«Far correre il Mezzogiorno con 123 miliardi», il Piano per il Sud ha i soldi

Il premier ha illustrato la strategia nazionale per il Mezzogiorno con i ministri Provenzano e Azzolina in un liceo di Gioia Tauro. Norme di semplificazione per opere e zone economiche speciali, centralità dello sviluppo ferroviario e della scuola nel pacchetto

«Far correre il Mezzogiorno con 123 miliardi», il Piano per il Sud ha i soldi. Nella foto, da sinistra: il Ministro Giuseppe Provenzano, il Premier Giuseppe Conte, il Ministro Lucia Azzolina

«Far correre il Mezzogiorno con 123 miliardi», ecco il Piano per il Sud finanziato con molti impegni peraltro programmati o in via di programmazione. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Gioia Tauro ha presentato presso l’istituto superiore “Severi” il Piano per il Sud 2030. Con lui i Ministri (per il Sud e la Coesione Territoriale) Giuseppe Provenzano e (dell’Istruzione) Lucia Azzolina. Oltre alle risorse messe in campo, una ricomposizione dei fondi garantiti dal residui europeo 2020, dalla Agenda 2021-27 e dagli impegni statali offerti dal bilancio pubblico statale pari al 34% delle risorse complessive destinate dall’Italia agli investimenti, c’è il disegno. Una serie di norme mirate per semplificare procedimenti già in corso (come le Zes), appalti, governance dei processi produttivi, interazione del Mezzogiorno con i mercati internazionali a partire dalla strategica piattaforma terra mare del Mediterraneo. Il pugliese Giuseppe Conte ha fatto un parallelo interessante tra il Mezzogiorno e figli di questa parte antica del Paese: «Come lo sono molti suoi cittadini, il Sud deve diventare sinonimo di eccellenza». Citando il siciliano astronauta Luca Parmitano, la ricercatrice molisana dell’equipe dello Spallanzani che ha isolato il coronavirus, Francesca Colavita, ha auspicato un protagonismo del Meridione italiano come territorio sullo stesso piano delle sue eccellenze in carne ed ossa, quelli che oggi si definiscono talenti. Un combinato disposto di semplificazioni, incentivi, semplificazioni accompagnerà il Piano far correre il Mezzogiorno con 123 miliardi di risorse pubbliche, ma molte di più destinate ad essere raccolte da investimenti privati esteri se la trasformazione inizierà.


PIANO PER IL SUD. LE SLIDES DEI 123 MILIARDI DA SPENDERE ENTRO IL 2030 | Scarica il documento diffuso dal Governo


LA FERROVIA VELOCE SPINA DORSALE DEL NUOVO SUD. Le infrastrutture sono state messe al centro di questa visione, dalla ferrovia ai porti marittima ai retroporti delle Zone Economiche Speciali. L’alta capacità e l’alta velocità consentiranno di realizzare la logistica di supporto alle Zone Economiche speciali, trasformando il Sud in una grande piattaforma logistica per merci e prodotti al centro del Mediterraneo. Anche la Calabria entrerà in questo sistema, completando le rotte antiche dei Romani. Le infrastrutture non produrranno reddito proprio solo in cantiere, ma anche dopo il taglio del nastro con manutenzione programmata, ammodernamento, adeguamento e messa in sicurezza. Le infrastrutture programmate valgono 54,8 miliardi di euro, di cui 46 miliardi di euro già finanziati.

Un treno Freccia Rossa in corsa

PROVENZANO: «UN NUOVO SUD CHE INVITERÀ I GIOVANI A RESTARE». Il Ministro del Sud Giuseppe Provenzano ha sottolineato l’obiettivo vero di questo Piano: dare l’opportunità ai giovani di restare. Questo potrà avvenire portando a termine le «cinque missioni per lo sviluppo del Sud e di tutto il Paese» individuate dal Governo. Il profilo del Sud d’Italia è definito da una propensione verso i giovani, dal fatto che sarà connesso e inclusivo, garantirà una svolta ecologica, per l’innovazione di un territorio che sarà connesso al Mediterraneo».

AZZOLINA: LA SCUOLA BASE DEL NUOVO MEZZOGIORNO. Il Ministro Lucia Azzolina ha indicato gli impegni del Governo per un rilancio della scuola come base su cui fare crescere il nuovo Mezzogiorno. «Scuole aperte tutto il giorno, in primo luogo, ma soprattutto il contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica». Si interverrà sulla «riduzione dei divari territoriali nelle competenze, sul potenziamento dell’edilizia scolastica», ma anche sulla estensione della «No Tax area», sia pure senza penalizzare le Università, puntando alla attrazione dei ricercatori al Sud.


LEGGI ANCHE:

Piano per il Sud, il Governo investe 100 miliardi

Zes e logistica: il governo nomina i commissari, semplifica e investe

“Sportelli in Ufita per giovani imprenditori”, Famiglietti: si finanziano le idee

La Napoli Bari in Irpinia porta con la Stazione 2,6 mld. Alta capacità: cantieri a marzo

Luca Bianchi: il vero Piano Lavoro in Campania è la Zes. Ma va tagliata la burocrazia

ARTICOLI CORRELATI