere l’introduzione di specifici interventi che agevolino quanto più possibile lo scambio gomma – ferro, anche al fine di decongestionare il traffico merci su gomma con particolare riferimento alle emissioni di polveri sottili e Co2 nei tratti compresi tra le aree portuali adiacenti i centri cittadini e metropolitani e le aree retroportuali”, ha proseguito. “Ecco, perché, ho ritenuto necessario presentare una interrogazione parlamentare al Ministro dell’economia e delle finanze, Giovanni Tria, per chiedere di sapere se intenda assumere le opportune iniziative al fine di introdurre nelle ZES le Zone Doganali Intercluse e gli incentivi allo scambio gomma ferro sulle tratte portuali e retroportuali”, ha concluso la senatrice di Forza Italia, Sandra Lonardo.


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