Aree Interne irpine e campane, Ciarcia: battaglia sul Recovery Fund

Il candidato al consiglio regionale nella lista di Avellino del Pd è intervenuto a Taurasi e a Torre Le Nocelle nel dibattito sulla programmazione dei fondi straordinari per il rilancio economico dopo il Covid-19: «Faremo sentire la nostra voce a Roma»

Il candidato Pd alle regionali Michelangelo Ciarcia annuncia battaglia per dare spazio alle Aree Interne irpine e campane nella programmazione dei fondi straordinari per il rilancio economico dopo il Covid-19. «Piccoli Comuni, Aree Interne appenniniche e montane possono essere protagonisti nel Piano Nazionale di investimenti per lo sviluppo collegato al Recovery Fund. C’è un confronto serrato in corso nel Paese, nel quale l’Irpinia e la Campania dovranno far sentire la propria voce con forza e determinazione. È ciò che intendo fare in Consiglio Regionale».

Michelangelo Ciarcia

Lo ha fatto incontrando amministratori locali e cittadini in due incontri ieri a Taurasi e a Torre Le Nocelle. «A breve è attesa all’esame del Parlamento la sintesi che la Conferenza interministeriale per gli Affari europei sta elaborando, sulla base dei contatti in corso con le rappresentanze istituzionali anche in forma aggregata. L’Irpinia ha una straordinaria opportunità per finanziare programmi di ammodernamento dei piccoli Comuni, nel contesto più ampio delle nostre valli e delle nostre montagne», ha spiegato il candidato del Pd. «Digitalizzazione e innovazione della pubblica amministrazione, superamento del digital divide, risanamento del dissesto idrogeologico, efficienza energetica e sicurezza sismica degli edifici e dei complessi produttivi, nuove infrastrutture, sono alcuni dei dossier sui quali possiamo e dobbiamo far entrare l’Irpinia e le Aree Interne della Campania, rilanciandone il potenziale». Michelangelo Ciarcia ha indicato l’orizzonte di una sfida che va oltre le Aree Interne del Paese. «Con l’impegno del Governo recentemente ribadito di riservare il 34% delle risorse al Sud d’Italia, la partita che si apre ha una portata storica non solo per le Aree Interne irpine e campane, ma per l’intero Mezzogiorno, che al suo interno deve trovare il giusto riequilibrio tra le zone costiere e l’entroterra montano e delle valli». In questo modo, ha concluso, «in consiglio regionale dovrà essere condiviso un preciso programma finalizzato allo sviluppo, alla coesione e alla inclusione, con l’obiettivo di creare le condizioni per ripopolare i borghi dell’Irpinia, rendendo attrattivi i nostri territori agli investitori».


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