Acqua pubblica e Recovery Fund, Ciarcia: priorità per l’Irpinia

Il candidato al consiglio regionale della Campania nella lista del PD ha inviato al Comitato «Acqua bene comune – aspettando Godot» un documento con cui ribadisce l’impegno per il consolidamento della gestione idrica pubblica

Acqua pubblica e Recovery Fund sono le priorità assolute indicate da Michelangelo Ciarcia nel suo programma elettorale. Ieri sera il candidato al consiglio regionale della Campania nella lista del PD ha inviato al Comitato «Acqua bene comune – aspettando Godot» un documento con cui ribadisce l’impegno per il consolidamento della gestione idrica pubblica, chiarendo punto per punto la propria posizione su Recovery Fund e rinegoziazione delle quote idriche. Il Comitato aveva sottoposto a tutte le liste un proprio documento, chiedendo l’adesione al principio della gestione idrica pubblica. Il candidato al consiglio regionale della Campania nella lista del PD terrà una conferenza stampa stamattina per illustrare i contenuti della sua piattaforma politica e programmatica, parlando anche di questo impegno, si legge in una nota. «L’incontro con i giornalisti avverrà ad Avellino, alle ore 10,30, presso la sede del Coordinamento provinciale del Partito Democratico, in via Tagliamento, 32», si fa sapere con il comunicato. Di seguito gli impegni assunti in materia idrica da Michelangelo Ciarcia.

Acqua pubblica e Recovery Fund, Ciarcia: impegni inderogabili. Nella foto: Michelangelo Ciarcia alla Convention PD di Atripalda con gli altri candidati e il commissario Aldo Cennamo

Acqua pubblica, un impegno inderogabile

di Michelangelo Ciarcia | Candidato al consiglio regionale ad Avellino nella lista PD

Michelangelo Ciarcia, presidente dell’Alto Calore Servizi spa, in audizione parlamentare sulla gestione idrica

La gestione pubblica del servizio idrico è un punto fermo del programma politico che ho presentato con la mia candidatura al Consiglio Regionale della Campania. Non si tratta di una mera enunciazione, essendomi speso direttamente per tale obiettivo quale Amministratore Unico dell’Alto Calore Servizi Spa, la società interamente partecipata da enti pubblici oggi gestore idrico pubblico pro tempore. Assumendone la responsabilità nel momento più critico della sua lunga storia consortile e poi aziendale, mi sono battuto con l’Azionista pubblico, i Comuni, per evitarne il fallimento, che avrebbe avuto come inevitabile conseguenza l’ingresso dei privati nel ciclo integrato delle acque all’interno del Distretto Calore Irpino.

Le sorgenti Pollentina del Calore a Cassano Irpino

In caso di elezione, nelle vesti di Legislatore regionale difenderò per consolidare questo principio, lavorando nel Consiglio e di concerto con il Governo della Campania al rafforzamento della gestione idrica pubblica nei limiti stabiliti dalle leggi nazionali e comunitarie e dei regolamenti esistenti. La salvaguardia del bacino idrico irpino, la tutela e la valorizzazione del patrimonio sorgentizio e fluviale disponibile, rappresentano il presupposto di questo impegno, che rinnovo ogni giorno in tutte le sedi. Ringraziando il Comitato «Acqua bene comune – aspettando Godot» per l’iniziativa, accolgo con favore l’appello rivolto per l’Acqua Pubblica, ribadendo gli impegni assunti pubblicamente.

Le acque del Sele scorrono verso la Puglia dalle sorgenti Sanità di Caposele

Contribuirò nell’ambito delle mie funzioni certamente, come ho già dichiarato, a garantire il reperimento e la programmazione delle coperture per investimenti diretti al rifacimento, all’ammodernamento anche tecnologico, al riassetto delle reti idriche e degli impianti, con l’obiettivo di abbattere progressivamente la dispersione fino ad azzerarla, favorendo il risparmio e l’efficientamento energetico della infrastruttura idrica in provincia di Avellino e nel Distretto irpino sannita dell’Ambito distrettuale Calore Irpino. Sarò impegnato se eletto Consigliere Regionale – da Amministratore Unico dell’Alto Calore Servizi lo sono già ai tavoli interregionali e ministeriali convocati e già annunciati – per la rinegoziazione dei trasferimenti idrici tra l’Irpinia e altri territori interni ed esterni alla Campania, per la perequazione tariffaria, per il ristoro a vantaggio dell’Irpinia e dei Comuni sedi di sorgenti, ma soprattutto per la fissazione di regole e la definizione di un sistema di controlli a tutela e difesa del deflusso minimo vitale, a difesa dei fiumi. Continuerò anche nella Assemblea legislativa regionale a sostenere la gestione idrica pubblica come condizione necessaria e indispensabile del ciclo idrico integrato nel Distretto Calore Irpino, escludendo per quanto di mia facoltà e competenza ogni altra soluzione alternativa.

La sede dell’Alto Calore Servizi in corso Europa ad Avellino. Il particolare degli uffici di presidenza

Quanto al superamento delle aziende a partecipazione interamente pubblica da sostituirsi con enti di diritto pubblico, ritengo l’obiettivo ammissibile in un quadro di agibilità normativa e di consenso diffuso al momento non dati. Cionondimeno considero fondamentale la partecipazione attiva degli enti locali nel capitale sociale dei gestori. Al di là della forma e delle formule, oltre ogni contingenza, ritengo inderogabile costruire condizioni di stabilità per la gestione idrica pubblica, tali da non pregiudicarne in un prossimo futuro la continuità.


LEGGI ANCHE:

Aree Interne irpine e campane, Ciarcia: battaglia sul Recovery Fund

Acqua pubblica in Irpinia, il Comitato chiede l’impegno ai candidati. Oggi l’assemblea

Positivi al coronavirus in Irpinia 9 in 48 ore: 4 oggi. In Campania 195 e 3 morti. Vaccino anglo italiano, prime dosi entro dicembre

ARTICOLI CORRELATI