Centro per l’Autismo al ‘Criscuoli’, l’Asl di Avellino affida la gestione

ENTRO 6 MESI IL TAGLIO DEL NASTRO A SANT'ANGELO DEI LOMBARDI. Mentre vanno avanti i lavori per la predisposizione dei padiglioni nel presidio altirpino, il Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria prepara l'attività dei servizi di seminconvitto e riabilitazione, che integreranno le attività mediche interne

Il Centro per l’Autismo dell’Asl di Avellino sarà una realtà operante entro sei mesi. Per questo, in vista del completamento della sede presso il Presidio ospedaliero di Sant’Angelo dei Lombardi, l’attenzione del Direttore Generale Maria Morgante si concentra sulle attività all’utenza, alle famiglie che attendono l’attivazione dei servizi. L’Asl Avellino ha quindi indetto una gara per l’affidamento in gestione del Centro Semirezidenziale di Sant’Angelo dei Lombardi “per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nell’adolescenza e giovani adulti e la gestione delle attività domiciliari per il trattamento ABA”, con l’obiettivo di attivare la struttura appena completati i lavori. Il Centro è stato programmato per gestire dieci utenti di età compresa nella fascia dell’adolescenza e 20 giovani adulti, con trattamento domiciliare previsto per gli utenti fino a dodici anni. L’Asl punta ora a reperire un soggetto qualificato in grado di provvedere all’assistenza riabilitativa (escluso la parte medica che resta in capo al Centro), educativa e tutelare e alla fornitura delle cosiddette attività alberghiere, dalla pulizia generale allo smaltimento dei rifiuti speciali.

La manager dell’Asl Avellino, Maria Morgante

LE ATTIVITÀ DEL CENTRO. «È ormai acquisito che gli interventi abilitativi ed educativi per l’autismo devono iniziare precocemente in età infantile e continuare durante l’adolescenza e l’età adulta con l’obiettivo di sviluppare e di mantenere nel tempo le abilità funzionali e sociali e incrementare l’autonomia e l’indipendenza», si legge nel programma del Centro. «Solo da pochi anni è emerso con chiarezza che la transizione delle persone con autismo dall’età adolescenziale all’età adulta costituisce un momento critico, in cui la creazione di opportunità di inserimento in attività di tipo abilitativo e socializzante può determinare le condizioni per ottenere un accettabile livello di qualità di vita della persona». In questo quadro, «l’intervento deve essere modulato sull’età del soggetto, sulla situazione di vita e deve essere personalizzato». Occorre differenziare l’approccio in base all’età. «Nell’infanzia, l’intervento abilitativo-educativo deve mirare al consolidamento delle abilità acquisite ed al potenziamento di quelle emergenti, deve facilitare gli apprendimenti in un contesto naturale e stimolante, deve attivare gli interessi del bambino e pertanto essere strutturato in modo adeguato rispetto ai tempi ed ai luoghi necessari (strutture specializzate per il disturbo dello spettro autistico(DSA), domicilio, ambiente scolastico, etc)». Una volta adolescenti e giovani adulti «devono continuare a poter usufruire o, se di nuovo inserimento, fruire di programmi educativi individualizzati nelle aree funzionali come la comunicazione, le abilità sociali, le capacità lavorative e di tempo libero nella prospettiva di un progressivo distacco dalla famiglia di origine».
In tale ottica, «l’ASL di Avellino fin dal 2005 ha gettato le basi per creare un sistema curante per i disturbi dello spettro autistico che gradualmente ma costantemente giungesse all’elaborazione e alla realizzazione di un progetto di vita dei DSA, che fosse età specifico, dall’età infantile all’adolescenza e all’età dei giovani adulti». Il programma messo in campo dall’Asl risponde alla «necessità di realizzare una rete coordinata di interventi, che si snodi lungo il percorso esistenziale della persona con autismo e che garantisca un approccio multi- professionale, interdisciplinare ed età-specifico, quale strumento indispensabile per poter affrontare la complessità ed eterogeneità del DSA, nel rispetto dei vigenti livelli essenziali di assistenza».

La sede dell’Asl ad Avellino

INAUGURAZIONE PREVISTA IN ESTATE. Procedono a Sant’Angelo dei Lombardi i lavori di realizzazione del Centro per l’Autismo nei padiglioni dedicati del presidio ospedaliero ‘Criscuoli’. Si concretizza il percorso avviato nel gennaio 2018, quando la Direzione Generale dell’Asl di Avellino ha approvato il progetto e la documentazione necessari a impegnare le risorse pubbliche (con l’avallo dei ministeri vigilanti) e ad indire la gara. Obiettivo degli uffici di via degli Imbimbo è arrivare all’inizio dei lavori ampiamente entro l’anno in corso, prima di dicembre. Il progetto prevede l’impiego dei fondi residui disponibili ai sensi della legge finanziaria 67/88 su mutui concessi dalla Cassa depositi e Prestiti per la realizzazione di un “Centro semiresidenziale per la cura delle persone affette da disturbi dello spettro autistico” (successivamente ridefinito “Centro per l’Autismo”) presso le strutture ospedaliere altirpine. L’investimento complessivo supera il milione e centomila euro, di cui poco più di 900mila a base d’asta. Con la delibera numero 1269 del 4 settembre, la direzione generale dell’Asl di Avellino aveva approvato e inoltrato alla Regione Campania lo studio di fattibilità del Centro per l’Autismo presso l’ospedale Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi, inserito nel più generale accordo di programma degli investimenti di edilizia sanitaria.

Il Governatore Vincenzo De Luca, la Presidente del Consiglio Regionale Rosa D’Amelio e la manager dell’Asl Avellino Maria Morgante, inaugurano i nuovi reparti dell’ex ospedale Di Guglielmo di Bisaccia

IL POLO DIVISO IN TRE AREE. Il Centro è ubicato al primo piano dell’edificio che ospita il presidio ospedaliero, nei locali già utilizzati dalla vecchia area di dialisi ora dismessa, quindi sulla superficie di altri spazi in precedenza impiegati dal servizio di 118 e dall’unità vaccinale. Qui sorge il centro semiresidenziale, che sarà autonomo funzionalmente, con accessi universali indipendenti dal presidio del “Criscuoli”. Il polo verrà suddiviso in tre aree: la prima dedicata ai servizi generali; la seconda articolata in due moduli separati, per accogliere rispettivamente venti adulti (dalle ore 9 alle 17) e dieci minori sotto i 18 anni (dalle 15 alle 18); la terza esterna, arredata e attrezzata come giardino sensoriale.

UN PROGRAMMA INIZIATO DUE ANNI FA. Entra nella fase esecutiva un’iniziativa maturata nel dicembre 2016, quando il Direttore Generale Maria Morgante aveva richiesto ad una commissione tecnica istituita ad hoc di esprimersi circa la possibilità di realizzare presso il “Criscuoli” il centro. Il 9 marzo dello scorso anno la Direzione Generale dell’Asl ha avviato il procedimento concreto per finanziare l’opera, richiedendo alla Regione Campania l’autorizzazione ad impegnare risorse derivanti da economie disponibili nell’ambito della prima fase del programma straordinario di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico. Di quel programma, introdotto con la legge finanziaria 67/88 e completato nel 1996 attraverso un investimento pari a quasi 4,9 miliardi di euro (poi rifinanziato nella seconda fase avviata nel 1998 con oltre 18 miliardi di euro più un altro miliardo nel 2010), resta a livello nazionale circa il 5 per cento dei fondi non assegnati. In base ad una serie di intese, norme ed accordi (Conferenza Stato-Regioni, un decreto del Presidente della Repubblica, il cosiddetto Patto per la Salute) tra il 1995 e il 2009 si sono regolamentate le condizioni e i limiti di impiego di tutti i residui. Nel corso di quest’anno gli uffici dell’amministrazione campana hanno verificato la praticabilità dell’operazione, interessando Cassa Deposito e Prestiti e Ministero della Salute.


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