«Il Pd sarà il primo partito in Campania». D’Amelio: con De Luca per un Sud forte dopo il Covid

INTERVISTA ALLA CAPOLISTA DEL PD ROSA D'AMELIO. La presidente uscente del Consiglio regionale uscente indica i punti chiave del programma e sottolinea la compattezza del suo partito: «In campo uniti per contribuire al progresso sociale della nostra terra»

«Il Pd sarà il primo partito in Campania dove contribuirà a costruire con Vincenzo De Luca un Mezzogiorno forte e competitivo dopo l’emergenza economica provocata non solo in Italia dal Covid-19».

«Il Pd sarà il primo partito in Campania». La sfida di Rosetta D’Amelio alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre

Rosetta D’Amelio scommette su donne, ambiente e giovani per dare concretezza ad una Campania che riduca le disuguaglianze accentuate dalla pandemia, favorendo nuove prospettive di crescita. Per cinque anni presidente del consiglio regionale e coordinatrice delle Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali e delle Province autonome, oggi Rosa D’Amelio guida la lista del Partito Democratico della provincia di Avellino. Concorre per la conferma del mandato in una Regione Campania «che ha bisogno di cominciare a correre, dopo essersi rialzata». All’orizzonte sfide all’altezza dei grandi cambiamenti attesi e opportunità legate al Recovery Fund, oltre che al settennato europeo, spiega. Le grandi infrastrutture, quelle viarie e digitali, serviranno a valorizzare il lavoro di rilancio fatto in questa legislatura. Oggi, sottolinea, l’emergenza ha creato problemi sociali senza precedenti, che potranno essere affrontati solo grazie a quanto fatto nei comparti chiave, dalla sanità ai trasporti. E poi la politica: «Il Pd sarà il primo partito e ad Avellino auspico un congresso improntato alla valorizzazione della coerenza dei percorsi», ha spiegato a Nuova Irpinia.

Nel suo tour elettorale si sta recando in tutti i Comuni irpini per incontrare i cittadini. Quanto incide in questa anomala campagna elettorale il Covid-19 con il distanziamento sociale?

«Sto semplicemente proseguendo il lavoro fatto in questi cinque anni durante i quali non ho mai fatto mancare la mia vicinanza alle comunità, agli amministratori, ai militanti del Partito Democratico, alle donne. È quindi una campagna elettorale in continuità con il quinquennio da presidente del Consiglio regionale, segnata dalla presenza costante in ogni angolo della provincia, dalle città al più piccolo dei borghi, segnata dall’ascolto delle istanze del territorio e di proposta di soluzioni. Ma è anche una campagna elettorale strana, sulla quale pesano le preoccupazioni e le incertezze sul futuro legate all’emergenza sanitaria. Abbiamo dovuto adattarci a una situazione nuova che però non mi ha fatto mancare l’affetto della gente».

Da Presidente uscente del Consiglio Regionale Lei ha contribuito sul piano legislativo all’operato di Vincenzo de Luca. Attraverso l’Assemblea sono arrivate in Irpinia gli interventi sulle strutture ospedaliere, il recupero della Avellino Rocchetta, il maxi concorso nella pubblica amministrazione, La Lioni-Grottaminarda, per fare degli esempi. Quali dovrà essere l’obiettivo del prossimo quinquennio per l’Irpinia e le aree interne?

Rosetta D’Amelio

«Portare a compimento le tante opere infrastrutturali che in questi cinque anni hanno avuto impulso. Ci sono tutte le condizioni per farlo. Penso alla già citata Lioni-Grottaminarda, ma pure all’alta velocità Napoli-Bari con la stazione Hirpinia, alla elettrificazione della Benevento-Avellino-Salerno e agli interventi di messa in sicurezza dell’Ofantina come la realizzazione della rotonda ad Avellino est. A proposito di strutture ospedaliere, con l’uscita da un commissariamento decennale ottenuta dal presidente De Luca grazie al suo grande lavoro, potremo andare finalmente a colmare la mancanza di personale con una serie di concorsi, ma dovremo pure potenziare la sanità territoriale, della cui utilità oggi hanno tutti preso coscienza a causa della pandemia. Penso agli infermieri di comunità sui quali anche il Recovery Fund ci spinge a investire. Sono tutte azioni che daranno all’Irpinia un volto diverso, dal punto di vista della qualità dei servizi, consentendo a tanti giovani di restare e trovare qui occupazione».

