Chianche in corsa per il biodigestore. Il Tar decide a luglio

NON CONCESSA LA SOSPENSIVA, I GIUDICI ENTRERANNO NEL MERITO TRA SEI MESI. Pubblicata l'ordinanza con la quale la sezione quinta del Tribunale Amministrativo della Campania ha deciso di aggiornarsi per approfondimenti sul ricorso presentato dai comuni di Altavilla, Tufo e Santa Paolina. La contesa riguarda la esclusione del progetto dalla procedura di V.I.A.

Chianche resta in corsa per il biodigestore, alla luce del pronunciamento venuto oggi dal Tar della Campania. La camera di consiglio presieduta dal giudice Santino Scudeller con relatore Diana Caminiti, ha ritenuto di approfondire il ricorso presentato dai Comuni di Altavilla Irpinia, Tufo e Santa Paolina, che chiedevano l’annullamento previa sospensione del decreto dirigenziale n. 105/2019 della Regione Campania con cui si dava il via libera alla realizzazione dell’impianto, escludendo il suo progetto dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. Il Tar non ha concesso la sospensiva richiesta dai sindaci, ed ha fissato per il prossimo 7 luglio 2020 direttamente un’udienza di merito. Nel corpo della ordinanza si legge che “gli interessi fatti valere da parte ricorrente possono essere idoneamente tutelati con la celebrazione dell’udienza di merito ex art.55 comma 10, C.a.p.”.

Il Sindaco di Altavilla Irpina, Mario Vanni

In sostanza, i giudici della Quinta Sezione non hanno ritenuto di intervenire con la sospensione visto che le procedure messe in atto dal Comune di Chianche non potranno produrre in questi pochi mesi una situazione di irreversibilità. D’altro canto va detto che l’operato degli uffici regionali al momento non è parso chiaramente censurabile, a dimostrazione della complessità della materia. I tre sindaci avevano presentato ricorso contro la Comunità Montana Partenio Vallo Lauro, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e la Provincia di Avellino, schierati al fianco della Regione Campania. Non costituiti l’Asl di Avellino, il Comune di Chianche e il Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale.

L’ATO RIFIUTI DI AVELLINO CERCA L’ALTERNATIVA. La decisione del Tar della Campania rischia di complicare il percorso intrapreso dall’Ato Rifiuti di Avellino che in questi giorni dovrebbe assegnare l’incarico ad un pool tecnico per la scelta di un sito alternativo a quello di Chianche per la costruzione del biodigestore. Allo stato dei fatti, tra pochi mesi il Tar potrebbe confermare l’iter procedurale seguito dalla Regione Campania e quindi dare impulso alla realizzazione dell’impianto. D’altra parte in queste settimane potrebbe essere individuata una soluzione politica per superare l’attuale conflitto in corso. Del resto, la giunta regionale ha sempre fatto presente che la competenza sulla scelta dei siti compete ai Comuni, che devono deliberare all’interno dell’ente d’ambito. La data del 7 di luglio a questo punto costituisce il punto limite per trovare una soluzione. Ad oggi Chianche resta in corsa per il biodigestore.


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