L’Irpinia nella cabina di regia del Vino, Mastroberardino con Bellanova su dazi e testo unico

"INVESTIRE SU ECOSISTEMA ED ENOTURISMO". Il presidente nazionale dell'assemblea Feder Vini al tavolo ministeriale con produttori e imprenditori per fare il punto sulle criticità del comparto vinicolo. E sulla provincia di Avellino: "E' necessario avviare un'opera di rigenerazione ambientale per recuperare la Verde Irpinia e investire sull'enoturismo"

L’Irpinia nella cabina di regia del Vino con Piero Mastroberardino, a confronto con il Ministro Teresa Bellanova sul testo unico, ma anche sui dazi Usa, alla vigilia dell’incontro col Ministro americano dell’Agricoltura. Nei giorni scorsi fra i protagonisti del tavolo nazionale permanente istituito presso il Mipaaf, c’era anche l’imprenditore Piero Mastroberardino, chiamato in causa dal Governo in qualità di Presidente nazionale dell’assemblea Feder Vini, ma anche come produttore vinicolo in rappresentanza di una delle maggiori aziende di settore nel Mezzogiorno d’Italia. Sul tappeto temi di interesse nazionale, ma anche misure che riguardano direttamente la Campania e l’Irpinia. Come è noto, la cabina di regia permanente per il vino presso il Ministero è stata istituita come il luogo dove progettare il futuro della filiera strategica vitivinicola, quindi dove raccogliere proposte e tradurle in risultati per le aziende. Dal testo unico del vino ai dazi imposti dalla Brexit e dalla politica protezionista di Trump, dallo schedario vitivinicolo ai piani paesaggistici e ambientali, fino alle politiche di tutela ambientale in provincia di Avellino. Con Mastroberardino, i maggiori esponenti del comparto vitivinicolo nazionale si sono confrontati con la Ministra per le Politiche Agricole Teresa Bellanova. I rappresentanti di filiera e del mondo produttivo si sono riuniti per valutare gli aspetti strategici del settore, alle prese con una forte frammentazione per la dimensione delle aziende, le capitalizzazioni individuali e le dinamiche degli investimenti.

L’Irpinia nella cabina di regia del Vino, Mastroberardino con Bellanova su dazi e testo unico

MASTROBERARDINO: SUBITO DECRETI ATTUATIVI PER IL TESTO UNICO. “Abbiamo l’esigenza di intervenire su alcuni aspetti strategici del comparto, all’interno del quale è difficile gestire gli investimenti senza strumenti adeguati” ha spiegato Piero Mastriberardino. “Il Testo Unico del Vino, emanato già da tempo, manca dei decreti attuativi, mentre è urgente che l’Italia disponga di un aggiornato ‘schedario vitivinicolo’, che misuri e quantifichi volumi e consistenza della produzione nazionale a partire dalla realtà locale”. Urgente è la questione dei rapporti con il mondo anglosassone, “dai dazi Usa alle tariffe imposte dal Governo britannico con la Brexit”, ha rimarcato Mastroberardino. “Da parte nostra, degli operatori, c’è la richiesta di un intervento forte dell’Europa al fianco dell’Italia, in quanto il vino non può essere considerato il contraltare di merce di scambio con la gestione di grandi vertenze aperte come la Airbus, nè può essere discusso con la web tax”, ha sottolineato il professore. “La nostra è una economia piccola, e il vino non è assimilabile ad uno strumento di contrattazione o negoziazione. In questo senso, sarebbe opportuno riunire un tavolo di imprenditori e istituzioni per arrivare ad una posizione univoca di istituzioni e settore produttivo” continua.

Piero Mastroberardino

“UNIFORMARE I PIANI PAESAGGISTICI CON CRITERI NAZIONALI”. Piero Mastroberardino ha insistito al tavolo su regole semplici ma valide in tutta Italia per tutelare il territorio vitivinicolo nazionale. “I piani paesaggistici e ambientali sono un’altra questione che è stata affrontata dal consesso a Roma: la gestione degli ambiti produttivi è differente da regione a regione, e merita invece di essere regolamentata per evitare insediamenti nocivi alle denominazioni di pregio”. Non meno rilevante, il tema della ricerca, come fonte delle conoscenze necessarie per proteggere un settore vulnerabile come quello del vino dal rischio di crisi produttiva per deficit competitivo”. Il “climate change”, i mutamenti climatici, è uno dei temi maggiormente discussi dai viticoltori, ora in pressing sul Governo per promuovere una adeguata rete di ricerca sui vitigni resistenti.

Teresa Bellanova, Ministro della Agricoltura

L’IRPINIA NELLA CABINA DI REGIA DEL VINO: AGENDA FITTA ANCHE A LIVELLO LOCALE. Nessuna scala di priorità di interventi è stata indicata dagli operatori, riferisce Mastroberardino. Tutte perentorie e urgenti le criticità  di ordine nazionale segnalate alla Ministra Bellanova. “Serve un impegno diretto sull’intero ventaglio di questioni proposte”. Quanto alla provincia di Avellino, Piero Mastroberardino ha ribadito in sede ministeriale il percorso avviato dal Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia: “Alcune questioni sono aperte, come le modifiche in corso al disciplinare di produzione, dopo il blocco dell’attività ministeriale, spiega l’imprenditore irpino. “Alcune delle modifiche richieste sono state approvate, altre sono in corso di approvazione, altre ancora dovranno essere approvate da Bruxelles”. Il Consorzio è impegnato su varie questioni, dalla produzione locale su scala nazionale, al programma di allocazione dei fondi sostanziosi per il sostegno promozionale. “Noi siamo in montagna e le nostre 3 Docg sono più piccole rispetto ad altre realtà, quindi abbiamo bisogno di un supporto maggiore. E’ stato chiesto anche alla Regione Campania di avviare iniziative di comunicazione istituzionale territoriale”.

VIGNETI Mastroberardino a Mirabella Eclano (Foto Mastroberardino)

TUTELA AMBIENTALE DELL’IRPINIA, MASTROBERARDINO: SERVE UN BUON GOVERNO DEL TERRITORIO. Altra questione, tutt’altro che secondaria, è la tutela ambientale della provincia sottoposta da Piero Mastroberardino a tutti i livelli istituzionali. “La Verde Irpinia, come 40 anni fa si caratterizzava questo territorio, riconosciuto per la salubrità ambientale e per le bellezze paesaggistiche, oggi deve essere rigenerata in alcuni ambiti. Il quadro d’insieme è stato modificato, e le zone rurali sono state maltrattate da insediamenti non sempre opportuni. Bisogna ripristinare i luoghi e bonificare i letti dei fiumi, le zone di fondo valle che danno l’accesso alle linee produttive. In questa cornice dobbiamo programmare l’enotursimo e, con esso, il rilancio delle filiere: oggi gli agriturismi sono fortemente legati alla valorizzazione delle vigne, che richiedono una cura straordinaria da parte di privati ed enti locali”. Mastroberardino ritiene i vigneti i biglietti da visita da offrire ai visitatori, una cartolina credibile e veritiera del territorio”. Per fare questo, conclude, “ci vuole impegno di tutti e la convergenza delle volontà politiche: solo così si potrà ripristinare la Verde Irpinia”.


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