Provincia di Avellino affidata a Giordano. Il Consiglio di Stato ferma Buonopane

«ORA UN NUOVO VOTO», CONFERMATA LA DECADENZA DALLA CARICA DECISA IL 28 APRILE DAL TAR CAMPANIA. I giudici hanno rigettato l'istanza di sospensiva prodotta dai legali del Presidente eletto il 18 dicembre 2021. Ora la parola torna alle urne

La Provincia di Avellino è affidata a Giordano fino alla ripetizione delle elezioni, l’11 giugno. Sarà il Sindaco di Monteforte Irpino a traghettare l’Ente verso nuove elezioni parziali.

Il sindaco di Monteforte Irpino Costantino Giordano

La seconda sezione del Consiglio di Stato ha respinto l’istanza cautelare prodotta dal Presidente in carica, Rizieri Buonopane, confermando quanto stabilito dal Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania, prima sezione staccata di Salerno (n.01121/2022). Secondo quanto stabilito nella Camera di Consiglio ieri, Rizieri Buonopane per ora va considerato decaduto dalle funzioni. Ora si tratta di ripartire da una vera e propria nuova elezione. Nel frattempo, la Provincia di Avellino affidata a Costantino Giordano proseguirà il suo percorso con l’attuale consiglio solo per l’intervallo necessario.

Elezioni provinciali ad Avellino il 18 dicembre, sfida tra i sindaci di Montefalcione Angelantonio D’Agostino e di Montella Rizieri Buonopane

ORA LE NUOVE ELEZIONI. Lo scorso 28 aprile il Tar ha ordinato la ripetizione parziale del voto alla Provincia di Avellino, limitatamente alle fasce demografiche B e D (quelle da 3mila a 5mila abitanti e da 10mila a 30mila). I giudici della prima sezione hanno accolto allora in parte il ricorso presentato da Angelo Antonio D’Agostino, candidato sconfitto il 18 dicembre da Rizieri Buonopane. Materia del contendere sono le preferenze di due voti contestati, quelli di Antonio Campana di Calitri e di Mario Bianchino a Montoro, perché espressi al di fuori del seggio, a causa dei ricoveri per ragione di salute. La ripetizione del voto consentirà, hanno stabilito i giudici, di consentire a tutti di assicurare la propria preferenza in presenza, in linea con il regolamento. Si tratta di un caso unico nella breve storia delle elezioni di secondo livello, che non va incontro alle richieste dei ricorrenti. I legali di D’Agostino chiedevano l’annullamento del voto contestato con la proclamazione del nuovo presidente. Il Tar ordina la ripetizione parziale del voto alla Provincia di Avellino non interferendo nel processo democratico e lasciando al corpo elettorale le sue esclusive prerogative democratiche. L’11 giugno si voterà per superare il vulnus e certificare l’elezione del presidente.


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