Minniti lascia, vertici regionali senza candidato alle primarie Pd

Il ritiro dalla corsa per la segreteria nazionale dell'ex ministro ha ricadute anche nel Pd irpino. In queste ore, nella componente riformista si è aperto un serrato confronto, per decidere il da farsi. Ancora incerta anche la posizione dell'ex deputato Luigi Famiglietti.

Il Presidente della Campania, Vincenzo De Luca. Sullo sfondo la Presidente del Consiglio Regionale, Rosa D'Amelio

Congresso Pd: area D’Amelio in difficoltà dopo il passo indietro di Minniti. Renziani in mezzo al guado. Il passo indietro di Minniti nella corsa per la segreteria nazionale dei Democratici crea agitazione anche nel Pd irpino e, più in generale, in quello campano.

La presidente del consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, che si era schierata con l’ex ministro degli Interni, adesso è costretta a rivedere i suoi piani. In queste ore nella componente riformista è iniziato un confronto serrato, per decidere il da farsi.

Marco Minniti, già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con Massimo D’Alema Premier, ex Presidente del Copasir ed ex Ministro dell’Interno. Ora è candidato alla segreteria nazionale del Pd

Ma dall’entourage romano di Renzi potrebbe venire fuori una nuova candidatura. Il nome che circola è quello di Lorenzo Guerini, già portavoce, vicesegretario e poi coordinatore del Nazareno. Un personaggio che però difficilmente riscuoterà gli stessi consensi di Minniti e che, comunque, appare improbabile possa ricevere il sostegno dei dameliani, avendo alle spalle un percorso politico differente.

Sul tavolo, dunque, resterebbero le opzioni del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, e quella del segretario nazionale uscente, Maurizio Martina. Con il primo nel Pd irpino si è già schierata Area Dem, la componente franceschiniana guidata dall’ex senatore Enzo De Luca, con l’altro invece il deputato sannita Umberto Del Basso De Caro ed i suoi riferimenti locali.

L’uscita di scena di Minniti incrementa le quotazioni del presidente della giunta regionale. La vicinanza politica e l’orizzonte delle alleanze farebbero poi pendere in suo favore la bilancia della decisione dei riformisti democratici. Anche se è ancora presto per dirlo.

Il consigliere regionale Vincenzo Alaia accanto alla Presidente del Consiglio regionale Rosa D’Amelio in Consiglio provinciale. Sullo sfondo il Presidente uscente dell’ente, Domenico Gambacorta

D’Amelio sicuramente si confronterà con il governatore della Campania, De Luca, che è nella sua stessa situazione, ed insieme scioglieranno il nodo. La scelta avrà ricadute anche sul riposizionamento dei cespugli centristi che ruotano attorno al Pd e di esponenti politici come l’ex deputato Angelo D’Agostino ed il consigliere regionale, Vincenzo Alaia, che però starebbe guardando da tempo anche in altre direzioni.

Le dinamiche nazionali e soprattutto le reali ed ancora non chiare intenzioni di Renzi, che potrebbe persino decidere di lasciare il partito e dare vita ad una nuova formazione, stanno creando malumori ed incertezze tra i suoi supporter, a cominciare dall’ex parlamentare Luigi Famiglietti.

Valentina Paris, già deputato del Pd, ex componente della segreteria nazionale Pd con Matteo Renzi

A causare il ripensamento di Minniti è stata proprio l’ambigua posizione del rottamatore e dei suoi, nonostante le rassicurazioni provenienti da Flavio Lotti e da Guerini, che indirettamente sta comunque influenzando gli sviluppi del dibattito interno e in qualche modo minando la tenuta complessiva della compagine. Non tutti i renziani però sono disposti a seguire il leader, ormai appannato, della cui presenza in molti tra le fila del Pd farebbero a meno, anche se in questo momento una rottura provocherebbe conseguenze imprevedibili. I prossimi giorni, quindi, il quadro sarà necessariamente più definito ed anche gli equilibri di Via Tagliamento potrebbero mutare, in attesa che si giochi la partita del congresso nazionale. Sempre che non vi siano altri colpi di scena.


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