Acqua pubblica in Irpinia, il Comitato chiede l’impegno ai candidati. Oggi l’assemblea

«Acqua bene comune - aspettando Godot» ha convocato un'assemblea e attivato un indirizzo mail per le adesioni al manifesto programmatico promosso contro la privatizzazione della gestione e a sostegno della pubblicizzazione dell'Alto Calore Servizi spa

Il Comitato «Acqua bene comune – aspettando Godot» invita i candidati al consiglio regionale ad esprimersi a favore dell’Acqua pubblica in Irpinia e in Campania. Attraverso una nota li invitano a partecipare ad una assemblea se possibile, oppure ad inviare un cenno di adesione via mail.

All’interno delle Sorgenti “Sanità” di Caposele

Il Comitato ha redatto un documento intitolato ‘Patto per l’Acqua irpina’, con l’obiettivo di  garantire che «la gestione dell’acqua, nostra principale risorsa, sia completamente pubblica e a far sì che i fondi del Recovery fund siano utilizzati anche per Il rifacimento e potenziamento delle infrastrutture idriche, per l’abbattimento dei costi e l’azzeramento dello spreco di risorsa». E, ancora, «perché in Campania si raggiunga una perequazione tariffaria e una riassegnazione delle quote di risorsa che consentano all’Irpinia, così ricca di acqua, di non restare a secco in estate».

ASSEMBLEA PUBBLICA OGGI 16 SETTEMBRE. Per un confronto su questi temi vitali, il Comitato promuove un incontro pubblico con tutti i candidati, a cui chiederà l’adesione al documento programmatico nel giorno mercoledì 16 settembre alle ore 17,30, presso il Dwine in Piazza Libertà ad Avellino. «L’adesione al documento programmatico potrà essere comunque resa anche con un riscontro alla mail acquabenecomuneaspettandogodot@gmail.com entro domani, giovedì 17 settembre alle ore 23, fanno sapere i promotori.


Il documento
La galleria Pavoncelli unisce Caposele con la Puglia: le acque del Sele scorrono all’interno del sistema sorgentizio “Sanità” (foto Aqp)

Patto per l’Acqua pubblica in Irpinia, sede di uno dei bacini idrici più grandi d’Europa

Nel referendum del 2011 la stragrande maggioranza dei cittadini italiani si è espressa democraticamente affinché la gestione della risorsa acqua fosse completamente pubblica. Nel rispetto della volontà popolare e della necessità che l’Irpinia custodisca la sua principale risorsa anche nell’interesse delle generazioni future, in qualità di candidato/a alle prossime elezioni regionali mi impegno:

    1. a concorrere alla trasformazione dell’Alto Calore, gestore del nostro bacino, in ente pubblico di diritto pubblico;
    2. a favorire il ripristino dell’Eipli, per le sue funzioni in
      Irpinia, Lucania e Puglia, quale ente pubblico di diritto pubblico;
    3. a premere affinchè i fondi del Recovery fund, destinati al Mezzogiorno, in Campania ed in Irpinia vengano utilizzati anche per il rifacimento ed il potenziamento delle infrastrutture idriche, per un efficientamento del ciclo delle acque, per l’abbattimento dei costi e l’azzeramento dello spreco della risorsa;
    4. a essere parte attiva nelle necessarie contrattazioni, affinchè in Campania si raggiunga una perequazione tariffaria e la nostra Regione ottenga dalla Regione Puglia un ristoro ecologico da assegnare all’Irpinia e da investire nella preservazione ambientale del bacino idrico e nella riassegnazione delle quote di risorsa;
    5. a battermi perchè si blocchi il piano di assegnazione ad un unico grande gestore privato delle risorse idriche di tutto il Sud Italia.

LEGGI ANCHE:

Nei sotterranei dell’Abbazia del Goleto una villa romana. Via alle ricerche

Scuole della Campania aperte dal 24 settembre. Data confermata

Positivi al coronavirus in Irpinia 6 in più. In Campania 90 casi, calano i contagiati di rientro. Ma c’è un morto

ARTICOLI CORRELATI