Violenza di genere, Vincenza Luciano in Senato: ora nuove norme

La consigliera di parità della Provimncia di Avellino è stata ascoltata durante una audizione promossa dalla «Commissione Parlamentare di Inchiesta sul Femminicidio e sul contrasto alla violenza di genere», in vista della redazione di una nuova legge per le molestie nelle relazioni di lavoro, di studio o professionali

Vincenza Luciano, consigliera provinciale di parità di Avellino, ascoltata durante l'audizione promossa dalla Commissione Parlamentare sulla violenza di genere in vista della redazione di una nuova legge

Sulla violenza di genere servono norme con automatismi nella repressione dei fenomeni nei luoghi di lavoro, ha affermato Vincenza Luciano durante un’audizione in Senato. La consigliera di parità della Provincia di Avellino è stata ascoltata a Palazzo Madama, dove la «Commissione Parlamentare di Inchiesta sul Femminicidio e sul contrasto alla violenza di genere» ha riunito le consigliere di parità nella mattinata di oggi, martedì 29 ottobre. La riunione aveva la finalità  di raccoglierne il parere, in vista della redazione di una legge, mirata a riconoscere una fattispecie di reato, la violenza di genere con l’aggravante delle molestie nelle relazioni di lavoro, di studio o professionali. All’audizione presso il Senato della Repubblica era presente anche la consigliera provinciale di parità di Avellino, Vincenza Luciano. Nel suo intervento la consigliera ha sottolineato che una legge che introduca nel nostro sistema una fattispecie del genere dovrebbe contemplare la procedibilità d’ufficio in alcuni specifici casi: se il fatto previsto è commesso nei confronti di persona che al momento del fatto non ha compiuto gli anni diciotto; se il fatto è commesso da altra persona cui il minore è affidato per ragioni di cura, di educazione, di istruzione; se il fatto è commesso da un pubblico ufficiale o da un incaricato di pubblico servizio nell’esercizio delle proprie funzioni; se il fatto è connesso con un altro delitto per il quale si deve procedere d’ufficio. Nella sua proposta, Vincenza Luciano prevede che in sede di commisurazione della pena da parte del giudice le circostanze aggravanti relative al rapporto di lavoro e alla frequenza scolastica non devono essere bilanciabili. Inoltre, l’eventuale sospensione condizionale della pena deve essere concedibile solo in caso di risarcimento dei danni.

Palazzo Madama sede, del Senato

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