Aree interne e digitalizzazione dei borghi nel Recovery Fund

Si annunciano 209 miliardi di euro di investimenti per generare sviluppo, coesione, inclusione. Le linee guida andranno all'esame del Parlamento. Intanto prosegue nel Comitato tecnico della CIAE il lavoro tecnico-operativo

Aree interne e digitalizzazione dei borghi nel Piano Nazionale del Recovery Fund. Le proposte sull’utilizzo del Recovery Plan licenziate dall’Uncem- Unione nazionale comunità ed enti montani- arrivano sul tavolo del Governo. L’associazione presieduta da Marco Bussone candida montagna, aree interne, efficientamento energetico e rivitalizzazione dei borghi.

Aree interne e digitalizzazione nel Piano Nazionale del Recovery Fund

Nelle linee guida del “Piano nazionale di ripresa e resistenza” ci sono le proposte Uncem accolte e varate nel documento esaminato dalla Conferenza interministeriale per gli Affari europei. Oltre a borghi e montagna, ci sono il “completamento della rete nazionale di  telecomunicazione in fibra ottica”, la “Digitalizzazione ed innovazione della PA, sviluppo delle infrastrutture e servizi digitali del Paese (datacenter e cloud)”, Interventi per lo sviluppo delle reti 5G”, “Interventi per una digitalizzazione inclusiva contro il digital divide”. Ancora, “Protezione ambiente e mitigazione rischi idrogeologici e sismici” oltre a “Miglioramento efficienza energetica e antisismica degli edifici pubblici, privati e degli stabilimenti produttivi”. Per Marco Bussone «sono tutti i temi che avevamo posto al Governo e al Parlamento nel corso degli Stati generali della Montagna e non solo. Ringrazio i Ministri Amendola, Pisano e Boccia per il lavoro fatto fin qui, primo atto. Positivo. Ora le linee guida andranno all’esame del Parlamento e proseguiamo nel Comitato tecnico della CIAE il lavoro tecnico-operativo sulle operazioni da portare sui territori per spendere le risorse bene del Recovery Fund, 209 miliardi di euro, generando sviluppo, coesione, inclusione. Si sancisce in questo primo documento un punto politico-istituzionale importantissimo per noi, e cioé il contrasto alle sperequazioni territoriali che non sono solo nord-sud ma anche aree montane-aree urbane. Serve un patto nuovo che dobbiamo costruire. Anche definendo i Livelli essenziali delle Prestazioni, LEP, attesi da vent’anni e previsti nel Piano”. Aree interne e digitalizzazione dei borghi nel Recovery Fund offrono secondo l’Uncem una opportunità senza precedente per la riprogrammazione dell’Italia a rischio spopolamento.


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