Alla Ema eseguiti 935 test Covid-19 dall’Asl: oggi riapre la fabbrica

CONFERMATA LA RIPRESA PRODUTTIVA NELLO STABILIMENTO AEROSPAZIALE IRPINO. Concluso lo screening sull'intera dotazione personale collegata allo stabilimento altirpino. Soddisfatta la Rsu e l'organizzazione territoriale della Fim Cisl. Il sindacato Fismic-Confsal: chiede di estendere il progetto pilota realizzato a Morra De Sanctis in ogni ambito produttivo della provincia di Avellino

Ema Morra De Sanctis

Alla Ema eseguiti 935 test Covid-19 dall’Asl nei giorni scorsi, oggi riapre la fabbrica. Concluso lo screening concordato dalle intese raggiunte il 6 aprile scorso «alla presenza del Prefetto, Paola Spena», hanno ricordato con una nota la Rsu e la organizzazione sindacale territoriale della Fim-Cisl Irpiniasannio, nulla osta alla ripresa produttiva. Il sindacato fa sapere che «la procedura conclusa delle indagini sierologiche ha visto coinvolti 935 lavoratori di Ema/Poema (compresi gli addetti ai servizi, dipendenti da ditte esterne)». Eseguiti alla Ema 935 test, ora si può tornare «al lavoro secondo le modalità, già comunicate al sindacato il giorno 6 aprile: circa il 50% della forza lavoro in azienda e la parte rimanente coperta da cigo o smartworking», spiega la Cisl Irpinia Sannio. «Gli spazi comuni (area ristoro/area fumatori/spogliatoi) saranno sorvegliati da una Squadra di Emergenza con il compito di garantire il rispetto delle misure in materia di sicurezza previste dal Protocollo condiviso del 14.03.2020 (in particolare il distanziamento sociale)».

«ALLA EMA ESEGUITI 935 TEST CHE NON HANNO RIVELATO CASI SOSPETTI». La Cisl aggiunge che «le indiscrezioni circa la positività ai test, che erano circolare nella giornata di ieri, non sono state (né potevano essere) né smentite né confermate dall’azienda, che non ha potestà in materia. Eventuali casi di positività acclarati sarebbero, infatti, divulgati attraverso i canali di comunicazione dell’Asl e/o dell’Unita di Crisi Regionale che all’occorrenza dispone il regime di quarantena fiduciaria per i contagiati».

Paola Spena, Prefetto di Avellino

LA CABINA DI REGIA. In linea con gli accordi raggiunti tra le parti è stata costituita la Cabina di Regia per la gestione del Protocollo in materia di sicurezza ed è stato «aperto un focus sulle procedure adottate circa l’esecuzione dei test sierologici ed, insieme, abbiamo definito l’organizzazione del lavoro per il prossimo futuro».

LA SODDISFAZIONE DELLA FIM CISL IRPINIA SANNIO. La Fim-Cisl esprime nel documento «il suo apprezzamento per l’impegno profuso dall’azienda: in relazione al test-screening di cui ha sostenuto i costi; l’implementazione delle misure di sicurezza a tutela della salute dei lavoratori; la gradualità della presenza dei lavoratori all’interno dello stabilimento che viene prudenzialmente assicurata, dimostrano che la cura rivolta al benessere della persona non è sempre subalterna alla logica del profitto e che il cinismo imprenditoriale non è una condizione ineludibile per essere dei manager competenti. La Fim-Cisl attraverso le sue articolazioni presiederà alla Cabina di Regia ed al Comitato aziendale di Sorveglianza per garantire ai lavoratori la massima attenzione ed il rispetto delle normative in materia di sicurezza». Il comunicato è firmato dalla Rsu e la O.S. Territoriale della Fim-Cisl Irpiniasannio

I TEST (IMMUNOLOGICI) RAPIDI. I test praticati alla Ema rientrano nell’ambito della gestione dell’emergenza nazionale COVID-19 come è stata regolamentata dalla Regione Campania. L’obiettivo degli esami immunologici è arrivare alla identificazione precoce dell’infezione da COVID-19. Per individuare la presenza dell’infezione la Regione Campania ha scelto di utilizzare sistemi di rilevazione rapidi che consentono l’individuazione degli anticorpi IgM e IgG anti coronavirus. Per la elaborazione dei test, sono attivi in Campania dieci laboratori per la ricerca del virus Covid-19.

Giuseppe Zaolino, Segretario della Fismic di Avellino

FISMIC: MODELLO DA REPLICARE NEL SISTEMA PRODUTTIVO IRPINO. Aveva espresso apprezzamento per il modello sperimentato alla Ema anche la Fismic. «Questo progetto pilota per la Ema dimostra la bontà dell’intesa ottenuta grazie alla mediazione del Prefetto Spena», dichiara il Segretario Generale della Fismic-Confsal Giuseppe Zaolino, che sottolinea la soddisfazione degli stessi addetti per questa scelta. «Il ritorno in fabbrica previsto per martedì 14 aprile sarà più sereno e meno preoccupante, perché lo screening coglie l’obiettivo di individuare eventuali asintomatici, vero problema psicologico che attanaglia non solo i lavoratori della Ema ma anche tutto il comparto metalmeccanico». Per Zaolino questa misura consente ora di riprogrammare la ripresa produttiva. «Il successo di questa iniziativa dimostra che si può progettare un rientro graduale e controllato dei lavoratori nelle fabbriche», scrive la Fismic, che plaude «alla Direzione della Ema: non solo per aver accettato la sospensione dell’attività produttiva in modo da consentire lo screening, ma anche per aver sostenuto il costo dell’intera operazione».

Nella Ema di Morra De Sanctis. Foto promozionale contenuta nella brochure aziendale

LA EUROPEA MICROFUSIONI AEROSPAZIALI HA UN’UNICA SEDE NEL SUD D’ITALIA A MORRA DE SANCTIS. La Europea Microfusioni Aerospaziali S.p.a.(EMA), è una fonderia di alta precisione leader mondiale per la produzione di palette rotoriche, statori e componenti di turbine dei più avanzati motori a reazione destinati all’aviazione civile, militare, alla propulsione navale ed alle turbogas delle centrali elettriche per la generazione di energia elettrica. EMA utilizza la tecnica produttiva della “cera persa”, realizza unicamente fusioni in vuoto, è tra le poche fonderie al mondo in gradi di produrre fusioni a Cristallo singolo (“Single Crystal SX”), a Solidificazione Direzionale (“Directionally Solidified DS”), Equiassiche (“Equiaxed EXQ”). EMA realizza fusioni utilizzando super-leghe a base di Nichel e Cobalto di ultima generazione. EMA ha un unico stabilimento nel Sud Italia, a Morra De Sanctis.

Palazzo Chigi, sede del governo nazionale

SULLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE ORA DECIDE SOLO IL GOVERNO NAZIONALE. Nella giornata in cui scadevano le ordinanze regionali, in molti casi con divieti e restrizioni locali in aggiunta alle norme nazionali, il Premier ha avvertito che la sfera d’azione delle Regioni non potrà riguardare le attività produttive. Ci sarà una cabina di regia, ma l’ultima parola sarà del Governo, che dovrà far valere l’interesse nazionale su questioni strategiche come l’industria e la produttività del Paese.


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