La viabilità provinciale sotto il viadotto di Parolise utilizzata come percorso alternativo alla Ofantina bis durante i lavori di ricostruzione

Presso la Prefettura di Avellino dovrebbe risolversi questa mattina lo stallo che tiene fermi i lavori di ricostruzione del viadotto di Parolise, lungo la strada statale 7, sulla cosiddetta Ofantina bis. Anas e Genio Civile dovrebbero trovare un’intesa tecnica in grado di superare gli ostacoli che impediscono il perfezionamento degli atti progettuali necessari a consentire di cantiere il secondo lotto dei lavori. Il viadotto di Parolise sulla Statale 7 Ofantina bis doveva essere di nuovo percorribile dal prossimo mese di febbraio. Invece dall’autunno i lavori sono completamente fermi nel rimpallo di carte che prosegue da un ufficio all’altro.

L’incontro di oggi rappresenta la risposta alla richiesta prodotta nei giorni scorsi proprio dal Genio Civile all’Anas, sollecitando un confronto diretto per ottenere i chiarimenti necessari a consentire l’emissione dei pareri imposti dalla legge.

Il Palazzo di Governo, la sede della Prefettura di Avellino

Sulle due parti in causa pendono le diffide dei Comuni interessati ai percorsi alternativi, attivati dal maggio scorso per consentire di tenere aperti i due tronchi della strada, quello dell’Alta Irpinia da Conza-Lioni-Sant’Angelo dei Lombardi fino a Parolise e quello della Bassa Irpinia da Atripalda fino a San Potito Ultra. Proprio la viabilità ordinaria tra Parolise e San Potito Ultra, tratto che unisce l’utilizzo della Ofantina bis senza il passaggio per il viadotto,  è ormai al collasso. Il Comune di Parolise aveva richiesto il commissariamento dell’Anas, attesa la «inefficienza dimostrata dalla attuale gestione», spiegano dall’amministrazione comunale di Parolise. Intanto da otto mesi il conto lo pagano gli automobilisti, si fa notare. Più chilometri attraverso un tracciato tortuoso comporta un esborso aggiuntivo per l’acquisto di carburante, per non parlare degli oneri a carico delle aziende di trasporto e delle imprese.

Interessati al confronto di oggi sono soprattutto i sindaci di questi Comuni. San Potito Ultra ha deciso di rompere gli indugi nelle scorse settimane e di richiedere alla Prefettura provvedimenti di regolamentazione della circolazione a lungo termine, dato per probabile lo slittamento dei tempi di completamento del ponte. Da quelle parti si parla di almeno un altro anno per riavere la circolazione sulla strada di scorrimento, che scarica dal maggio scorso i suoi imponenti flussi di auto e camion fino a 3,5 tonnellate nel centro della cittadina alle porte di Atripalda. Voci non confermate dicono tuttavia che una eventuale immediata ripresa dei lavori a febbraio consentirebbe il ripristino del viadotto entro la fine della primavera. Al termine del confronto tecnico in Prefettura se ne saprà di più.

CHIESTI AUTOVELOX E SEGNALETICA SPECIALE. Al di à del cronoprogramma che sarà ufficializzato nelle prossime ore, la richiesta dell’amministrazione locale di San Potito al Prefetto è perentoria. Si chiede un autovelox nei tre punti chiave del percorso alternativo, quindi tre dispositivi di controllo elettronico della velocità, in modo da sanzionare chi attraverserà il centro abitato ad una velocità superiore ai 50 chilometri all’ora.

A NOVEMBRE RECUPERATA LA COPERTURA FINANZIARIA. Nel novembre scorso si annunciava la ripresa delle opere entro dicembre, dopo quello che era stato presentato come un incontro risolutivo presso il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. «Entro fine mese riprenderanno i lavori al ponte di Parolise», si era fatto sapere con un comunicato stampa diffuso dal Sottosegretario all’interno.

Uno dei piloni che sostenevano il viadotto di Parolise, tratto chiave che univa l’Ofantina bis tra la Bassa e l’Alta Irpinia

VIADOTTO CHIUSO DAL 24 MAGGIO 2018 «PER 270 GIORNI…». Il ponte di Parolise, (il viadotto ‘Parolise II e III’ situato sulla strada statale 7 “Appia” detta ‘Ofantina bis’, in provincia di Avellino) è chiuso da giovedì 24 maggio. Le modalità della manutenzione straordinaria e la riorganizzazione dei flussi veicolari era stata stabilita nel corso di una riunione presso la Prefettura di Avellino del 17 maggio, alla presenza di rappresentanti del territorio e delle Forze dell’Ordine. «L’interdizione al transito tra il km 311,650 ed il km 314,100 – ad eccezione dei mezzi diretti all’area industriale PIP, che potranno usufriure dell’arteria stradale fino al km 313,500 – permetterà quindi l’esecuzione dei lavori di demolizione e ricostruzione dell’impalcato del viadotto, per un investimento complessivo di 4,5 milioni di euro ed avranno una durata di 270 giorni», recita il comunicato dell’Anas diffuso per l’occasione.

L’OPERA IN CANTIERE. Nel dettaglio, le attività di cantiere previste «sono finalizzate al risanamento strutturale di pile e spalle del viadotto, alla mitigazione del rischio ambientale mediante l’inserimento di pannelli fonoassorbenti lungo l’area urbanizzata, alla sostituzione delle travi in precompresso, che consentono di allungare i tempi degli interventi di manutenzione, nonché ad opere di miglioramento di viabilità comunali, prescritte dalle Amministrazioni locali».

Lo stemma dell’Anas

I PIANI TRAFFICO PROVVISORI (ATTIVI DA OTTO MESI). Dalla interdizione a tutt’oggi la circolazione utilizza i seguenti due percorsi alternativi (differenti per mezzi leggeri e pesanti, condivisi da Anas con i partecipanti al COV). Per la Viabilità alternativa per i mezzi di peso inferiore a 3,50 tonnellate e per gli autobus di linea: mezzi provenienti da Avellino EST: uscita dallo svincolo di Candida e percorrenza della via Crocefisso-via Nazionale fino allo svincolo di Parolise; mezzi provenienti da SS7 “Appia” e da ex SS400: uscita svincolo Parolise e percorrenza SP39-via Nazionale e via Selvatico, con successiva immissione sulla statale 7. Per la viabilità alternativa obbligatoria per i mezzi di peso superiore a 3,50 tonnellate: mezzi provenienti da Avellino EST: uscita sulla SS7 “Appia” in direzione Montemiletto, innesto sulla SP173 al km 296,400, successivo innesto sulla SP214 e sulla SP88 fino allo svincolo statale 7 Ofantina-exSS400 in Chiusano San Domenico; mezzi provenienti da SS7 “Appia” e da ex SS400: uscita dalla statale 7 Ofantina, allo svincolo SS400–Chiusano San Domenico con percorrenza verso la SP88, innesto sulla SP214 e successivamente sulla SP173 fino all’intersezione con la statale 7 “Appia” al km 296,400 per poi proseguire verso l’autostrada in direzione Avellino Est o Benevento.


PER INFORMAZIONI Anas: servizio informativo sul traffico in tempo reale Applicazione “VAI” di Anas (disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”). Servizio clienti “Pronto Anas” con il numero verde gratuito, 800.841.148


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