La deputata pentastellata Maria Pallini

Nel decreto Sblocca cantieri arrivera in settimana una norma ‘salva’ Lioni-Grottaminarda, anticipa Maria Pallini, parlamentare dell’M5s.

«Deputati e senatori sono chiamati a svolgere il loro mandato a Roma senza intromettersi nelle scelte locali». La parlamentare dei Cinque Stelle, Maria Pallini, getta acqua sul fuoco delle polemiche interne al Movimento, ma ricorda a tutti le regole del gioco. Intanto, sul caso della Lioni Grottaminarda, preannuncia novità positive.

Il blocco dei lavori della Lioni-Grottaminarda sta creando la reazione del territorio che non condivide la scelta del governo di fermare un’opera ritenuta strategica per lo sviluppo dell’economia locale e per i collegamenti interni alla provincia. Che ne pensa? C’è la possibilità che venga confermata la gestione commissariale e si riapra il cantiere?

«Da parlamentare irpina interessata al bene delle comunità ritengo che la strada a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda vada completata in quanto è un’infrastruttura strategica per lo sviluppo delle nostre aree interne. Il Movimento 5 Stelle non è contrario a prescindere, anzi. Siamo favorevoli a quelle infrastrutture utili per i territori ed infatti nel prossimo decreto Sblocca-Cantieri, a breve in Consiglio dei Ministri, sarà inserita una norma per far ripartire subito i lavori per il completamento della Lioni-Grottaminarda».

Lo striscione esposto dai sindaci, dai sindacati e dalle rappresentane sociali durante la manifestazione di Grottaminarda per lo sblocco della SSV Lioni Grotta

In questi giorni un’altra azienda, la Novolegno di Arcella, ha annunciato la chiusura dello stabilimento. Ritiene ci siano margini di trattative con la proprietà o quantomeno possibilità di riconvertire la produzione?

«Come capogruppo in commissione Lavoro, mi sto occupando delle vertenze sul territorio e delle crisi aziendali. Appena venuta a conoscenza della chiusura della Novolegno mi sono adoperata per affrontare la questione. Sono in contatto con il vice capogabinetto del ministro Di Maio, il quale ha aperto già un istruttoria sul caso specifico. Da parte mia tutto il massimo sostegno e disponibilità verso lavoratori, sindacati e organi istituzionali locali».

Questa nuova vertenza ha riaperto la discussione sulla necessità di trovare un punto di equilibrio tra esigenze produttive e tutela dell’ambiente, anche se le ragioni della chiusura della fabbrica non sarebbero da ascrivere a tale problema. In che modo è possibile contemperare due fondamentali diritti: al lavoro e alla salute?

«Il diritto al lavoro va di pari passo con il rispetto dell’ambiente e la tutela della salute delle popolazioni. I lavoratori devono poter lavorare in condizioni di sicurezza ma anche chi abita nella Valle del Sabato deve avere le giuste rassicurazioni. Ciò significa più controlli da parte degli enti preposti e certezza dei risultati delle analisi al fine di non infondere nella cittadinanza dubbi e sospetti».

Un cartello del reddito di cittadinanza da giovedì è negli uffici postali

C’è grande attesa, intanto, per l’avvio delle procedure di richiesta del reddito di cittadinanza. Qual è attualmente la situazione?

«Il reddito di cittadinanza rappresenta una vera e propria manovra economica. Non si tratta assolutamente di assistenzialismo e finalmente l’Italia si allinea a tutti i paesi dell’Unione europea. Dal 6 marzo si potrà presentare domanda per richiederlo. Al momento il decreto è stato approvato al Senato in prima lettura e da lunedì 4 marzo inizierà il percorso in commissione Lavoro alla Camera per poi giungere in aula».

L’altra settimana sono stati convocati gli stati generali del Meet Up “Amici di Beppe Grillo”, coordinato da Tiziana Guidi, al quale lei ha deciso di partecipare. Altri parlamentari del Movimento, invece, hanno polemizzato con l’iniziativa. Pensa sia possibile una ricomposizione? (Leggi l’articolo)

«La settimana scorsa io e il mio collega Ugo Grassi abbiamo deciso di partecipare ad un incontro del meetup di Avellino al quale eravamo stati invitati tutti noi parlamentari irpini. Una semplice riunione tra attivisti e cittadini. Ho voluto esserci semplicemente perché, prima di diventare una deputata della Repubblica italiana, ero un’attivista ed è grazie ai meetup che mi trovo in Parlamento».

Bandiere del Movimento 5 Stelle a Piazza San Giovanni a Roma

Per le amministrative di Avellino si prevedono più richieste di accreditamento da parte di potenziali liste. E’ evidente che tra i Cinque Stelle irpini sono saltati gli equilibri. Cos’è che non va e come ne uscirete, soprattutto in vista della scadenza elettorale?

«Per le prossime amministrative di Avellino, nel caso in cui vengano presentate più liste sulla nostra piattaforma Rousseau nella parte dedicata ad Open Comuni si dovrebbe tenere una votazione interna. Non c’è nessuna spaccatura tra noi parlamentari, solo una sana dialettica interna come avviene ovunque. La lista che sarà scelta avrà tutto il mio supporto, senza dimenticare che deputati e senatori sono chiamati a svolgere il loro mandato a Roma senza intromettersi nelle scelte locali».


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