Ristori per il Covid ad Ariano, Cervinaro: risarcire tutti

La capogruppo del Pd in consiglio comunale interviene mentre la maggioranza si confronta sulla definizione dei criteri di spesa del fondo da 778mila euro. "Tutta la popolazione ha avuto danni morali ed economici: sì ad un intervento inclusivo". Tra le proposte, rafforzare le reti digitali

I ristori per il Covid ad Ariano dovranno arrivare a tutti i cittadini, alla intera comunità. Lo spiega la capogruppo del Pd in consiglio comunale, Laura Cervinaro. I Comuni classificati “Zona Rossa” dall’inizio della pandemia attendono il trasferimento del fondo assegnato dal Decreto Ristori, ora in arrivo. In provincia di Avellino, il decreto riguarda il Comune di Ariano Irpino con un fondo da 778mila euro e, il Comune di Lauro con un fondo da 121mila euro, così come ha annunciato il deputato 5Stelle Generoso Maraia con una diretta social. Sul Tricolle la maggioranza comunale attende l’ufficialità dell’assegnazione, ma nel frattempo lavora alla definizione dei criteri per l’utilizzo dei fondi destinati si ristori per il Covid ad Ariano.

laura Cervinaro capogruppo Pd in consiglio comunale ad Ariano Irpino

La capogruppo del Partito Democratico Laura Cervinaro annuncia la volontà della giunta presieduta dal Sindaco Franza di coinvolgere l’intero consiglio comunale nelka determinazione dei criteri. “La classificazione di Zona Rossa ad Ariano ha comportato dei danni morali e materiali senza precedenti: per questo siamo determinati a concertare al meglio l’utilizzo di questo ristoro e a consentire che tutto il tessuto sociale ne possa beneficiare” ha spiegato. Il confronto all’interno della maggioranza riguarda proprio il metodo di individuazione dei criteri, che dovrebbero essere speculari a quelli individuati dal Piano di Zona Sociale, ma non sovrapponibili. L’obiettivo è individuare una strategia che possa includere non solo le acclarate sacche di povertà, ma consentire a tutti di beneficiare del fondo. “È importante risarcire tutti i cittadini di Ariano Irpino” continua. “Mentre le associazioni di volontariato e il Piano di Zona hanno una fascia di popolazione di riferimento per la distribuzione di aiuti e pacchi alimentari, nel nostro caso vorremmo definire un beneficio di pubblica utilità che possa avvantaggiare tutti. Noi come comunità abbiamo subito un danno di immagine che non potrà essere recuperato facilmente. Non riscontriamo soltanto una perdita economica, ma un danno psicologico e sociale che va oltre il danno in termini di vendita e di commercio” argomenta la capogruppo. “Per questa ragione è necessario impiegare questi fondi in maniera produttiva per garantire a tutti dei benefici. Non sarà una operazione facile, e per questo stiamo lavorando alla definizione dei criteri. Commercianti, professionisti, artigiani, piccoli esercenti e tutti quelli che hanno avuto disagio dal Covid. Questi aiuti dovranno servire anche a chi non aveva chiesto niente nella prima ondata. La verità è che la Zona Rossa è stata deleteria per tutti a livello umano”. La prima proposta avanzata da Laura Cervinaro per impegnare i fondi destinati alla Zona Rossa è quella di dotare della rete digitale tutte le zone della città che risultano scoperte. “Investire sulla rete significa spalmare servizi ed economia su tutto il territorio, ma non escludo altre iniziative e proposte che potrebbero emergere nei prossimi giorni, tali da concertare anche la definizione dei criteri per la spesa” conclude.


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