Grassi (Lega): lavoro e sviluppo contro lo spopolamento in Irpinia

Il senatore avellinese ha infiammato la platea alla reunion leghista organizzata presso il Viva Hotel lunedì, intervenendo davanti ai coordinatori provinciale e regionale Pasquale Pepe e Nicola Molteni

Ugo Grassi

Il senatore della Lega Ugo Grassi ha suonato la carica al Carroccio riunito ad Avellino con i suoi vertici provinciali e regionali, a poche ore dalla manifestazione di Matteo Salvini a Napoli. Grassi ha rivendicato le sue radici irpine e l’appartenenza ad un territorio «che va spopolandosi, mentre la politica resta spettatore di una lenta agonia». Eletto con il Movimento Cinque Stelle, ha spiegato che il cambiamento che ritiene necessario al Paese può essere realizzato dalla nuova Lega, intervenendo tra gli applausi al Viva Hotel, alla presenza del commissario regionale Nicola Molteni. «Mi sento leghista, ho ripudiato» perché deluso «la vecchia famiglia», ma «mi sento a casa nella nuova”, ha aggiunto Grassi, raccogliendo un evidente consenso. Molto apprezzato il suo intervento, l’ultimo prima di Molteni in scaletta,. Il senatore irpino ha analizzato la condizione sociale della provincia di Avellino nel contesto campano, entrando nelle dinamiche locali, toccando le corde più intime. Il giurista irpino ha conquistato il pubblico presente con i suoi modi istituzionali, per la incisività delle sue osservazioni. Al centro del suo discorso «lo spopolamento, che sta cancellando un territorio ricco di eccellenze ma povero di lavoro e opportunità».

Pasquale Pepe commissario della Lega di Avellino

«COSÌ LA LEGA PUNTA A CONQUISTARE PALAZZO SANTA LUCIA.  A introdurre l’incontro è stato l’avvocato Biancamaria D’Agostino, già candidato al ruolo di sindaco di Avellino nel 2019. Definendo ‘parterre de rois’ il colpo d’occhio offerto da una sala stracolma, la D’Agostino ha ammesso la sua particolare emozione nel prendere la parola davanti «a questa gente che cerca risposte da una politica lontana», ha affermato di fronte allo sguardo attento dei senatori Ugo Grassi, Pasquale Pepe (vicepresidente della Commissione antimafia), Claudio Barbaro. Con loro c’erano l’ex Rettore dell’Università di Salerno oggi responsabile del programma della Lega per le prossime regionali Aurelio Tommasetti e, appunto, Nicola Molteni a cui sono state affidate le conclusioni. Se il Vice Presidente della Commissione Antimafia Pepe, più volte interrotto dagli applausi, si è soffermato «sul capitano Salvini e sul 30% oramai consolidato e cruccio quotidiano dei sondaggi», Tommasetti si è interrogato «sulle ecoballe mai smaltite nella terra dei fuochi e sull’importanza di un distretto universitario avellinese, necessario per un nuovo fermento culturale». Barbaro ha fatto ripercorso i suoi anni tra le file leghiste e di come il partito si è trasformato arrivando a mettere il sistema Paese al centro dell’agenda.

Nicola Molteni, deputato e Coordinatore della Lega in Campania

MOLTENI: «LA LEGA LIBERERÀ LA CAMPANIA DAI MASTELLA E DAI DE LUCA». L’ex Sottosegretario Nicola Molteni ha sottolineato il difficile compito di innestare nel territorio campano una mentalità leghista che vuole tradursi in imprese, servizi, sviluppo. «Questo è un territorio governato dai Mastella e dai De Luca, pertanto fermo da almeno 20 anni se si considerarano le 3 D: deindustrializzazione, delocalizzazione, desertificazione». Quella che ha presentato Molteni è una Lega «pronta a correre alle regionali, come sarà chiaro con l’arrivo di Matteo Salvini a Napoli». Dietro le quinte della manifestazione si è respirata anche ad Avellino un’atmosfera entusiastica per i buoni sondaggi, con la consapevolezza, tuttavia, che occorrerà fare i conti con le trame storiche di una regione decisiva quasi quanto l’Emilia Romagna.


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