Presidio ospedaliero di Ariano, il Consiglio comunale: riaprire i reparti non covid

L'assemblea cittadina si riunisce in seduta monotematica nel pomeriggio di oggi, mercoledì 4 novembre, alle 17 in diretta streaming. Obiettivo: un documento di indirizzo in difesa del Dea di I livello. In mattinata la nota dell'Asl: 37 ricoverati, restano 15 posti dei 33 nuovi

Ingresso esterno all'Area Covid del Presidio Ospedaliero Sant'Ottone Frangipane di Ariano Irpino

Il consiglio chiede garanzie sul futuro del Presidio ospedaliero di Ariano. Il Vicesindaco Carmine Grasso anticipa le richieste che saranno presentate al direttore generale dell’Asl di Avellino Maria Morgante e al direttore sanitario dell’ospedale Frangipane Angelo Frieri. L’assise presieduta dal sindaco Enrico Franza è stata convocata su piattaforma digitale per questo pomeriggio alle 17.00. Il consiglio comunale monotematico ad Ariano arriva a pochi giorni dalla prima seduta pubblica ed è stato fortemente voluto da tutti i gruppi consiliari già durante l’insediamento. “La Asl ha stabilito che dei 58 posti letto Covid assegnati dalla Regione Campania, ben 52 sono toccati al Frangipane di Ariano Irpino, fra ricoveri e posti letto di terapia intensiva e subintensiva, e 6 al Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi per la terapia intensiva”, premette Grasso.

Carmine Grasso, Vicesindaco di Ariano Irpino

“La posizione dell’amministrazione è chiara: 33 posti letto del nuovo reparto appena inaugurato sono sufficienti a gestire la pandemia, quindi chiediamo che tutte le ordinarie attività ospedaliere vengano ripristinate per consentire le cure di tutte le patologie che il Frangipane ha sempre garantito”. In attesa di rendere funzionale e operativo il reparto Covid nella struttura che è stata completamente riqualificata e dotata di tecnologie d’avanguadia utili a fronteggiare il Covid, circa 12 pazienti Covd restano ricoverati nel reparto di medicina generale e 6 in terapia intensiva. «L’amministrazione comunale chiede di rendere operativo il reparto e garantire l’utenza per la cura di patologie altrettanto importanti che non possono essere trascurate», continua il vice sindaco.

Il presidio ospedaliero dell’Asl “Sant’Ottone Frangipane” di Ariano

«Non possiamo accettare ricoveri programmati, ma acuti e sub acuti, pertanto chiederemo il funzionamento degli ambulatori – che la Regione ha sospeso – in quanto le attività ambulatoriali nei distretti sanitari non coprono tutte le specialità e le esigenze dei cittadini. Ad esempio penso ai pazienti oncologici che hanno bisogno della chemioterapia ed altri», argomenta. Altro nodo da sottoporre alla manager di Via degli Imbimbo sarà il potenziamento della medicina territoriale. Una questione che chiama in causa la necessità di un maggiore coordinamento con i medici di base e la dotazione di un ‘registro per le sostituzioni’ come ha suggerito Carmine Grasso. «Il medico di base deve poter affrontare per primo la situazione del paziente, ma spesso accade che non può dare risposte, così si interpella il 118 o il pronto soccorso, facendo saltare un anello determinante che funge da filtro per gli ospedali». Per questo, prosegue, «l’Asl dovrebbe sforzarsi di attuare un correttivo, un registro aggiornato dei medici disponibili per le sostituzioni o per potenziare alcune zone. Intanto dovrebbero essere dotati dei dispositivi necessari». Le Usca- Unità speciali di cure assistenziali- che hanno lavorato duramente durante la scorsa primavera hanno infatti seguito i pazienti positivi a domicilio, superando la medicina di base.

Presidio ospedaliero dell’Asl, interno

«Le Usca non dovrebbero fare i tamponi: le modalità in drive in che sono state attivate in diverse zone della provincia si sono rivelate risolutive per il Dipartimento di Epidemiologia ma anche per tracciare i pazienti. Quindi propongo di prevedere una struttura gestita da infermieri e altro personale non medico per il prelievo dei tamponi, come accade negli ospedali, per liberare medici e farli lavorare nei reparti ospedalieri, dove servono». Grasso prende in considerazione la grave mancanza di personale medico acclarato con la pandemia ma suggerisce una ottimizzazione delle risorse- uomini e mezzi- per gestire al meglio una condizione che si protrarrà ancora per diversi mesi. «Una buona organizzazione può sopperire la mancanza dei medici e diventare un modello per altri territori. La provincia di Avellino ha pochi mezzi è vero, ed è scarsamente popolata, ma può ottenere risposte soddisfacenti», conclude.

Ingresso esterno all’Area Covid del Presidio Ospedaliero Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino

AREA COVID E MEDICINA RICONVERTITA COVID AD ARIANO: 37 RICOVERATI DI CUI 7 IN TERAPIA INTENSIVA. In mattinata l’Asl di Avellino ha diffuso le cifre sulla situazione nell’ospedale aggiornata ad oggi, 4 novembre. Ad Ariano risultano ricoverati: 7 pazienti in Terapia Intensiva; 12 pazienti in Medicina Covid; 18 pazienti in Area Covid, di cui 16 in Medicina e 2 in Sub Intensiva. L’Area Covid è diventata operativa solo lunedì. Dispone di 33 posti letto, che si aggiungono ai 7 posti di Terapia Intensiva già attivati e ai 12 garantiti dalla ricoversione del reparto di Medicina Interna. Ad oggi ad Ariano restano disponibili 15 posti complessivi.


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