Biodigestore irpino, l’ex assessore Barile nella commissione

ARPAC, LEGAMBIENTE E FARE VERDE NON ENTRANO. Nominato il gruppo di lavoro presieduto dal Segretario Generale Annarosa Barbati. Il suo compito sarà supportare Direttivo e Consiglio Generale nella scelta più adeguata del sito dove collocare l'impianto di trattamento della frazione organica a tecnologia anaerobica

L’ex assessore alle Finanze del Comune di Avellino, Sergio Barile, è tra i componenti della commissione nominata dall’Ato Rifiuti Avellino per individuare la sede del biodigestore irpino. Con «il decreto Presidenziale numero 1, firmato questa mattina» il gruppo di lavoro è stato individuato e incaricato di «valutare le manifestazioni di interesse pervenute all’Ato Rifiuti in merito alla localizzazione del realizzando impianto di trattamento della frazione organica a tecnologia anaerobica», si legge in una nota diffusa dall’Ato Rifiuti.

Il prof. Sergio Barile

NELLA COMMISSIONE NON HANNO INDICATO RAPPRESENTANTI L’ARPA CAMPANIA, LEGAMBIENTE E FARE VERDE. La commissione – presieduta dal direttore generale dell’Ente d’Ambito, Annarosa Barbati – vede la presenza dei docenti universitari dell’Ateneo di Salerno: Giovanni De Feo, nominato dal dipartimento di ingegneria industriale, Domenico Guida per il dipartimento di ingegneria civile, Sergio Barile, componente del Nucleo di valutazione e docente di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Mancano tre componenti, spiega l’Ato Rifiuti. «La commissione sarà in formato ridotto rispetto alle previsioni: l’associazione Fare Verde onlus non ha prodotto alcuna risposta ufficiale mentre l’Arpac e Legambiente hanno cortesemente rifiutato l’invito dell’Ato a indicare un proprio rappresentare nella commissione». In due casi c’è stata una risposta motivata. «L’Arpa Campania, in virtù delle preminenti funzioni istituzionali dell’agenzia, pur mettendo a disposizione ogni supporto esterno da parte delle competenti strutture tecniche dell’ente, ha declinato l’invito alla diretta partecipazione all’interno della Commissione», si legge nel decreto. Quanto a Legambiente Campania, «il Direttivo non ha ritenuto opportuno partecipare a tale commissione, motivando che dover valutare la collocazione ottimale di impianti espone ad una assunzione di responsabilità che non compete ad un’organizzazione che, invece, è impegnata quotidianamente a stimolare enti e cittadini per abbattere i pregiudizi non tecnologici alla realizzazione degli impianti».

Il Presidente dell’Ato Rifiuti di Avellino, Valentino Tropeano che è Sindaco di Montefredane

BIODIGESTORE IRPINO, LA COMMISSIONE SUPPORTERÀ IL DIRETTIVO E L’ASSEMBLEA DELL’ATO. Compito della Commissione sarà valutare una sede, motivandola, contribuendo al processo decisionale per la individuazione del miglior sito in testa in ultima istanza al consiglio generale, ai Sindaco. Gli esperti riceveranno dall’Ato Rifiuti esclusivamente «un rimborso spese forfettario ed omnicomprensivo individuale».

IL PRESIDENTE TROPEANO SODDISFATTO: DIRETTIVO DI ALTO PROFILO. Il presidente Tropeano in una nota commenta con soddisfazione la nomina di una commissione che definisce «di altissimo profilo».  Tropeano esprime il proprio ringraziamento all’Università di Salerno «per la sensibilità dimostrata nei confronti dell’ente, attraverso l’indicazione di alcune tra le sue migliori professionalità», si legge. «Giovanni De Feo, Domenico Guida e Sergio Barile sapranno, con il sapiente coordinamento del direttore Barbati, assicurare il supporto richiesto ed atteso dal Consiglio, nell’ambito del percorso per l’individuazione della sede in cui allocare l’impianto per il trattamento della frazione organica a tecnologia anaerobica». Il Presidente Tropeano conclude ricordando lo scopo di questa commissione. L’Ato Rifiuti punta a raggiungere sulle decisioni «la massima condivisione con i territori, gli amministratori ed i cittadini, al fine di rispondere nel migliore dei modi all’unico obiettivo dell’Ente: realizzare una gestione del ciclo integrato che possa assicurare servizi efficienti ai cittadini a costi contenuti».


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