Nusco, un bando per assegnare la ex Irpinia Alimenti

Il presidente del Consorzio Asi Vincenzo Sirignano affida l'incarico per la perizia giurata dell'immobile e si prepara a mettere a bando il capannone. "Lo stabile è in buone condizioni, a breve sarà nuovamente sul mercato"

Nell'area industriale di Nusco

La ex Irpinia Alimenti torna nel patrimonio dell’Asi- il Consorzio industriale della provincia di Avellino e si predispone l’iter per l’apertura di un nuovo bando per la riassegnazione. Il presidente del Consorzio Vincenzo Sirignano dopo un sopralluogo sul sito insieme ad un pool di tecnici, ha provveduto a eliminare i sigilli del tribunale e a inserire lo stabile nell’elenco dei capannoni da assegnare. Lo stabile, speculare alle Amiderie Italiane (Ex Italgrani) avrebbe dovuto lavorare gli scarti prodotti dalle lavorazioni, ma la storia ha voluto che non entrasse mai veramente in funzione. Lo stabile era stato sottoposto a sequestro a seguito di un ritrovamento di pannelli di amianto, e nel 2013 scattarono i sigilli. Soltanto sei anni dopo, ovvero con una sentenza del novembre scorso, il Tribunale ne ha ordinato il dissequestro, consento all’Asi di rientrarne in possesso. Lo staff tecnico dell’Asi si prepara ad affidare l’incarico per “la perizia giurata” come ha annunciato Sirignano.

L’ingresso alla sede operativa del Consorzio Asi Avellino

Chi farà la perizia giurata della ex Irpinia Alimenti dovrà valutare non solo il valore immobiliare dello stabilimento, ma anche le ulteriori variabili o fattori che potrebbero verosimilmente incidere sul valore dell’immobile stesso. “Dal sopralluogo effettuato sul posto, possiamo confermare che lo stabilimento è in buono stato di conservazione, anche se la perizia sarà affidata ad un tecnico, che dovrà stimare il valore dell’immobile prima di metterlo a bando” ha spiegato Sirignano. I tempi non dovrebbero essere particolarmente lunghi, e potrebbero addirittura coincidere con l’apertura dei bandi regionali previsti per le Zone Economiche Speciali. Sebbene la Zes non coinvolga direttamente l’area industriale di Nusco (in quanto limitata solo all’Ufita, Calaggio e Pianodardine), non si esclude che l’Asi di Avellino possa esporre il sito nuscano nella strategia già concordata con i 40 amministratori e Regione Campania sul Protocollo d’intesa siglato a Venticano.

Brochure informativa sulla Zes Campania

Dopo la firma del 5 settembre scorso nel comune simbolo della elevata potenzialità delle aree Pip, il percorso ha subito una battuta d’arresto, in attesa di un pronunciamento della Regione Campania e dell’apertura delle Zes. La politica di re-industrializzazione della provincia condotta dalla cabina di regia dell’Asi intanto “procede a ritmo serrato” come conferma il presidente Sirignano, che ha ascritto l’assegnazione di 7 capannoni durante il suo mandato alla guida del consorzio. “In tre anni sono stati ri- assegnati tre capannoni al Calaggio, ma anche a Pianodardine e a San Mango sul Calore. Ora contiamo di riuscirci con Nusco” sottolinea. Quanto al maxi progetto di coinvolgere i Piani di Insediamento Produttivo dei comuni nei benefici delle Zone Economiche Speciali, si dovranno attendere i tempi della Regione Campania.


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