Ariano Irpino ha ricordato le vittime del coronavirus

Officiata dal Vescovo don Sergio Melillo nell'Arena Mennea la messa in suffragio delle 30 vittime della pandemia di fronte ad una folla commossa, alla presenza del Governatore De Luca e del Prefetto di Avellino Spena, accolti dal Commissario straordinario D'Agostino

Ariano Irpino ha ricordato le vittime del coronavirus nell’Arena Mennea con un rito officiato dal Vescovo don Sergio Melillo di fronte ad una folla commossa in un’atmosfera solenne. La messa è stata voluta soprattutto in suffragio di chi è morto senza il rito funebre nei giorni in cui le norme di sicurezza del lockdown hanno imposto il totale isolamento anche ai componenti degli stessi nuclei familiari. Con Ariano Irpino ha ricordato le vittime del coronavirus anche il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Tra le rappresentanze istituzionali presenti, accolte dal Vice Prefetto Vicario di Avellino, Silvana D’Agostino nelle vesti di Commissario del Comune, c’erano: il Prefetto di Avellino, Paola Spena; il deputato Generoso Maraia; il Direttore Generale dell’Asl Avellino, Maria Morgante; il Delegato alle Aree Interne della Regione Campania, Francesco Todisco, tra gli altri. Il Vescovo di Ariano Lacedonia ha concelebrato con i sacerdoti della Diocesi.

Un momento della cerimonia ad Ariano Irpino per il 25 aprile, Festa della Liberazione d’Italia, nel 75esimo anniversario. Il commissario prefettizio Silvana D’Agostino e il Vescovo di Ariano Lacedonia monsignor Sergio Melillo, rendono omaggio ai Caduti

Con compostezza, dignità, hanno partecipato gli arianesi, ritrovatisi ancora più uniti nel dolore per le perdite e le sofferenze subìte, pur nella consapevolezza che dopo questa celebrazione, da domani, la città dovrà ritrovare la strada della ripresa. C’è una ricostruzione economica che attende i laboriosi cittadini di questa terra, che nei prossimi mesi dovranno recuperare quel protagonismo che ne ha caratterizzato nel contesto provinciale e regionale il profilo in questi decenni. Il tempo della progettualità e del rilancio sta per venire, ma queste ore sono dedicate al cordoglio. Nella sua omelia, don Sergio Melillo ha ricordato il nome dei 30 arianesi deceduti, tra i quali due testimoni con le opere di fede e carità nella città del Tricolle, come Don Antonio Di Stasio e Suor Emilia Scaperrotta. Al termine della cerimonia è calato il silenzio per il giusto omaggio che ciascuno ha voluto tributare alla memoria di chi non c’è più, ma anche un pensiero di vicinanza per i tanti concittadini che sono riusciti a guarire e ora sono pronti a ricominciare.


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