Quali sono le sue proposte per il futuro della Campania e dell’Irpinia?

«Continuerò a lavorare su tre tematiche per le quali mi batto da tempo: donne, giovani e ambiente. Ho messo a punto tre proposte prioritarie e concrete che aprono a interessanti ricadute occupazionali. Internet gratuito per gli under 34 che deve legarsi all’accelerazione dei cantieri per la banda ultra larga, benefici economici per le aziende virtuose in materia di differenza salariale di genere e la disciplina delle cooperative fondiarie, uno strumento utile a creare lavoro in agricoltura e a salvaguardare il patrimonio rurale e forestale da abbandono, incuria e dissesto idrogeologico. E poi l’Irpinia deve puntare su innovazione, ricerca e digitale con progetti ambiziosi come borgo 4.0, già finanziato dalla Regione Campania, in grado di attrarre qui investimenti e trattenere i nostri giovani».

Il Presidente Sergio Mattarella riceve Rosa D’Amelio, Presidente del Consiglio Regionale della Campania e Coordinatrice delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

L’impegno politico e istituzionale più impegnativo è stato quello di coordinatrice della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali e delle Province autonome. La riforma proposta del regionalismo differenziato, per mesi al centro del dibattito politico su una unità nazionale mai veramente consolidata, ha messo in luce le crepe sulle forti differenze sociali e culturali – quindi economiche- fra nord e sud. Lei stessa ha sostenuto che «l’uguaglianza delle prestazioni relative ai diritti civili e sociali e l’unità economica sono costantemente messe in dubbio». È un pericolo che stiamo ancora correndo? Come fronteggiarlo?

«Abbiamo corso e corriamo ancora il serio pericolo di indietreggiare ulteriormente a vantaggio del Nord, ma anche in questo il presidente De Luca ha mostrato fermezza e ha saputo far valere il peso della Campania sui tavoli nazionali. Andare a votare e farlo con una buona affluenza è perciò fondamentale per dargli ulteriore forza nelle trattative con il Governo e le altre Regioni. Dobbiamo assolutamente rivedere il criterio della spesa storica per l’assegnazione delle risorse in materia sanitaria o sui servizi di welfare come gli asili nido, altrimenti il Nord continuerà godere di una condizione di vantaggio a scapito del Meridione».

Rosetta D’Amelio presiede la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome

Lei guida la lista del Partito Democratico in Irpinia. I sondaggi registrano una percentuale di preferenze in crescita per la lista guidata da De Luca che si è sempre dichiarato ‘autonomo’ dal Pd. Quali sono – se ci sono – i nodi da sciogliere su questo rapporto?

«Le liste civiche hanno il merito di catalizzare il voto di tanti cittadini lontani dai partiti e quindi non possono che essere un bene. Io però sono convinta che il Pd avrà un ottimo risultato, sarà abbondantemente primo partito e anzi un Partito Democratico forte renderà più fluide le dinamiche interne alla coalizione all’indomani del voto».

Le settimane che hanno preceduto l’ufficializzazione delle candidature hanno evidenziato una forte dialettica interna al suo partito il Pd. Poi con la campagna elettorale è venuta fuori la fotografia dei quattro candidati uniti. Le elezioni possono rappresentare uno spartiacque?

«Ritengo che il partito abbia dato una grande prova di unità se partiamo da quanto io ho sempre sostenuto e cioè che è del Pd chi vota Pd. E il Pd sarà il primo partito in Campania alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre».

«Il Pd sarà il primo partito in Campania». La sfida di Rosetta D’Amelio alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre

Le elezioni regionali apriranno la strada al congresso del Pd ad Avellino? Cosa si aspetta da questo congresso?

«Mi aspetto che il partito si riappropri dei suoi organismi dirigenti e che si celebri un congresso improntato alla valorizzazione della coerenza dei percorsi. Ci sono tutte le condizioni per aprirsi a una nuova classe dirigente e sicuramente la lista per le Regionali darà un contributo in tal senso. Voglio però ancora una volta ringraziare il commissario Aldo Cennamo per aver svolto il suo compito con grande spirito di servizio e disponibilità all’ascolto».


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