Concerto dell’Epifania per l’Italia a Napoli il 5 gennaio

IN ONDA SU RAIUNO. Il Covid-19 non ferma il tradizionale appuntamento: la 26.ma edizione verrà registrata a “porte chiuse” nel magnifico scenario del Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova per un sinfonico abbraccio partenopeo all’Italia che resiste

Quest’anno sarà realizzato per Raiuno il Concerto dell’Epifania per l’Italia a Napoli il 5 gennaio 2021. La Befana giungerà nelle case degli italiani accompagnata dalle note del tradizionale Concerto partenopeo dell’Epifania. Infatti, il 5 gennaio 2021, dalle ore 23:35, RAIUNO trasmetterà da Napoli la 26.ma edizione del Concerto dell’Epifania, che ritorna nel suggestivo scenario del Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova, come già accaduto nelle precedenti edizioni dal 2003 al 2005. La manifestazione è associata alla consegna dei premi Nativity in the World 2021.

Concerto dell’Epifania per l’Italia a Napoli il 5 gennaio 2021 con Rai1. Nella foto: un momento dell’edizione 2005 a Santa Maria La Nova

L’EVENTO IN ONDA IL 5 GENNAIO SAR à REGISTRATO IL 29 E 30 DICEMBRE SENZA PUBBLICO. Nel pieno rispetto dei protocolli sanitari previsti per contrastare la diffusione del Covid-19, la 26.ma edizione del Concerto dell’Epifania sarà registrata nei giorni 29 e 30 dicembre senza la presenza di pubblico. Sarà “Abbracciami” il tema scelto in questa occasione per il tradizionale appuntamento culturale e musicale ideato e promosso dall’Associazione Oltre il Chiostro onlus, presieduta da Giuseppe Reale – autore dello spettacolo – e prodotta per RAI CULTURA dalla Melos International di Dante Mariti, insieme all’Associazione Musica dal Mondo, che cura l’intera organizzazione dell’evento. La direzione artistica è affidata a Francesco Sorrentino. La regia televisiva sarà firmata da Barbara Napolitano del Centro Produzione Rai di Napoli ed a condurre sarà Arianna Ciampoli.

IL PROGRAMMA DEL CONCERTO. Nello splendore artistico della location, la scenografia di questa edizione sarà impreziosita da un’opera di Luigi Grossi, tra i più prolifici artisti della Napoli contemporanea, pensata per l’occasione e dal titolo Vita incandescente. «In un tempo sospeso come quello che stiamo vivendo a causa di questa emergenza sanitaria, nel quale ogni contatto fisico è sotto osservazione, l’abitudine ad essere toccati, accarezzati, baciati anche semplicemente come gesto d’affetto e di amicizia, è diventata ormai impraticabile», afferma Giuseppe Reale. «Queste motivazioni hanno orientato la scelta del tema della 26.ma edizione, affinché da Napoli, sulle note del tradizionale Concerto dell’Epifania, possa partire un grande abbraccio simbolico, che avvolga tutte i popoli del mondo nel nome dell’arte e della cultura. La forza di un progetto culturale ed educativo come quello che portiamo avanti, ininterrottamente, da ventisei anni, è emersa in tutto il suo vigore ed è stata tale da consentire a noi organizzatori, sempre nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, di superare le tante difficoltà che questa pandemia ci sta imponendo. Il ritorno nel Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova sarà un’importante occasione per promuovere le bellezze storiche ed artistiche di una città unica al mondo come Napoli», conclude Reale. «Per venticinque anni il nostro motto è stato ‘migliorare sempre’; quest’anno è stato ‘resistere al Covid’: è stata dura e lo è tuttora, ma, nonostante le infinite difficoltà operative e logistiche dettate dalla contingenza sanitaria, stiamo allestendo un parterre di grande respiro», sostiene il Direttore Artistico Francesco Sorrentino. «Accompagnare la Befana nelle case degli italiani e far partire da Napoli un abbraccio simbolico che avvolga tutto il mondo in questo difficile momento, deve essere motivo di orgoglio per quanti, insieme a me, profondono il massimo sforzo per la riuscita di una iniziativa sempre molto attesa. Quella che proporremo, dunque, sarà una vera e propria contaminazione di generi, affinché attraverso la musica, l’arte e la cultura si possa diffondere e amplificare un messaggio di fiducia e di speranza».


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