«Avellino è sempre meno accessibile». L’analisi del Mid

Lettera aperta di Giovanni Esposito, Vicepresidente del M.I.D. - Movimento Italiano Disabili della Campania 

Per il M.I.D. Movimento Italiano Disabili della Campania «Avellino è sempre meno accessibile» e «sempre più una città non a misura di disabili». Lo afferma Giovanni Esposito, Vicepresidente del Movimento, intervenendo con una lettera aperta. Indica quelli che ritiene gli obiettivi necessari a conferire civiltà al capoluogo, per invertire l’attuale tendenza. Nella lettera enumera le criticità per cui «Avellino è sempre meno accessibile», indicando i punti su cui intervenire per garantire una universale cittadinanza nel capoluogo. Ecco il testo integrale.

Uno spazio per la sosta riservata a utenti portatori di disabilità

Il tempo delle chiacchiere e promesse è scaduto

di Giovanni Esposito | M.I.D. Movimento Italiano Disabili della Campania

Avellino sempre più una città non a misura di disabili. Facciamo il punto della situazione anche in merito alle segnalazioni pervenute allo scrivente. Se facciamo un giro per la città a bordo di una carrozzina possiamo ben constatare marciapiedi impraticabili, privi di scivoli per la salita di carrozzine, pali montati al centro dei pochi scivoli accessibili e esistenti o messi al centro dei marciapiedi che causano usura continua dei nostri dispositivi utili agli spostamenti, assenza di pensiline adeguate a permettere non solo di ripararti dalle intemperie in attesa di prendere il pullman ma anche utili a consentire ai pullman di poterci far usufruire della pedana, eppure c’è stata una protesta da parte di un gruppo di diversamente abili da me rappresentato che ha provato ad affermare i  diritti manifestando , strutture pubbliche inaccessibili, manca una vera e incisiva inclusione lavorativa per i diversamente abili secondo la Legge 68/99, mancano strutture sportive attrezzate, mancano spazi inclusivi di ritrovo dove poterci incontrare e confrontare o semplicemente gustare insieme una pizza o un aperitivo.

Uno scorcio dell’imponente edificio in cantiere da undici anni in via Serroni, nella frazione storica avellinese di Valle, destinato ad ospitare il Centro per l’Autismo

AVELLINO È SEMPRE MENO ACCESSIBILE, LE CRITICITÀ. Percorrendo ancora la città, ci troviamo a Valle dove abbiamo ancora un Centro per l’Autismo su cui si sono costruite campagne elettorali e che a mio avviso va reso fruibile e disponibile all’utenza. È impensabile mandare altrove le famiglie soprattutto quelle che dal centro città devono raggiungere i paesi dell’Alta Irpinia per trovare la prima struttura disponibile, come quella di Sant’Angelo dei Lombardi, raggiungibile affrontando un’Ofantina pericolosa soprattutto e impercorribile d’inverno con la neve e col ghiaccio. La struttura di Valle è tra l’altro ferma e pronta da tempo, ma ripresenta già carenze strutturali che vanno riviste a causa dell’abbandono. Ci sono attività commerciali inaccessibili quando benissimo si potrebbe attuare e adottare il piano eliminazione barriere architettoniche dando la possibilità ai commercianti di adottare delle pedane mobili.

La sede del Comune di Avellino e la Torre dell’Orologio, simbolo della citta capoluogo

Va fatto nelle scuole un monitoraggio delle barriere architettoniche da rimuovere e ci vuole personale qualificato che affianchi il corpo insegnante per garantire il sano diritto allo studio. Per non parlare delle carenze strutturali allo stadio e in altre strutture, fino ad arrivare alla scarsa presenza di parcheggi adibiti alla sosta dei veicoli dei disabili. Scendo in campo per la mia città e i miei concittadini, nel rispetto di chi come me, oltre a vivere una disabilità vive un disagio che arreca ulteriore sofferenza, ma la politica e le istituzioni devono fare la loro parte concretamente. Il tempo delle chiacchiere e promesse e scaduto.


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