Alto Calore e acqua pubblica, i Comitati campani ad Avellino

Lunedì 18 ottobre dalle ore 17 nella sala Lioni ex Carcere Borbonico ingresso di via Dalmazia si terrà un incontro con la partecipazione di padre Alex Zanotelli. Obiettivo: definire una piattaforma unitaria da sottoporre a politica e cittadini

L’Alto Calore e l’acqua pubblica sono i temi al centro del forum promosso dai Comitati campani ad Avellino lunedì 18 ottobre, con inizio alle ore 17.00, nella sala Lioni ex Carcere Borbonico ingresso di via Dalmazia. All’incontro prenderà parte padre Alex Zanotelli, che si confronterà con i rappresentanti dei comitati campani per l’acqua pubblica.

La sede dell’Alto Calore Servizi in corso Europa ad Avellino. Il particolare degli uffici di presidenza

«L’incontro è organizzato in occasione della Carovana dell’Acqua voluta dal Forum Italiano per l’Acqua», si legge in una nota. «Quale destino per l’Alto Calore e la gestione idrica in Irpinia e Sannio? Tra rischio di privatizzazione e PNRR», è il titolo del dibattito. Si discuteranno le prospettive dell’Alto Calore destinatario di una richiesta di fallimento e si valuterà l’acqua pubblica come sfida a dieci anni dal referendum che ha bocciato la privatizzazione.

GLI SCENARI OLTRE L’ALTO CALORE: NO AL PRIVATO. Per il Coordinamento Campano acqua pubblica «il futuro di Alto Calore Servizi dipende dalla volontà politica. Se si vorrà veramente, si  fonderà un’azienda speciale consortile così come indicato dal referendum», ha scritto recentemente la sezione provinciale, commentando il possibile fallimento della società partecipata interamente dai Comuni, l’Alto Calore Servizi spa.

LA SCELTA SUL FUTURO È NELLE MANI DELLA POLITICA LOCALE. Per il Coordinamento ora occorre assumere decisioni responsabili. «Sia che ACS fallisca o meno, il suo destino dipende dai politici locali che dovranno scegliere se privatizzare disobbedendo alla volontà di 27 milioni di elettori, o se intendono seguire la legge e creare quindi un’azienda speciale consortile. Purtroppo tanti qui in Irpinia, che dicono di voler rispettare il referendum, invece hanno lavorato per la privatizzazione. Chiediamo che comunque vadano le cose, si realizzi un’azienda speciale consortile che è l’unica che ci assicura che la gestione dell’acqua sia pubblica», si legge in una nita diffusa dal Coordinamento nelle settimane scorse. «Oggi più di ieri è importante riaffermare il valore universale dell’acqua come bene comune e la necessità di una sua gestione pubblica e partecipativa come argine alla messa sul mercato dei nostri territori e delle nostre vite, contrastare il rilancio dei processi di privatizzazione attuato mediante il PNRR e le riforme che lo accompagneranno». Dal convegno di lunedì arriveranno indicazioni precise su una piattaforma dei Comitati dell’acqua da sottoporre alla politica e ai cittadini.


L’Alto Calore e l’acqua pubblica, forum dei Comitati campani ad Avellino. La locandina

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