Interno della Camera di Commercio di Avellino in piazza Duomo

«Dalla Camera di commercio liquidità alle imprese strangolate dalle scadenze». Tre consiglieri dell’ente camerale, Pasquale Penza, Andrea Pezzella e Tommaso Remondelli,  chiedono la convocazione di un consiglio straordinario, parlando di «cospicui fondi» disponibili, in un documento inviato agli organi di informazione. «Molte iniziative ci sono da introdurre per alleviare il grave disagio a cui le imprese sono sottoposte», si legge nel testo riportato integralmente più avanti. «Bisogna intervenire con iniziative adeguate, drenando i fondi stanziati per altre iniziative non più realizzabili e utilizzando i cospicui fondi di cui si dispone». Per definire misure efficaci e immediate, spiegano, «si chiede al Presidente e alla Giunta, di convocare immediatamente un Consiglio, secondo le modalità tecnologiche ormai di diffuso utilizzo, per discutere sulle misure da adottare a favore delle attività produttive e, vista la straordinarietà dell’evento, attingere senza indugio alle disponibilità della CCIAA per la realizzazione di interventi mirati, idonei ed efficaci nel più breve tempo possibile, riducendo al minimo ogni formalismo per conferire il massimo dell’incisività alle azioni» e garantire dalla Camera di commercio liquidità al sistema delle imprese in provincia di Avellino. Inoltre, i tre firmatari richiedono la istituzione immediata di «uno sportello virtuale, sincrono e asincrono, con la disponibilità di esperti nei vari settori di specifico interesse, per fornire sin da subito alle imprese il massimo supporto tecnico di cui hanno bisogno per poter accedere alle agevolazioni e per monitorare le iniziative che il Governo si appresta ad emanare». Ecco la lettera integrale inviata ai Componenti di Giunta, ai Componenti del Consiglio, al Segretario Generale Luca Perozzi.


Dalla Camera di commercio liquidità alle imprese irpine strangolate dalle scadenze per l’evento pandemico COVID 19

di Pasquale Penza, Andrea Pezzella, Tommaso Remondelli | Consiglieri della Camera di Commercio

Apprendiamo da una rivista locale che la Camera di Commercio ha finalmente intrapreso qualche iniziativa per fornire un contributo alle imprese a seguito di questo funesto evento, meglio tardi che mai. E la cosa non può che far piacere, ancor di più se si tiene conto che questa importante Istituzione ormai da qualche anno non produce altro che dovuta “burocrazia”, rinunciando ad avviare ogni altra iniziativa per le imprese che, con l’iscrizione, continuano a finanziarla e oggi dispone di una situazione economica molto florida.

La corte interna alla Camera di Commercio di Avellino in piazza Duomo

Ma forse è il caso fare un quadro più preciso della situazione, superando gli utili e freddi numeri, per ribadire un concetto fondamentale: stiamo vivendo una situazione straordinaria e quindi c’è bisogno di interventi straordinari. L’evento COVID 19 sta repentinamente segnando in maniera permanente il nostro Paese e, quando si ritornerà alla “normalità”, ci accorgeremo che l’evento avrà modificato definitivamente le nostre abitudini, introducendo delle nuove prassi. La necessità di dover fermare o rallentare le imprese rappresenta una profonda e indelebile ferita per il tessuto economico ma è un provvedimento indispensabile per contenere il contagio, dal quale ci stiamo faticosamente difendendo. E la nostra difesa è costituita dai medici, dagli infermieri, dagli operatori sanitari, dagli autisti che trasportano i malati, dai farmacisti, dai molti volontari, che con grande slancio e abnegazione sono in prima linea per salvare e salvaguardare le nostre vite e sono tutti veri eroi. Dobbiamo però ricordare anche gli operatori di tutta la filiera alimentare che, superando il concetto di “lavoro”, stanno garantendo alla popolazione la continuità degli approvvigionamenti, dai produttori ai trasportatori, fino al ruolo più delicato degli addetti ai punti vendita. A queste persone va il nostro sentito ringraziamento.

Oreste La Stella, Presidente della Camera di Commercio

Le imprese, con un fatturato annullato o quasi, hanno il semplice e incombente problema delle scadenze, hanno il problema di corrispondere ai propri dipendenti la retribuzione, almeno fino all’accordo di cassa integrazione, hanno il problema di pagare il fitto, le utenze, le tasse comunali e subiscono le decisioni di chi non vive il problema in prima linea, come ad esempio le banche che sembrano ignorare il fondo di garanzia che il Governo ha istituito per dare maggiore credito alle imprese, e quando non lo ignorano applicano le consuete tempistiche delle linee di credito ordinarie, con le tipiche lungaggini burocratiche e gli esasperati tecnicismi, come se la situazione odierna fosse uguale a quella di sei mesi fa. Tutto questo per evitare, al di là di ogni pur fastidioso contenzioso legale, di rovinare la reputazione della propria azienda nei confronti dei fornitori, dei dipendenti e di finire nel terribile meccanismo di morosità nei confronti dello Stato, decretando di fatto una lenta quanto inesorabile fine dell’impresa.

La città di Avellino, particolare del centro storico visto dalla Collina dei Liguorini

Quindi, può andar bene la gratuità dei documenti per l’estero, ma non crediamo che si scosti molto dalle normali attività camerali; bene l’intervento per l’abbattimento degli interessi, ma sostanzialmente replica bandi che periodicamente vengono pubblicati e forse, rispetto al passato, c’è solo uno stanziamento leggermente maggiore per soddisfare le esigenze di più imprese, circa 50. Ma meglio sarebbe stato se la Giunta avesse già fatto ciò che promette di fare, “…valuterà ulteriori forme di intervento sul fronte della garanzia dei crediti che le banche che erogheranno credito alle imprese con una operazione straordinaria, utilizzando le risorse proprie…”, e non solo sulla garanzia del credito. Ma non è mai troppo tardi. Molte iniziative ci sono da introdurre per alleviare il grave disagio a cui le imprese sono sottoposte, non si può e non si deve cadere nella routine per testimoniare una presenza, bisogna intervenire con iniziative adeguate, drenando i fondi stanziati per altre iniziative non più realizzabili e utilizzando i cospicui fondi di cui si dispone. Soprattutto bisogna avvalersi delle elevate competenze dei dirigenti e dei funzionari di cui l’Ente dispone per offrire assistenza per la rapida interpretazione dei decreti emanati dal Governo. Bisogna individuare i settori e i luoghi più colpiti, stabilendo criteri e modalità di intervento, per ristabilire la centralità della Camera e per far “…percepire al mondo delle imprese e del lavoro in maniera più incisiva l’indispensabile apporto…”, affermazione pienamente condivisa.

Emergenza Covid-19 sulle imprese

Pertanto, si chiede, al Presidente e alla Giunta, di convocare immediatamente un Consiglio, secondo le modalità tecnologiche ormai di diffuso utilizzo, per discutere sulle misure da adottare a favore delle attività produttive e, vista la straordinarietà dell’evento, attingere senza indugio alle disponibilità della CCIAA per la realizzazione di interventi mirati, idonei ed efficaci nel più breve tempo possibile, riducendo al minimo ogni formalismo per conferire il massimo dell’incisività alle azioni. Si chiede inoltre di istituire immediatamente uno sportello virtuale, sincrono e asincrono, con la disponibilità di esperti nei vari settori di specifico interesse, per fornire sin da subito alle imprese il massimo supporto tecnico di cui hanno bisogno per poter accedere alle agevolazioni e per monitorare le iniziative che il Governo si appresta ad emanare.


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