Caos all’Ato Rifiuti di Avellino, si dimettono dal Cda in 3

Salta il rinnovo del consiglio e due dei componenti aspiranti alla presidenza protocollano le dimissioni insieme al rappresentante del Comune di Avellino: «Ente d'ambito ormai ingovernabile»

Le ultime elezioni amministrative hanno generato il caos all’Ato Rifiuti di Avellino, dove in queste ore si sono dimessi Michele Buonfiglio, Giuseppe Giacobbe e Giovanni D’Ercole. Attraverso una nota, Buonfiglio ha motivato la scelta con l’esigenza di favorire il rinnovo dei vertici, per lui un imperativo alla luce dei risultati elettorali di ottobre. La sua decisione arriva dopo il mancato raggiungimento del quorum necessario a rinnovare l’organismo. Buonfiglio è uno dei quattro candidati alla successione di Valentino Tropeano, sindaco non rieletto a Montefredane. Gli altri tre dichiaratisi disponibili sono Fabio Della Marra Scarpone, Giovanni D’Ercole e Costantino Giordano. 

Ato Rifiuti. La sede dell’ente d’ambito di Avellino nel complesso della Regione Campania sulla Collina dei Liguorini

«La gestione dell’Ato rifiuti è sempre stata unitaria, condizione, questa, che è venuta meno con la riduzione del numero dei consiglieri di amministrazione e con la esigenza di eleggere un nuovo presidente», afferma Buonfiglio. «Non ci sono più le condizioni per tenere in vita un Consiglio di amministrazione di fatto paralizzato dal venir meno dell’equilibrio tra le forze politiche che ha fin qui consentito l’amministrazione dell’Ente». Per il dimissionario consigliere d’amministrazione «in seguito alle elezioni amministrative dello scorso mese di novembre il consiglio di amministrazione dell’Ente si è ridotto da 12 a 8 membri. Tra i componenti decaduti c’era anche il Presidente. Il fatto che in quattro si siano candidati alla sua successione ha di fatto determinato la ingovernabilità dell’Ente e ha fatto maturare in alcuni di noi la necessità di rassegnare le dimissioni». Pertanto, «considero concluso il mandato di questo Consiglio di amministrazione e ritengo necessario ridare la parola ai sindaci affinché ne eleggano uno nuovo». Il caos all’Ato Rifiuti di Avellino appare comunque destinato ad essere superato dopo la elezione del nuovo presidente della Provincia di Avellino, in precedenza autorità alla guida del ciclo integrato dei rifiuti e, tuttora, azionista totalitario della società Irpiniambiente, fornitore di servizi per i Comuni e gestore in Irpinia anche degli impianti.


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