Strage bus: sentenza a gennaio. E i parenti delle vittime scrivono a Di Maio

Il 21 dicembre le ultime arringhe, ma i familiari delle vittime temono l'allungamento dei tempi processuali. Per questo lanciano un appello al Ministro perché li affianchi. Autostrade per l'Italia nel frattempo respinge tutte le accuse. Dopo la pausa il piemme Cantelmo replicherà alle posizioni che i difensori di Castellucci illustreranno la prossima settimana

La sentenza per la cosiddetta strage del bus non arriverà il 21 dicembre prossimo, come si annunciava. Sarà necessaria un’altra udienza a gennaio, oltre quella già programmata, per dare modo al pm Rosario Cantelmo di replicare alle arringhe dei difensori dei dirigenti Gianluca De Franceschi, Marco Perna e dei funzionari Antonio Sorrentino. Servirà poi il tempo per la successiva camera di consiglio. Alla luce di queste esigenze, la sentenza slitta all’11 gennaio prossimo. Il 21 dicembre dovrebbero terminare le arringhe della difesa dell’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, affidata all’avvocato Paola Severino. La notizia del rinvio ha suscitato un coro di proteste da parte dei familiari presenti al Palazzo di Giustizia di Avellino, dove si sta svolgendo il dibattimento. Tra i tanti parenti c’era anche una sopravvissuta al più grande incidente autostradale della storia d’Italia, quello di Monteforte Irpino. L’iter dibattimentale durato oltre due anni  terminerà comunque tra poche settimane.

I resti del pullman precipitato dal viadotto Acqualonga nei pressi di Monteforte Irpino il 28 luglio 2013

LO SCHIANTO SOTTO IL VIADOTTO IL 28 LUGLIO 2013. La vicenda riguarda la morte delle 40 persone che viaggiavano a bordo del pullman turistico schiantato sotto un ponte dell’A16, il Viadotto Acqualonga tra Monteforte Irpino e Baiano, il 28 luglio del 2013. A formulare le richieste di condanna i piemme Cecilia Annecchini e  Rosario Cantelmo. La prima ha chiesto 12 anni di reclusione per Gennaro Lametta, titolare della agenzia ‘Mondo travel’ proprietaria del bus finito giù dal viadotto Acqualonga sull’autostrada A16 nel luglio 2013, 9 anni e 6 anni per i dipendenti della Motorizzazione civile di Napoli Antonietta Ceriola e Antonio Saulino. Il Procuratore Capo di Avellino nel ritenere colpevoli anche i vertici di Autostrade per l’Italia, ha chiesto per l’amministratore delegato della concessionaria, Giovanni Castellucci, dieci anni di reclusione. Sono 12 i dirigenti a vario titolo chiamati a rispondere del disastro di Acqualonga. Il pullman rientrava a Pozzuoli da Pietrelcina, per un pellegrinaggio nel paese natio di San Pio. La comitiva fu decimata quando il mezzo, avendo perso aderenza, sfondò le protezioni e precipitò per quaranta metri nel vuoto. Secondo l’accusa, fermo restando le responsabilità di chi avrebbe dovuto garantire l’efficienza del bus, il sistema di protezione e sicurezza del viadotto non presentava i requisiti di efficienza sufficienti per consentire la viabilità in quel momento. Per questo, la Procura considera l’intera dirigenza aziendale colpevole di una tragica negligenza. Omicidio colposo plurimo, disastro colposo e omissioni nella manutenzione alcuni dei reati contestati.

L’ingresso alla sede della Società Autostrade per l’Italia spa

LETTERA AL VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO LUIGI DI MAIO. Dai familiari delle vittime è arrivata la perentoria richiesta di evitare ulteriori ritardi nella formulazione di un verdetto. Temendo ulteriori slittamenti, con la ripresa del dibattito solo tra qualche settimana, dopo l’imminente  pausa natalizia, hanno preannunciato una lettera al Vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, che accusa pubblicamente da mesi l’Autostrade per l’Italia della responsabilità delle morti di Genova, in seguito al parziale crollo del Ponte Morandi. Nella lettera si invita Luigi Di Maio a partecipare al processo, intervenendo personalmente ad Avellino.

QUINDI GLI IMPUTATI CHE ATTENDONO IL GIUDIZIO. Il giudice monocratico dovrà pronunciarsi sui 15 imputati. Oltre al titolare dell’agenzia di viaggi “Mondo Travel”, Gennaro Lametta e ai due funzionari della Motorizzazione, sono i 12 dirigenti di Autostrade per l’Italia Spa. Detto dell’amministratore delegato Giovanni Castellucci, attende il giudizio il responsabile della manutenzione lungo il tratto della sciagura sull’autostrada A16 Napoli-Canosa Antonio Sorrentino. Con lui i vari responsabili che si sono alternati.

 


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