Moscati modello in Italia per la gestione del rischio sanitario

IL DIRETTORE GENERALE PIZZUTI: LE CERTIFICAZIONI RENDONO IL MOSCATI PUNTO DI RIFERIMENTO IN ITALIA PER GLI STANDARD. L’Azienda Ospedaliera di Avellino prima in Italia a ottenere il riconoscimento del livello 3 di conformità ai requisiti definiti dalla Luiss Business School

Per la Luiss Business School l’Azienda Moscati è modello in Italia per la gestione del rischio sanitario e gli alti standard di qualità e di sicurezza garantiti al paziente. L’Azienda ospedaliera di Avellino è ritenuta, quindi, all’avanguardia nella gestione del rischio in sanità. Ha ottenuto, nello scorso mese di dicembre, prima Azienda in Italia, il riconoscimento del livello 3 di conformità ai requisiti definiti nel “Modello Italiano per la Gestione del Rischio in Sanità MIGeRiS™”, elaborato da Luiss Business School.

Moscati modello in Italia per la gestione del rischio sanitario per la Luiss. La foto: Roma – Luiss Consegna attestati al Dg e ai primari Moscati

Due Unità operative complesse del Moscati, inoltre, hanno raggiunto il livello massimo (quarto) di recente introduzione: l’Unità operativa di Pediatria e quella di Cardiochirurgia. Attestati che si traducono in un ospedale non solo più sicuro, ma anche con alti standard qualitativi in termini di assistenza e di procedure.

IL DIRETTORE GENERALE PIZZUTI: LE CERTIFICAZIONI RENDONO IL MOSCATI PUNTO DI RIFERIMENTO IN ITALIA PER GLI STANDARD. «La nostra Azienda – spiega il Direttore generale Renato Pizzuti -, attraverso l’adesione al Modello Italiano MIGeRiS™, ha sviluppato un sistema di gestione del rischio clinico basato sull’identificazione, sulla valutazione e sul trattamento dei rischi, sia attuali che potenziali, con lo scopo primario di garantire maggiore sicurezza ai pazienti e, allo stesso tempo, di migliorare la qualità dell’assistenza e di abbattere i costi attraverso la riduzione degli eventi avversi prevenibili. Un grande lavoro dietro le quinte di adeguamento a importanti indicatori di riferimento. Il rilascio delle certificazioni, inoltre, consentirà al Moscati di essere punto di riferimento per la sperimentazione di altre procedure di ottimizzazione degli standard, come quelle inerenti alle infezioni ospedaliere e alla cosiddetta realtà avanzata in chirurgia: analisi e azioni innovative che faranno crescere ulteriormente l’offerta di buona sanità ai cittadini». Per ottenere le certificazioni, è stato necessario conformare il sistema a un insieme di specifiche organizzative, strutturali e gestionali. Il Modello, infatti, si articola in quattro livelli, con un approfondimento crescente e incrementale, in quanto ciascun livello superiore comprende, oltre ai propri requisiti, anche tutti quelli dei livelli precedenti. «Un plauso va indubbiamente fatto a tutto il personale della Cardiochirurgia e della Pediatria – aggiunge il manager – che, sotto l’attenta guida dei primari Brenno Fiorani e Antonio Vitale, ha contribuito al raggiungimento di una gestione del rischio in sanità tendente all’eccellenza, concorrendo a far salire di livello l’intera Azienda».

LA GESTIONE DEL RISCHIO IN SANITÀ MIGERIS. Prima del rilascio delle certificazioni di validità triennale l’Azienda Moscati è stata oggetto di attente verifiche da parte di un ente terzo certificatore, che, attraverso una commissione, ha svolto un’assidua attività di controllo preliminare, documentale e applicativo sulle Unità Operative e i Servizi coinvolti. Sono stati analizzati tutti gli aspetti organizzativi, da quelli trasversali, come il consenso informato, la documentazione sanitaria, le modalità di accesso, a quelli orizzontali, dalle procedure adottate nelle sale operatorie alla corretta applicazione dei protocolli interni, nonché l’aspetto che riguarda la gestione dei sinistri. Attraverso audit interni sono stati quindi definiti obiettivi, selezionati standard e indicatori di riferimento, effettuata un’analisi dello scostamento dalle attese e delle sue cause, individuate delle raccomandazioni e delle azioni di miglioramento e definito un sistema per supportare e guidare il cambiamento.


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