Vino irpino, Santoli: eventi per portare il mondo ad Avellino

Il vice presidente nazionale di Confimprenditori e uno dei titolari della Cantina Canonico & Santoli interviene nel dibattito sui meeting per promuovere le etichette locali: «Il punto deve essere creare sviluppo oltre le poche famiglie oggi dominatrici»

Gerardo Santoli, Vicepresidente di Confimprenditori

«Servono eventi per portare il mondo ad Avellino», non per promuovere la produzione locale fuori, spiega Gerardo Santoli. Il vice presidente nazionale di Confimprenditori e uno dei titolari della Cantina Canonico & Santoli, interviene nel dibattito in corso in provincia, dopo l’annuncio di Comune e Provincia di Avellino, pronti ad allestire iniziative e meeting. «Sento parlare in questi giorni dei vari eventi che dovrebbero riguardare il settore del vino promossi dalla Provincia di Avellino, dal Comune di Avellino o dal Consorzio di Tutela. Per quel che mi riguarda il problema non è far conoscere il vino irpino nel mondo ma cercare di portare il mondo del vino in Irpinia. Questa deve essere la vera svolta e l’occasione da non perdere per la nostra provincia». Purtroppo, osserva Santoli, «fino ad oggi  la risorsa vino ha arricchito solo alcune aziende e famiglie e senza nessun beneficio per il territorio, a differenza di quanto avviene in altre aree del Paese». Di qui l’interrogativo posto da Santoli: Da questa domanda «un po’ tutti dobbiamo ripartire per fare diventare l’Irpinia attrattiva ed invogliare la gente a venire a visitare quei  luoghi dove vengono prodotti i migliori vini d’Italia e del mondo».

Vigneti dell’Istituto Agrario De Sanctis sulla Collina dei Cappuccini ad Avellino

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