Comuni delle Aree Interne, fondi alle piccole imprese. Borghi: decreto da 210 mln

SOSTENERE L'ECONOMIA DEI COMUNI MARGINALI (FINO A 5MILA ABITANTI). Il componente della presidenza Pd a Montecitorio è il primo firmatario dell'emendamento che ha introdotto il fondo in legge di bilancio. In Campania riguarda 338 centri urbani

Ai “Comuni marginali”, cioé fino a 5mila abitanti, un fondo da 210 milioni destinato a sostenere le imprese nei Comuni delle Aree Interne. Lo ha annunciato il primo firmatario della norma, il deputato Enrico Borghi. Il Governo ha varato il decreto per i “Comuni marginali”, che ripartisce tra 210 milioni di euro per il sostegno alle attività produttive dei territori. Sono in tutto 3.101 i Comuni beneficiari, per un totale di 4.171.667 abitanti coinvolti. Una misura rivolta a tutti i comuni fino a 5mila abitanti, 338 in Campania.

Enrico Borghi

«SOSTEGNO ALLE AZIENDE CHE LAVORANO». Gli Enti Locali potranno utilizzare il contributo per sostenere economicamente piccole e medie imprese del proprio territorio, attraverso contributi a fondo perduto per spese di gestione, sostegni alla ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento, innovazione e contributi a fondo perduto per acquisto di macchinari, impianti, arredi, attrezzature, opere murarie e impiantistiche. Una occasione senza precedenti soprattutto per la provincia di Avellino, dove i Comuni – come in tutto il resto d’Italia – attendono un trasferimento di 670 mila euro circa per gli interventi destinati alle piccole e medie imprese. Il fondo andrà a rafforzare gli interventi della Strategia Nazionale per le Aree Interne, ma includerà tutti i piccoli comuni considerati “marginali”. Ogni comune avrà poi l’onere di mettere a bando le risorse e spalmare la somma fra le attività censite. Una importante boccata d’ossigeno per i piccoli e grandi imprenditori che potranno attingere dalle casse comunali, per rilanciare le attività e incrementare l’occupazione.

La sala del Consiglio dei Ministri a Roma, all’interno di Palazzo Chigi

LA NORMA. PRIMO INTERVENTO IN ATTESA DEL RECOVERY FUND. La legge si ascrive al Partito Democratico e al deputato Enrico Borghi della presidenza Pd a Montecitorio, primo firmatario dell’emendamento che ha introdotto il fondo in legge di bilancio, sottolinea l’interessato. Come ha già dichiarato alla stampa nazionale, Borghi sottolinea l’impegno a favore delle aree interne e meno popolate, che «soprattutto a causa della pandemia hanno mostrato maggiore difficoltà nella tenuta socio economica delle già fragili economie di scala». Il sostegno in arrivo agli oltre 3mila piccoli e piccolissimi comuni italiani è «una misura orientata a garantire la sopravvivenza di quella Italia che rischia di scomparire dalle mappe geografiche e di esasperare l’ingrossamento delle città metropolitane». Lo stanziamento di 210 milioni di euro «è già stato salutato come il maggiore impegno statale in favore delle piccole e medie imprese delle aree interne e montane che sia mai stato registrato dalla storia», sottolinea. Il fondo sarà messo a disposizione dei Comuni, per solleticare l’economia locale, e per consentire alle imprese di beneficiare di un sostegno, tale da potersi rilanciare e recuperare- a seguito della pandemia- una quota di mercato. Le disuguaglianze inoltre, già rilevate per le aree marginali e a bassa densità di popolazione, attendono di essere sanate con il lavoro delle prossime settimane atteso sull’impiego delle risorse del Recovery Fund. Riequilibrio territoriale e connessione infrastrutturale del Paese saranno infatti i binari su cui correranno gli indirizzi politici.

UNO STRUMENTO CHE SI AGGIUNGE ALLA STRATEGIA PER LE AREE INTERNE. La strategia messa in campo dal partito Democratico inoltre, incrocia le politiche attuate dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne e dal comitato nazionale guidato da Francesco Monaco, ma anche il Piano per il Sud annunciato dal Ministro Provenzano. Misure speculari e parallele, che consentiranno di intervenire sull’indebolimento del tessuto economico e produttivo messo a dura prova dalla pandemia, ma anche di dare nuova linfa a quanti con fatica trascinano la resistenza. Il tiepido incremento di visitatori registrato a partire da questa estate infatti, potrebbe spianare la strada ad una nuova vitalità dei piccoli Comuni e delle aree marginali, che oggi incarnano la migliore qualità della vita.


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