Nasce l’Istituto Omnicomprensivo a Calitri, Vespucci: “Scelta scellerata, penalizza l’Alta irpinia”

Intervista al dirigente scolastico del Vanvitelli di Lioni e reggente dell'Istituto Maffucci di Calitri per il terzo anno consecutivo, che boccia il Piano di Dimensionamento Scolastico del 2020, e striglia gli amministratori e la politica per la mancanza di progettualità e di orizzonte rispetto alle vocazioni territoriali. "In Alta Irpinia ci sono solo presidi reggenti, presenti solo due volte a settimana e sottopagati, perchè nessuno vuole assumere un incarico di ruolo da noi"

Calitri

Omnicomprensivo a Calitri, Vespucci: “Scelta scellerata. Nessun dirigente di ruolo assume incarichi da noi”. “La verticalizzazione della scuola di Calitri offre solo una soluzione tampone: l’omnicomprensivo decretato a partire dal prossimo anno scolastico non risolve il problema della reggenza e per l’Alta Irpinia manca un visione”. Così il dirigente scolastico Gerardo Vespucci, di ruolo all’istituto Vanvitelli di Lioni, e reggente al Maffucci di Calitri per il terzo anno consecutivo, che critica aspramente la nuova mappa del dimensionamento scolastico decretata dalla Provincia di Avellino. Il vero nodo mostrato da Vespucci riguarda le dirigenze scolastiche, che restano vacanti non per mancanza di presidi vincitori di concorso, ma per rifiuto dei possibili vincitori a trasferirsi in Irpinia e in Alta Irpinia da realtà più grandi. Come accade per gli ospedali insomma, dove vengono disertati i concorsi per medici specialistici, che impediscono agli stessi servizi di partire.

Gerardo Vespucci dirigente scolastico

“Ho invocato spesse volte una discussione pubblica, ma l’assetto delle scuole in Alta Irpinia sono frutto di una scelta che vale per il presente e per il futuro” continua Vespucci. “Bisogna capire quale funzione si vuole alla scuola: se continuiamo a investire nei licei, dobbiamo essere anche consapevoli di costruire le basi per l’abbandono di questo territorio, prima con il proseguimento degli studi all’università, poi con l’impossibilità di garantire un rientro ai laureati. L’Alta Irpinia non è in grado di assumere nemmeno un laureato: ceco un docente di italiano e latino a Calitri, ma non lo riesco a trovare” denuncia il preside. Contrariamente a quanto sostenuto da scrittori illuminati e politologi di grido, la scuola oggi è tutt’altro che un’azienda. Non è un mero presidio di formazione, ma è il centro di pulsioni e scoperta di nuovi orizzonti culturali che rappresenta la parte viva del Paese. “Le scuole di secondo grado che insistono fra Lacedonia e Montella ogni anno sfornano un migliaio di diplomati, ma nessuno fino ad oggi si è chiesto che fine fanno questi ragazzi, quali sacche alimentano e dove vanno a finire. Probabilmente se ragionassimo come poli di formazione e non come singole realtà, le cose andrebbero meglio e la scuola potrebbe davvero specchiare il territorio. Sant’Angelo è polo liceale, mentre Lioni ha confermato la vocazione tecnico scientifica e professionale, ma c’è bisogno di aggregare Calitri, Bisaccia e Lacedonia e promuovere una visione lungimirante e di territorio” argomenta.

Scene dal Corteo promosso a Calitri dagli studenti e dai docenti e dalla dirigenza dell’Istituto Maffucci in occasione della Giornata internazionale del clima. Il Sindaco Michele Di Maio al fianco degli studenti

L’omni-comprensivo di Calitri per Vespucci non è una buona notizia. “Si è immaginato soltanto di risolvere il problema della presidenza, ma fra qualche anno anche le scuole di Bisaccia e di Lacedonia avranno lo stesso problema, e la questione si doveva affrontare adesso con il territorio. La veritcalizzazione non produrrà effetti positivi, così come la formazione extracurriculare proposta da alcune scuole non sarà accessibile a tutti gli studenti del territorio se non si riducono le distanze geografiche con i mezzi di trasporto adeguati”. Un adirato Vespucci batte nuovamente sulla mancanza dell’assegnazione di presidi di ruolo. “Se escludiamo Sant’Angelo e Montella, tutti gli istituti sono governati da reggenze: parliamo di decine di istituti che non hanno una guida, e che hanno un dirigente impegnato solo due volte a settimana, con contratti a 400 euro netti. Un contratto da dirigente scolastico implica per legge tre anni di permanenza, per aderire ad un piano specifico di indirizzo della scuola, ma in questo modo tutto è precario e liquido, e non si costruirà mai niente. Senza contare che in molte scuole, diversi dirigenti vanno via dopo un anno di permanenza” continua. Dal prossimo anno scolastico insomma, il dirigente scolastico che accetterà l’incarico a Calitri (reggente o di ruolo) avrà l’onere di guidare le classi della scuola dell’infanzia con i bambini di tre anni, e fino a quelle dei 4 indirizzi delle scuole superiori, con ragazzi di 18 anni. Attività burocratiche da gestire, progetti da mettere in campo, corpo docente, ordinaria attività di amministrazione ma soprattutto strategie di crescita da pianificare. Un capitolo a parte, è rappresentato in questo contesto dall’Istituto Agrario di Calitri e Calabritto, un seme piantato da pochi anni e che potrebbe rivelarsi speculare alla vocazione territoriale, per accompagnare e sostenere i tiepidi segnali che arrivano proprio dalla Valle del Sele.


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