Sanremo magica per Ghemon. Il rapper avellinese davanti a Renga, Negrita e Patty Pravo

Nella classifica finale è 12esimo, ma si è imposto per lo stile originale, la voce suadente, la personalità prorompente nella sua gentilezza. Per Giovanni Luca Picariello si annuncia un anno di successi, dopo il battesimo del fuoco con "Rose viola"

Per Ghemon è stata davvero una notte magica, quella della finale al Festival di Sanremo. Entrato da outsider all’inizio della settimana è uscito come una rivelazione avellinese a 37 anni. Con le Rose viola ha messo in fila grandi nomi della musica italiana, da Francesco Renga ai Negrita, dalla leggenda vivente Patty Pravo (in questa edizione con Briga) a Paola Turci e Anna Tatangelo, fino a Nino D’Angelo, solo per citarne alcuni. Dodicesimo nella classifica finale, su 24 concorrenti, forse l’unico a non aver subìto la contestazione finale di un pubblico che non ha accettato di buon grado la terna selezionata per il podio: Mahmood, il vincitore, Ultimo e il Volo, giunti nell’ordine. Ma nell’edizione numero 69, forse la più politica, per l’esito che ha visto premiato un italiano con ascendenze egiziane in una fase complessa sul fronte della immigrazione, il rapper avellinese porta a caso il titolo di rivelazione e la prospettiva di un buon 2019. Davanti a lui anche Loredana Berté, Simone Cristicchi e Daniele Silvestri, che hanno fatto incetta di premi della critica, Irama, Arisa, Achille Lauro, Enrico Nigiotti e Boomdabash. L’immagine finale della kermesse sanremese dell’Ariston, da sempre riflesso dei fermenti e delle tendenze italiane, restituisce l’immagine di un Paese attraversato da contraddizioni e poca serenità. La contestazione a scena aperta all’annuncio dei tre finalisti, innescata forse dalla delusione di chi pensava fosse destinata a vincere Loredana Berté, resterà negli annali della manifestazione, come l’espressione imbarazzata dei tre conduttori, in particolare del Direttore artistico Claudio Baglioni.

Ghemon sul palcoscenico dell’Ariston

USCITO TRA GLI APPLAUSI. Giovanni Luca Picariello in arte Ghemon lascia l’impronta di un artista dalla forte personalità, una voce che ha presa sul pubblico, uno stile che non nasconde l’originalità di chi sa andare controcorrente, deciso a cantare la vita che vede scorrere davanti ai suoi occhi. Istintivo, spontaneo, anche fuori dal palco. Come nelle ore che hanno preceduto la finale, quando ha scritto della sua adrenalina, prima di tenere incollata alla Tv non solo tutta la città di Avellino ma anche l’intera provincia, schierata al fianco del suo conterraneo. Ghemon è salito sul palco del teatro Ariston di Sanremo dopo avere trascorso una notte insonne ma “sveglio come un grillo” ha twittato ieri mattina, rassicurando i suoi 46mila follower che lo hanno sostenuto durante la settimana dedicata alla Musica italiana.

Ghemon

Trentasette anni, ha calcato per la prima volta le scene del Festival da concorrente, ma vanta già una partecipazione in qualità di ospite, esattamente lo scorso anno, nel duetto con Roy Paci e Diodato. Ha già pubblicato 5 dischi, usciti fra il 2007 e il 2017 e viene annoverato nella rosa degli interpretati dell’hip hop campana dal 1995. Ghemon come il samurai giapponese del cartone animato Lupin, Goemon, da cui trae ispirazione.

IL PERCORSO. Comincia a fare rapper negli anni ’90, e dopo diverse collaborazioni con radio e gruppi musicali partenopei, si trasferisce a Roma, dove si laurea in giurisprudenza, e svolge nel contempo tanti lavori per mantenersi agli studi.

Il logo della 69esima edizione del Festival di Sanremo

La sua “Rose viola” approdata a Sanremo testimonia un innamoramento immediato e travolgente, che ha già incontrato apprezzamenti positivi nell’ambito musicale, a partire da Tiziano Ferro, in quale ha commentato positivamente sia la musica e il testo. La critica del panorama musicale lo definisce un avanguardista nel suo genere, in cui propone il superamento del trap, ma si lascia contaminare dal soul. Il suo tratto distintivo è la sfrenata passione per le scarpe, che sembra essere nota al suo pubblico che lo segue da tempo: ne possiede oltre 500 paia, ma “a Sanremo ne ho portate ‘solo’ 26” ha scritto sul suo profilo social. E poi ancora: “La mia famiglia sta vivendo questa settimana con grande gioia. Sono molto felici, quando siamo al telefono mi fanno sentire il loro supporto”.

Ghemon sul palco dell’Ariston

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