Nel 2020 programmate 7600 assunzioni in Asl e Ospedali della Campania. Medici, infermieri e specialisti colmeranno i vuoti negli organici in gran parte, ma andranno anche a sostituire chi lascerà l’incarico per raggiunti limiti di età. Il Presidente della Giunta Regionale, Vincenzo De Luca, ha annunciato in queste ore l’attuazione in aggiornamento del decreto firmato nel gennaio scorso, quando ricopriva la funzione di commissario della Sanità in Campania. Prendendo atto del fabbisogno certificato da tutte le Asl e le aziende ospedaliere attive sul territorio delle cinque province, la Regione Campania autorizza i Direttori generali a bandire i concorsi e a procedere con le assunzioni. Mercoledì scorso, inaugurando il centro per l’autismo dell’Asl Napoli 3 Sud, Vincenzo De Luca ha sottolineato la portata della svolta determinata dall’uscita della Campania dal commissariamento. “Si apre una nuova stagione, con 7600 assunzioni in Asl e Ospedali della Campania già quest’anno, con almeno 1600 precari da stabilizzare, oltre allo sblocco di oltre un miliardo di investimenti nell’edilizia sanitaria e ospedaliera”. L’operazione rappresenta il culmine del lavoro di riassetto e riorganizzazione delle strutture sanitarie e ospedaliere, svuotate da oltre dieci anni di Piano di rientro, con blocco del turn over e tagli lineari che hanno disastrato la qualità del servizio sanitario regionale. La misura annunciata dal Presidente Vincenzo De Luca rappresenta il primo atto di programmazione espansiva della Sanità campana, ora in grado di far crescere con l’efficienza e la qualità delle prestazioni i livelli essenziali di assistenza.
IN IRPINIA PROGRAMMATE 386 UNITÀ TRA ASL AVELLINO E AZIENDA SAN GIUSEPPE MOSCATI. Nel quadro più generale campano, i provincia di Avellino la Sanità irpina assumerà 386 unità tra dirigenti medici e sanitari, personale tecnico e amministrativo, entro l’anno per colmare i vuoti lasciati da 12 anni di Piano di Rientro. La cifra risulta dal fabbisogno definito dalke Direzioni generali il 20 e il 24 dicembre scorsi. Non si tratta di tutte le assunzioni ritenute necessarie e pertinenti, ma quelle consentite dai parametri di legge.
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