Irpinia in crisi economica strutturale, dal sindacato appello al Governo Conte

SIMEONE: «FERMO IL 70% DELLE AZIENDE ARTIGIANE». Call promossa dalla Prefettura sulla situazione occupazionale, produttiva e sociale in provincia ad un mese dalla fase 2. Il segretario Uil Irpinia Sannio: serve un piano strutturale

C’è bisogno di un intervento del Governo per risollevare l’Irpinia in crisi economica strutturale. Così le rappresentanze sindacali riunite dalla Prefettura in una riunione in videoconferenza convocata «al fine di monitorare lo stato della ripartenza delle attività economiche alla luce della Fase II per il territorio di Avellino».

Un Dossier Irpinia per i Ministri. Questo l’impegno del Premier Conte in Alta Irpinia, tra Morra De Sanctis e Vallata. «Infrastrutture e manutenzione del territorio», le priorità

Con un comunicato, il segretario della Uil Irpinia Sannio, Luigi Simeone, ha fatto il punto sulla situazione. «Sono apparse sin da subito chiare e gravose tutte le differenti chiavi di lettura tra chi è deputato alla realizzazione delle attività di sostegno e quelli che dovrebbero esserne i destinatari», afferma Luigi Simeone.

Luigi Simeone, segretario della Uil di Avellino

«Le difficoltà di accesso al credito, il permanere della chiusura degli uffici degli Enti Pubblici di assistenza, così come i ritardi delle azioni dei governi per l’offerta dei servizi, non consentono di guardare con nessuna dose di ottimismo alla fase in corso, soprattutto perché non si vuole prendere atto che la situazione ex ante era già di per se drammatica e lontana dalle azioni dei governi locali e nazionali», si legge nella nota. A questo si aggiunge «la riduzione insostenibile dei servizi con la mancata riapertura della stazione Ferroviaria, la improbabile apertura dell’anno scolastico, per carenze organizzative e logistiche, così come la carenza di servizi di trasporto su gomma che già non erano – e non lo saranno maggiormente a settembre- in grado di offrire un servizio dignitoso per le fasce orarie di studenti, sono le questioni che se non affrontate per tempo rischiano di   sferrare il colpo definitivo ad una comunità che rivendica e merita altre attenzioni».

Il Prefetto di Avellino, Paola Spena

SOLO IL 30% DELLE IMPRESE ARTIGIANE HANNO RIAPERTO. In questo quadro i dati descrivono l’Irpinia in crisi economica strutturale, segnala Simeone: «Solo il 30% delle attività artigiane sono riuscite a riaprire, gravi difficoltà per le realtà della filiera agroalimentare di recuperare mercati persi, così come la drammatica condizione delle realtà industriali che rischiano veramente i tracollo, sono state poste all’attenzione del tavolo, dove grandi assenti sono state le azioni dei governi, non percepite quantunque annunciate ma non pervenute».

Il Premier Giuseppe Conte al Teatro Carlo Gesualdo per l’apertura delle celebrazioni di Fiorentino Sullo

RIPARTIRE DAGLI IMPEGNI ASSUNTI DAL PREMIER CONTE A MORRA DE SANCTIS NELL’OTTOBRE SCORSO. Per fronteggiare la crisi economica «bisogna ripartire dall’azione del Governo», conclude i segretario della Uil Irpinia Sannio. «Il Presidente Conte aveva condiviso la richiesta di un ‘Progetto Territoriale di Sviluppo’, per l’Irpinia era il 14 ottobre 2019, una era fa, da quello bisogna ripartire, la questione dell’Irpinia va tolta dalla propaganda e portata al tavolo del fare, il Governo se ne deve far carico, anche con poteri straordinari e sostituitiviverso gli Enti locali che si sono e soprattutto si stanno dimostrando, inadempienti e quantomeno lontani».


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