Montella a lezione di Biodigestore in Friuli: «Impatto nullo»

GLI AMMINISTRATORI LOCALI IRPINI IN VISITA NELL'IMPIANTO UDINESE: «DECIDEREMO INSIEME AI CITTADINI». Dopo la verifica presso uno dei tanti impianti operanti nel Nord d'Italia, a Codroipo (UD), approda in Consiglio una informativa alla cittadinanza sul compostaggio, prima di arrivare ad una scelta finale condivisa

L’amministrazione di Montella a lezione di Biodigestore in Friuli Venezia Giulia in queste ore. Con il Responsabile dell’ufficio tecnico e con il capogruppo di minoranza, una delegazione del Comune altirpino si è recata a Codroipo, in provincia di Udine, per conoscere da vicino un impianto di biodigestione e compostaggio. Una visita ritenuta doverosa, considerato che Montella è tra le amministrazioni disponibili ad ospitare l’impianto sul proprio territorio. «L’amministrazione ha ritenuto, prima di prendere una decisione definitiva, di fare un sopralluogo presso uno dei tanti impianti presenti e operanti nel Nord d’Italia, per verificare direttamente il funzionamento e, soprattutto, il reale impatto ambientale e territoriale di un impianto di questo genere», si legge in una nota.

L’amministrazione di Montella a lezione di Biodigestore in Friuli

«Molti sono i pregiudizi che ruotano attorno allo smaltimento dei rifiuti, derivanti prevalentemente da una dilagante disinformazione, ecco perché si è ritenuto opportuno approfondire innanzitutto la conoscenza diretta di un impianto», spiegano il Sindaco Rino Buonopane e gli amministratori locali.

GLI AMMINISTRATORI DI MONTELLA: «IL BIODIGESTORE NON HA ALCUN IMPATTO AMBIENTALE». Secondo quanto rappresentano gli amministratori locali nel comunicato, «il sopralluogo ha dato modo all’amministrazione di constatare che vi è un impatto ambientale pressoché nullo dell’impianto, soprattutto in termini di esalazioni odorigene». Inoltre, «un’oculata gestione ed un controllo sul rifiuto conferito permettono di ricavare dallo smaltimento della frazione organica energia elettrica (eventualmente anche biogas) ed un compost di buona qualità». L’amministrazione comunale al termine del sopralluogo ha concluso che l’Irpinia non può continuare a rinviare una decisione. «Lo smaltimento del rifiuto organico è ormai una vera emergenza per la nostra regione, costretta a rivolgersi alle regioni del nord Italia, con costi esorbitanti. La provincia di Avellino, in particolare, non potrà più prescindere dalla realizzazione di un impianto». Per questo, «nel prossimo consiglio comunale ed in incontri successivi un potenziale progetto verrà sottoposto alla cittadinanza, con la quale l’amministrazione intende condividere un percorso di informazione e approfondimento che porterà ad una scelta finale».


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