UniCredit sottoscrive minibond di Basso Fedele e Figli per 4 milioni

L’operazione rientra nell’ambito del “Bond Food Mezzogiorno” ed è finalizzata a sostenere gli investimenti per il potenziamento della presenza commerciale estera. Nativa ha affiancato Basso Fedele e Figli come Sustainability Advisor nell'operazione, ai fini della definizione degli obiettivi ESG

UniCredit sottoscrive minibond di Basso Fedele e Figli per 4 milioni. L’operazione rientra nell’ambito del ‘Bond Food Mezzogiorno’ ed è finalizzata a sostenere gli investimenti per il potenziamento della presenza commerciale estera. Nativa ha affiancato Basso Fedele e Figli come Sustainability Advisor nell’operazione, ai fini della definizione degli obiettivi ESG. Lo annunciano UniCredit e Basso Fedele & Figli srl con due note.

Sabino e Fabrizio Basso, padre e figlio: due generazioni che proseguono l’impegno famigliare con la Olio Basso Fedele e Figli

PRESTITO OBBLIGAZIONARIO SETTENNALE MIRATO A SOSTENERE L’ESPANSIONE DELLA RETE COMMERCIALE ESTERA . Il prestito obbligazionario da 4 milioni di euro è garantito parzialmente da SACE. Basso Fedele e Figli è una storica azienda irpina che opera dal 1904 nel settore degli oli alimentari, con una linea dedicata all’extravergine 100% italiano e DOP. Il minibond, a tasso variabile e di durata pari a 7 anni, è finalizzato a sostenere gli investimenti previsti dall’azienda per il potenziamento della presenza commerciale estera e consentirà a Basso Fedele e Figli di realizzare importanti obiettivi di miglioramento della sostenibilità aziendale in tutta filiera produttiva.

«CRESCITA SOSTENIBILE», GLI OBIETTIVI. Con l’emissione del prestito obbligazionario Basso Fedele e Figli, grazie al supporto di Nativa in qualità di Sustainability Advisor, si è infatti data obiettivi in chiave ESG significativi e ambiziosi che prevedono l’impegno ad aumentare la percentuale di plastica e di vetro di origine riciclata acquistati per l’imbottigliamento dei prodotti a marchio Olio Basso, raggiungendo entro il 2024 il 35% di plastica riciclata e il 40% di vetro riciclato per il packaging primario. L’azienda si è inoltre impegnata a raggiungere una quota di approvvigionamento di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili pari al 100% del proprio fabbisogno, anche mediante autogenerazione di energia, oltre all’acquisto di almeno il 50% dei volumi di olio da fornitori sottoposti alle più avanzate verifiche del rispetto di requisiti di tipo etico.

Unicredit Tower

PREMIALITÀ DI UNICREDIT STABILITA AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI. UniCredit sottoscrive minibond di Basso Fedele e Figli incentivando il raggiungimento degli obiettivi prefissati. A Basso Fedele e Figli verrà riconosciuta da UniCredit una premialità nella forma di una riduzione del tasso cedolare al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati al momento dell’emissione del prestito obbligazionario. L’operazione rientra nel “Bond Food Mezzogiorno”, il primo programma di emissione di minibond lanciato da UniCredit per finanziare i piani di sviluppo di medio-lungo termine legati alla crescita sostenibile e internazionale delle imprese del Mezzogiorno appartenenti al settore agroalimentare.

IL MANAGER FABRIZIO BASSO: «PER NOI UNA DOPPIA SFIDA SULLA SCENA INTERNAZIONALE». Per la Basso Fedele e Figli Srl interviene il giovane manager Fabrizio Basso. «Siamo soddisfatti per l’emissione del minibond sostenibile» e per «questa nuova frontiera ci stimola» che «ci stimola a migliorare», costituendo «per noi un’opportunità importante di crescita. Ci aiuterà ad implementare procedure volte a rendere le nostre operazioni ancora più sostenibili ed a rivolgere ancora più energie all’internazionalizzazione». Basso conclude sottolineando che «abbiamo sempre puntato strategicamente sui mercati Esteri e miriamo a rafforzare le nostre posizioni e ad aprire nuove interessanti opportunità».

ANNALISA ARENI PER UNICREDIT ITALIA: «SOSTENIAMO I PROGETTI DI UNA IMPORTANTE REALTÀ CAMPANA SUI MERCATI ESTERI IN OTTICA ESG». Annalisa Areni, Responsabile per il Sud di UniCredit Italia spiega la scelta del suo Gruppo. «Con questa operazione sosteniamo i progetti di investimento di una importante realtà della Campania, che ha intrapreso un preciso programma di sviluppo basato su strategie di crescita sui mercati esteri e in ottica ESG, oltre che sull’offerta di un prodotto a marchio proprio con standard qualitativi elevati, nel rispetto di una filiera certificata, attingendo ad un mercato di approvvigionamento italiano». Mario Melillo, Responsabile Mid Corporate Centro Sud di SACE, sottolinea che «l’attenzione al territorio e alla crescita sui mercati esteri delle filiere strategiche del Made in Italy sono parte del nostro DNA e questa operazione lo testimonia». Nel merito, «il nostro intervento permetterà a un’eccellenza del Mezzogiorno come la Basso Fedele e Figli di raggiungere obiettivi ambiziosi nel suo piano di sviluppo sostenibile rendendo il suo business più competitivo in Italia e nel mondo».

Sulla tavola di Don Matteo l’olio Basso, «brand nella fiction di Raiuno»

BASSO FEDELE E FIGLI SRL: IL PROFILO. UniCredit sottoscrive minibond di Basso Fedele e Figli valutando la storia dell’azienda irpina, di proprietà della famiglia Basso. Opera da cinque generazioni nella produzione e nel confezionamento di olio extra vergine di oliva, olio di oliva, olio di sansa ed olio di semi di elevata qualità, con particolare attenzione nel selezionare pregiati oli Extravergini e DOP del Sud Italia. Da piccola fabbrica a conduzione familiare, nel corso degli anni ha conosciuto una crescita costante che l’ha portata a superare gli 84 milioni di euro di fatturato, trainato in particolare dall’export: l’azienda, infatti, esporta i suoi prodotti in 90 Paesi nel mondo, dagli Usa al Canada, fino al Giappone, all’Australia ed al Sud Africa, con oltre l’85% del fatturato che è rappresentato dalle vendite sui mercati internazionali. Basso Fedele e Figli negli ultimi tempi ha inoltre avviato un imponente e ambizioso progetto di ampliamento e ammodernamento del sito produttivo di San Michele di Serino, che si estende su una superficie di 18.000 m2, oltre a prevedere la realizzazione di un nuovo impianto industriale in Cesinali, orientati alla ottimizzazione della produzione, finalizzata alla riduzione dell’impatto ambientale e all’implementazione di nuove tecnologie in ottica Industria 4.0. L’azienda impiega complessivamente oltre 54 dipendenti.


LEGGI ANCHE:

Biogem entra nel CanServ, network per la ricerca oncologica europea

Feudi di San Gregorio e BWine School: via ai corsi Wset

Positivi al coronavirus in Irpinia 494 casi: l’elenco. In Campania: 16.380 con 38 morti

 

 

 

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI